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«Taehyung, sei sicuro di volerlo fare? Sarebbe più opportuno che tu ti riposassi...» Mi dice Jin, con un tono preoccupato.

Sbuffo al suo comportamento e svio lo sguardo.

«Jin-hyung, certo che lo posso fare! Non mi costa nulla insomma! E sto benissimo!» Sbuffo roteando gli occhi al cielo.

Lui sospira, strofinando una mano dietro la nuca ed annuisce con il capo.

«Contento tu...contenti tutti.» Mi risponde. «Ma stai attento!»

«Si, mamma.» Dico...e subito mi sento a disagio a pronunciare quell'appellativo. Non lo dico da tanti anni, ormai.

Jin mi sorride e velocemente mi abbraccia. Rimango leggermente immobilizzato a quel contatto.

Un colpo di tosse ci fa separare.
Solo adesso noto la figura di Namjoon che ci guarda con un sopracciglio inarcato.

«Namjoon?» Domanda Jin, con un aria confusa.

«Niente, volevo solamente separare i piccioncini.» Sembra...infastidito.

Il mio viso diventa immediatamente rosso e di scatto abbasso il capo per non farmi vedere da loro in quello stato.

«Ah, Namjoon! Non fare il bambino.» Afferma Jin, ridacchiando tra sé e sé. «Così geloso, aww.»

«Prepara il tuo bel culo...» Afferma ed esce dalla stanza di musica, seguito da un Jin imbarazzato.

Mi tiro all'indietro, sdraiandomi per terra. Chiuso gli occhi, iniziando a canticchiare qualcosina e nel mentre prendo gli auricolari e il telefono per attaccare la musica.
Ma qualcuno blocca i miei movimenti.
Infatti quando apro gli occhi, di scatto li spalanco.
Jeongguk per a carponi su di me e il viso non troppo lontano dal mio.
Il mio cuore perde dei battiti e le mie guance si tingono di rosso.

«J-J-Jeongguk?!?!» Stringo le mani sul suo petto, per spingerlo via dal mio corpo.

Lui dopo avermi regalato un bacio sulla guancia, si sdraia di fianco a me.

«Non voglio una donna nel gruppo...mi stanno antipatiche. Sono sempre ciclate...» Sbuffa Jeongguk facendomi ridere per qualche secondo.

«No, non è vero. Le trovo delle creature veramente affascinanti, invece. Riescono a fare più cose degli uomini.» Rido leggermente ancora.

Jeongguk si gira su un fianco, per guardarmi ed io incrocio il suo sguardo.

«Perché mi guardi?» Chiedo, riprendendo a guardare il soffitto sopra di me.

«Hai dei tratti particolari. Sei sexy ma tanto innocente, l'opposto di me....tranne per il fatto di essere sexy» Ride.

«Capisco...mi trovi sexy anche con i lividi?»

«Sì...anche se sto guardando quella non livida.» Continua.

«Sei il primo che me lo dice. Nessuno mi aveva mai detto di essere bello, fino a qua do non me lo hai affermato a casa di Jimin.»

«Allora scusami, ma quelle sono persone inutili e con dei gusti merda.» Dice sospirando. «Se non capiscono la vera bellezza, quella che il tuo pittore ha dipinto sul tuo volto, sono senza senso.»

Le mie guance ritornano rossicce.

«Che voleva Jin-hyung?»

«Chiedermi se posso aiutarvi ed io ho detto di sì. Ma vedendomi in questo stato si è preoccupato.»

«É normale da parte sua...sembra una mamma quando fa così. Si comporta in questo modo anche con noi cinque...devi farci l'abitudine.»

«Uh...okay.»

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Voi siete pazzi, grazie mille~

Caffettiere bollite, ciao.

"Bruise"࿇к◊◊к√Where stories live. Discover now