Capitolo 33

48.6K 2.1K 512
                                    

Ache - James Carrington.

Ho la vista offuscata, e percepisco a malapena il peso del mio corpo, che sembra aleggiare leggero mentre seguo Charlie al piano di sopra.

Le sue dita sono strette alle mie, guidandomi e sorreggendomi, mentre la mia mente sta diventando sempre più vuota, sempre più leggera.

Mi ha proposto di salire in una delle camere, per poter passare del tempo insieme da soli.

Siamo nell'ormai familiare corridoio dalle ambrate pareti, e una fitta percorre il mio petto nel momento in cui oltrepassiamo la camera in cui Harry ha lasciato la mia anima in pezzi.

Non sono riuscita a fermare le lacrime, che una dopo l'altra, continuavano a rigare il mio volto, quando è uscito da quella porta. Singhiozzi lasciavano la mia gola, mentre ripercorrevo le sue parole, il suo dolore dietro di esse, il modo in cui i suoi occhi cercassero sempre e comunque i miei, e di come non li hai abbia mai abbandonati, se non per abbandonare con essi, anche me; scivolata insieme ai pezzi del suo cuore sul pavimento di una camera da letto, mentre mi chiedevo perchè fossi rimasta così, immobile.

Charlie apre la porta di una camera, simile a quella in cui mi ha portata Harry. Con la sua mano ancora nella mia chiude la porta, girando la chiave nella serratura.

Non è una cosa che di solito approverei, neanche se è di Charlie che stiamo parlando, ma non sono abbastanza lucida per obiettare. E non so neanche perché mi sento così, in questo modo.

Non so neanche che ore siano adesso. Ho detto a Charlie che devo tornare a casa a mezzanotte, ma forse dovrei ricordarglielo.

Charlie mi guida nella stanza buia, incitandomi poi a sedermi sul grande letto matrimoniale. E' estremamente comodo, e la voglia di stendermi e chiudere gli occhi attraversa la mia mente più volte. Continuo sempre di più a perdere padronanza e consapevolezza di me stessa.

«Sei davvero bellissima con questo vestito, Claire.» Charlie mi accarezza la guancia, e non ricordando se me l'abbia già detto, rispondo semplicemente ringraziandolo in un sussurro.

Porta poi l'altra mano sul mio fianco, e mi attira al suo corpo, scontrando le sue labbra con le mie. All'inizio il bacio è dolce, come il suo tocco e le sue labbra morbide.

Sposta una mano sulla parte bassa della mia schiena, e l'altra sulla mia gamba, scostando l'orlo del vestito. Spinge di più contro le mie labbra, spalancando sempre di più la mia bocca. Ansimo, e sono totalmente spiazzata dal suo gesto rude.

«Charlie..» Sussurro contro le sue labbra, che cercano ancora impazienti le mie, mentre mi tiene stretta a sè.

«Shh, lasciati andare, bellissima.» Non riesco a pensare lucidamente, ma sono del tutto consapevole che questa è una parte di Charlie che non ho mai visto, mai conosciuto, e che mai avrei pensato potesse coesistere con quella che invece credevo di conoscere, del ragazzo dolce e premuroso che ha rubato il mio primo bacio.

Charlie continua a muovere le sue labbra contro le mie, velocemente, mentre lascia che la mia schiena venga a contatto con il materasso.

«Charlie, io..» Non so cosa abbia realmente intenzione di fare, e riesco a stento ad immaginarlo, costringendo me stessa che potrebbe trattarsi soltanto di un brutto sogno.

Si posiziona tra le mie gambe, piegate ai lati del suo corpo, che sorregge con i gomiti. Infila una mano sotto il mio vestito, stringendo la mia coscia destra.

«Charlie.. ti prego ..» Le parole mi muoiono in gola, restando intrappolate, mentre la sua mano percorre l'interno della mia coscia, provocando un urlo incontrollato da parte mia.

Shelter [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora