Capitolo 9

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Beautiful soul - Jesse McCartney.

Trascorrere l'intera giornata a rivedere gli episodi di The Vampire Diaries mi ha portata a pensare a Charlie, e all'appuntamento di stasera.

E' davvero un appuntamento come sostiene Is? Magari lui ha soltanto intenzione di conoscermi meglio, e poi di vedere come va. Magari non dovrei neanche preoccuparmi così tanto.

Isabelle sarà qui a breve, anche se le ho ripetuto più volte che non avevo bisogno del suo aiuto riguardo cosa indossare o altro. Ma lei ha insistito così tanto, e anche se avessi continuato a respingerla, conoscendola sarebbe venuta comunque.

Quando arriva, si precipita nella mia camera prima ancora che possa farlo io.

«Ho bisogno di vedere tutto ciò che hai per poter decidere.» Dice, facendo scorrere le sue mani sui miei vestiti.

«E' presto, c'è ancora tempo.» Sostengo, lasciandomi cadere sul letto.

«Manca soltanto un'ora prima che Charlie sia qui. Siamo già in ritardo.»

«In ritardo per cosa?» Le chiedo, riuscendo soltanto ad immaginare cosa possa star attraversando la sua mente in questo momento.

«Per tutto, maledizione.» Sospira melodrammaticamente. «Devo farti i capelli, il trucco, e tu te ne stai lì, come se niente fosse.»

«E' soltanto una semplice uscita tra amici!» Rido, vedendo con quanta invece serietà lei ha preso la cosa.

«Ma potrebbe trasformarsi in qualcos altro.» Scrolla le spalle, facendomi alzare gli occhi al cielo.

«Dai, adesso vieni qui.» Mi incita, e io alla fine la raggiungo.

Fa scorrere i suoi occhi su tutto il mio corpo, senza dire una parola. Poi, come se niente fosse, riprende a cercare.

Dopo qualche minuto, il suo volto si illumina. «L'ho trovato.»

«Cosa?» Le domando con curiosità, sporgendomi verso di lei.

Tra le mani ha un vestito. Non si tratta di nulla di estremamente elegante o qualcosa del genere, ma è pur sempre un vestito, ed io non so neanche dove mi porterà Charlie.

«Assolutamente no.» Scuoto la testa in modo deciso, e un cipiglio prende forma sul suo volto.

«Perché?»

«Non ho intenzione di indossare un vestito per uscire con Charlie, Is.» Mi giustifico, e lei sembra essersi rassegnata. Mi conosce come nessun altro.

«So che sei irremovibile e che alla fine finirai per indossare ciò che credi, ma almeno permettimi di aiutarti con i capelli e il trucco.» Propone, e anche se riluttante e terribilmente spaventata dal possibile risultato, accetto.

Poco prima dell'arrivo di Charlie, siamo entrambe davanti allo specchio. Io sono seduta, mentre Is è dietro di me.

«Non voglio niente di esagerato Is, lo sai.» Le ricordo per l'ennesima volta, riferendomi al trucco. Non ne faccio molto uso, anche perché principalmente non ne sono capace.

«Sì, lo so.» Cantilena. «Stai tranquilla.»

Abbiamo anche discusso a lungo sul tipo di scarpe che avrei dovuto indossare, ma ha finito per cedere.

Ogni tipo di trucco - anche quelli di cui non conoscevo neanche l'esistenza - è davanti ai miei occhi, che si disperde tra gli altri.

Sono quasi spaventata da tutto questo, ma sono sicura che se parlo ancora Is potrebbe arrivare ad odiarmi.

Inizia ad aprire un tubetto, da cui fuoriesce una sorta di crema che distende tra le sue mani, e che avvicina al mio volto.

«Is, non voglio sembrare un'altra persona dopo.»

«Claire, sta' zitta e lasciami fare.» Mi ammonisce, e io provo a fidarmi di lei, almeno per questa volta.

Dopo minuti che sembrano interminabili, battiti continui di ciglia sotto costrizione e mantenere un sorriso costante per lo stesso motivo, Isabelle sembra aver terminato.

«Dovrei ricevere un premio per esserci riuscita in così poco tempo.» Sostiene, chiaramente fiera di se stessa e del suo lavoro.

Quando mi permette di vedermi, ho bisogno di ricredermi se prima avevo pensato che non avrei dovuto fidarmi di lei e di ciò che sarei sembrata.

E' come se fossi la Claire di sempre, soltanto con il volto più luminoso, le ciglia lievemente volumizzate e le guance rosee. I capelli mi ricadono sciolti sulle spalle in larghe onde. Sembro così diversa, eppure così uguale a sempre.

«Visto quanto puoi essere ancora più carina curandoti di più?»

Mi volto verso Is e le sorrido, lei si sporge verso di me e mi abbraccia.

«Non ti ci abituare.» Le dico poi, e lei solleva gli occhi al cielo.

Il mio cellulare mi avvisa dell'arrivo di un messaggio, che apro dopo averlo recuperato.

Sono qui fuori, ti aspetto - Charlie.

Sorrido. «E' Charlie.»

«E' qui?» Mi domanda Is, e io annuisco.

Adesso sono nervosa. Anche se non si tratta di un vero e proprio appuntamento, non riesco a fare a meno di esserlo.

Quando arrivo alla porta, Is mi avvolge ancora una volta tra le sue braccia velocemente.

«Diverti, e ricorda di lasciarti andare.» Dice. «Ti voglio bene.»

«Grazie, Is.»

«Poi voglio i dettagli!» Urla mentre sto uscendo.

Lei aspetterà qualche minuto prima che Will passi a prenderla.

L'auto di Charlie è davanti a me, e appoggiato ad essa c'è lui. E' vestito in modo semplice, ed io sono felice di aver fatto lo stesso. Quando lo raggiungo, lui mi apre la portiera.

«Claire.» Mi saluta, e io ricambio con un sorriso.

Aspetto che anche lui salga in auto, e ricordando il suo messaggio, gli chiedo come abbia fatto ad avere il mio numero.

«L'ho chiesto a Will.» Dice, imbarazzato. «Mi dispiace, ma non sapevo come rintracciarti.»

«Non preoccuparti, va tutto bene.» Lo rassicuro, e lui sorride. E' bello quando sorride, non posso fare a meno di pensarlo.

«Quindi, dove siamo diretti?» Gli domando, spezzando il silenzio e l'imbarazzo.

Shelter [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora