Capitolo 12

7.7K 339 163
                                    

Capitolo Editato

La primavera arriva giusto in tempo e Louis finalmente crede di capire che cosa voglia dire Cole Porter. Harry trascorre quasi ogni ora del giorno e della notte con Louis. Gli unici momenti in cui non sono insieme sono quando lavorano, e anche in quel caso passano i loro turni messaggiando furiosamente sotto i rispettivi banconi, con l'aggiunta di mani appiccicose di zucchero per Harry.

Dopo la notte del concerto di Ed, le cose si sono fatte più passionali. Non che stiano facendo sesso, o che ne abbiano anche solo parlato, ma certamente fanno cose che non facevano prima, e Louis non ha ovviamente intenzione di lamentarsene. Era leggermente preoccupato, solo un po', che forse quella notte fosse stata una botta e via, una sorta di preparazione finché la questione seria, e ancora da nausea e da nervi a fior di pelle, come il fare sesso si fosse presentata. Harry non l'aveva menzionato la mattina seguente, non aveva provato a ricreare l'occasione e Louis stava dubitando di sé. Comunque, quella notte aveva raccolto ogni oncia di coraggio e si era messo in ginocchio di fronte ad un sorpreso Harry, e aveva fatto ciò che Harry aveva fatto a lui la notte prima.

A Louis non era mai piaciuto fare pompini. Era sempre stata più che altro una cortesia, ma il sapore di Harry sulla sua lingua, l'umida e vellutata pelle accentuata dalle vene e l'asprezza salata dello sperma, è qualcosa che Louis ha imparato ad amare come una parte intrinseca di Harry stesso. Ha imparato a far sì che bellissimi e tremanti gemiti uscissero dalla bocca di Harry come la melodia di un violino; e si fa i complimenti da solo con un sorriso umido di sperma la prima volta che sente la morbida e rosea pelle di Harry tremare sotto le sue dita.
___________________________________

Harry si sente come se stesse fluttuando in un sogno ad occhi aperti. Il sogno di qualcun altro, forse, certamente non il suo, perché è sicuro di non aver mai osato sognare niente di tanto bello quanto Louis.

Svegliarsi di fianco a Louis ogni giorno, essere in grado di abbracciarlo, di guardarlo, di baciarlo e ridere con lui, è così gratificante che alcune volte Harry si trova schiacciato dal pensiero. Pensa che se c'e' qualcosa che possa farlo piangere, sarebbe la vista di Louis al mattino, con la testa appoggiata sul cuscino, un leggero accenno di barba sul mento e gli occhi assonnati, mentre gli sorride come se se lo meritasse.

O forse anche la vista di Louis di quella sera in cui, disteso sulla schiena, attaccato al suo collo con la bocca semiaperta, la testa all'indietro perso in una beata confusione, mentre geme contro la sua guancia, ed Harry li conduce entrambi all'orgasmo. Louis aveva alzato la testa, la lingua di fuori per catturare quella di Harry, e quest'ultimo l'aveva baciato come se fosse una questione di vita o di morte. I loro corpi premuti insieme, come se fosse uno solo, e Harry si era sentito completamente perso e allo stesso tempo con un obiettivo mentre fissava Louis negli occhi e osservava il suo riflesso. Era rimasto affascinato quando erano venuti insieme, entrambi gridando per l'estasi; le gambe, le labbra, i capelli così intrecciati che ad Harry non importava dove finisse uno e iniziasse l'altro.

Nonostante la beatitudine, le risate, i sorrisi dolci, nonostante tutto, quella vecchia e familiare oscurità sembra ritrovare sempre la sua strada nei sogni di Harry. Gli incubi sono talmente brevi e furtivi che nemmeno se ne accorge la mattina. Un volto a metà o un pianto appena percepito, eppure ogni notte tornano più frequenti e vividi. Ricordi che aveva pensato, o meglio sperato, fossero stati dimenticati. Guizzano nella periferia della sua coscienza come profezie, minacciando in ogni momento di far scoppiare la sua bolla di felicità.

Questi infrequenti momenti di oscurità confondono Harry. Li riconosce eppure non capisce perché stiano tornando ora, quando è più felice che mai, davvero felice probabilmente per la prima volta in vita sua, e questi pensieri hanno deciso di perseguitarlo. Si chiede se forse sia per protesta, il loro tentativo di emergere e coalizzarsi contro questa nuova, infestante cosa chiamata felicità, che ha preso il sopravvento nella sua vita.

We The Fireworks || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora