Capitolo 8

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Capitolo Editato 

"Lou? Sei tu?" La voce di Liam lo chiama dal salotto mentre chiude la porta. Non risponde, appende il cappotto e la sciarpa e si dirige silenziosamente per le scale in camera sua.

"Louis?" Questa volta la testa di Liam sbuca dallo stipite della porta, interrompendo la fuga di Louis, che ora capisce di non poterlo piu' ignorarlo.

"Ciao," risponde, cercando di farsi forza per affrontare una conversazione che non vuole avere.

"Stai bene?" Liam scruta il volto dell'altro con aria confusa. "Hai pianto?"

Louis scuote la testa. Vuole dirgli che sta bene, ma è preoccupato che se solo provasse a parlare, le lacrime riprenderebbero a scendere. Ci aveva messo quarantacinque minuti intorno all'isolato per calmarsi abbastanza da entrare in casa.

"Lou, cosa è successo?" La voce di Liam è così gentile e preoccupata che Louis vuole dargli un pugno. Invece, si sente spezzare e manda quindi a puttane i quarantacinque minuti di sforzi. Le lacrime gli annebbiano la vista e gli scorrono copiose sulle guance. Le ginocchia stanno per cedergli, e pensa di star per cadere a terra, ma c'e' Liam, lui lo sostiene, mormorandogli parole gentili che però Louis non riesce a sentire sopra il rumore del proprio cuore in frantumi.

Viene accompagnato verso la sua camera, il braccio protettivo di Liam sulla sua spalla. Louis è ancora scosso dai tremiti e dal pianto, e si trova a singhiozzare dolorosamente.

"È...finita" si sforza di dire, poi piange ancora quando ormai ha rilasciato quelle parole. Liam si siede con lui sul letto.

"Oh Lou, mi...mi dispiace così tanto." Gli massaggia la schiena con una mano e gli lascia un leggero bacio sulla spalla, prima di appoggiarsi con la testa.

Alla fine, il respiro di Louis diventa meno agitato. I singhiozzi vengono rimpiazzati da leggeri sospiri. Il peso della testa di Liam contro di lui in qualche modo lo riporta alla realtà.

"Vuoi parlarne?" Chiede Liam attento dopo alcuni minuti, il suo respiro gli solletica la clavicola. Louis scuote la testa mestamente. Il pianto lo ha spossato completamente.

Si sente esausto. Vuoto. Inutile.

Si scosta da Liam, senza avere il coraggio di guardarlo in faccia per non vedere la pena nel suo sguardo. Toglie le scarpe e si stende sul letto, sdraiato su un fianco a fissare il muro bianco davanti a sé. Liam gli appoggia una mano sulla caviglia. Louis è indeciso se mettersi ad urlare e dirgli di andare via e lasciarlo solo per sempre, o abbracciare forte l'amico e pregarlo di non abbandonarlo mai. Alla fine non fa nessuna delle due cose.

Dopo lunghi minuti, lancia un'occhiata a Liam. Questo lo fissa cauto e gli fa un sorriso gentile, ma triste.

"Sai che sono qui per te, vero?" dice. Louis annuisce, fissando il muro. Aveva ragione. La pena e' troppo da sopportare

"Siamo tutti qui per te. Ti vogliamo bene."

Louis annuisce ancora e chiude gli occhi. Dopo un minuto, sente Liam alzarsi dal letto e lasciare andare la sua caviglia. Quando Louis apre gli occhi, Liam è in piedi accanto al letto.

"Dovrei lasciarti riposare? Sembri esausto," dice. Louis alza le spalle. "O posso stare qui se preferisci." Liam sembra così sincero che Louis si fa forza per tirare fuori gli ultimi brandelli di energia per rispondere.

"No, va bene così. Dormo un po'."

Liam annuisce, e si dirige alla porta.

"Grazie," sussurra Louis, offrendo all'amico un debole sorriso che Liam riesce appena a cogliere.

We The Fireworks || Italian TranslationWhere stories live. Discover now