"Bruise"࿇к◊◊к√

~25~

Hoseok's P.O.V

Lentamente apro gli occhi.
La mia vista è offuscata e la testa duole.

Mi alzo col busto, trovandomi su qualcosa di morbido.
Dopo essermi guardato attentamente in giro capisco di non essere in camera mia.
Tastando la superficie del letto, tocco qualcosa di fianco a me.
Subito un brivido lungo la schiena.

Spingo velocemente quella figura che cade giù dal letto.
Velocemente accendo la luce della bajour accanto a me.

Subito mi accorgo di essere in camera di Yoongi, quindi...PORCA PUTTANA!
COMBINO SOLO CASINI!

Infatti, dopo veramente poco tempo, Yoongi si alza lentamente dal pavimento e mi guarda con un'espressione indemoniata ma assonnata nello stesso tempo.
Deglutisco.

«Y-Yoon...» Deglutisco ancora.

Velocemente me lo ritrovo addosso che mi fa il solletico come punizione, poi si ferma e si sdraia accanto a me.

«Perché sono qua...?» Gli chiedo, con la testa martellante e lo sguardo perso.

Ad un tratto spengo la luce, prima che possa rispondermi.
Sento gli occhi così pesanti.
Non posso permettermi di farmi vedere con le lacrime a rigarmi le guance...non davanti a lui.

«Ieri sei svenuto. Ti ho trovato sul ponte, che stavi facendo? Urlavi come un pazzo.»

Dopo qualche secondo di silenzio annuisco con il capo, cosciente che non mi possa vedere.

«S-Sì...»

«É questa la risposta alla mia domanda, Hoseok? Rispondimi sinceramente.»

«Non so cosa stia succedendo...» Dico, mentendo.

«Non dire puttanate!» Urla d'un tratto Yoongi, facendomi spaventare e saltellare sul letto.

«C-Che v-vuoi dire?» Chiedo, strisciando leggermente verso il bordo del letto.

Ma lui mi blocca, stringendomi una mano su un polso. Mi tira anche a sé.

«Sai esattamente ciò che voglio dire! Forza, rispondimi!»

«Perché dovrei risponderti?!» Urlo d'un tratto, tirando il braccio verso di me.

Mi alzo dal letto ed accendo la luce. Noto così di essere solamente in boxer, quindi inizio a cercare i miei vestiti.

«Dove pensi di andare?! Non abbiamo ancora finito di parlare.» Si alza dal letto e viene verso di me.

«No! Non abbiamo nulla di cui parlare...»

Prendo il jeans e la maglietta, iniziando a vestirmi.

«Aspetta Hoseok. Non voglio litigare, voglio capire cosa ti sta succedendo in questo periodo. Non so perché, ma penso di c'entrare...»

«Sì, non sai quanto, cazzo!»

I miei occhi pizzicano.
Li sento pesanti.

«Hoseok, fermati...»

Si sta trattenendo.
Si sta dannatamente trattenendo.
Da cosa?
Dallo scoppiare.

Prova a fermarmi, ma non ho intenzione di assecondarlo.

«No, cazzo! No!»

«Hoseok, sono il tuo migliore amico. Ormai non ti riconosco più, non siamo come prima!»

D'un tratto mi congelo e lacrime iniziano ad uscire veloci dagli occhi.
Non mi vede, perché sono girato di spalle.

«Esatto...m-migliori amici.» Lentamente mi giro verso di lui.

Non so come, ma un attimo dopo aver incontrato i suoi occhi, poggio le labbra sulle sue.
Lui si paralizza e spalanca le palpebre.

Quando mi stacco divento immediatamente rosso, ma nuovamente il dolore al petto si ripresenta.
Il mio cuore è una porta sulla quale ansia, dolore e tristezza bussano.
Mi fanno visita ogni giorno, ogni secondo.

«T-Tu non riesci a vederlo...non riesci a capirlo.» Altre lacrime escono. «Io...Io ti amo.» Un nodo in gola. «All'inizio era una cotta, adesso è amore. Mi sei piaciuto fin dal primo giorno...» Mi mordo il labbro, facendo qualche passo indietro. «Non chiedermi perché sono cambiato...è semplice la risposta. Mi hai distrutto quando mi hai detto che ti sei innamorato di Jimin. Diamine, non ho nulla contro di lui, infondo...siete una bella coppia.» Sussurro le ultime parole, abbassando il capo. «Perché sei sempre con me anche quando non ci sei?» Porto una mano agli occhi, che non smettono di far uscire calde lacrime. «Perché non riesco a cancellarti?! Perché cazzo non riesco a dimenticarti?! Non voglio questo sentimento! Fa così dannatamente male... Vederti abbracciato con lui, vedervi baciarvi mi procura fitte al cuore.» Inizio a tremare. «Cazzo, quando ci siamo baciati è stato così bello...non posso dimenticare quel giorno. Sì, era un obbligo ma io ho provato seriamente qualcosa.» Incontro i suoi occhi lucidi e la sua figura immobile. «Continuate a fare i fidanzati, non vi lasciate, siete una bella coppia. Ciò che voglio è solamente cancellare questo sentimento, ma so che continuerò ad amarti in silenzio. Nei miei sogni ci sei sempre tu. Invadi i miei pensieri...» Abbasso nuovamente il capo. «Ti amo, Min Yoongi. Grazie a te ho capito cosa significa amare una persona.» Accenno un piccolo sorriso, guardandolo. «Ma anche come si arriva all'autodistruzione per via di un sentimento non ricambiato.»

D'un tratto la porta si apre ed entra un ragazzetto dai capelli arancioni che ci guarda in modo confuso.

«Che succede?» Chiede.

Jimin si avvicina al suo fidanzato, che ancora ha gli occhi spalancati e non riesce a muoversi. Subito poggia le mani sulle sue guance e lo costringe a guardarlo. Lo bacia sulle labbra.

Una profonda fitta al cuore.
Dei tremolii alle gambe.
Nausea.
Freddo.
Occhi ancora più pesanti.

Fa così male vederlo baciarti, ma spero che non vi lasciate per colpa mia. Non voglio vederti soffrire, farebbe ancora più male.
Ma del resto, chi voglio prendere in giro? Chi farebbe una cosa del genere per me?

Apro la porta ed esco, chiudendola.

Sprofondo in un oblio pieno di emozioni negative: tristezza e ansia, paura e agitazione, dolore e panico.

Mentre cammino verso casa, strisciando le suole delle scarpe per terra, penso al bacio di poco fa e non riesco a non arrossire, ma nello stesso momento ciò che sentivo prima si ripresenta, ancora più forte.

Se il sentimento non dovesse andare via, allora voglio farla finita ma prima voglio che almeno uno dei miei sogni si avveri.
E non intendo stare con lui.
Forse un altro sogno realizzato potrebbe cambiarmi la vita e chissà...salvarmi.

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Ragazzi, dovete seriamente scusarmi se ieri non ho aggiornato ma sono tornata a casa alle due di notte.

Eeeeehhhh, vi è piaciuto il capitolo?

Dal prossimo capitolo si riprenderà la storia tra i due protagonisti, so che la state aspettando eheheheheh.

Lenzuoli arrapati, ciao.