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Jimin era disteso sul letto a fissare il soffitto da qualche ora. Aveva passato tutto il pomeriggio a pensare, stando sdraiato sul materasso in camera sua.
Fuori dalla finestra un diluvio si stava scatenando e le macchine continuavano a clacsonare perché erano di fretta.

Un sospiro lasciò la bocca dell'arancio mentre chiudeva gli occhi, pensando intensamente a cosa fare. Prendere la cioccolata con il più grande qualche giorno fa si era rivelata una pessima idea, poiché lo aveva reso ancora più ossessionato nei suoi confronti.

"Non è possibile" pensava continuamente, non capacitandosi di quanto potesse stare male se non riusciva a vederlo. Infatti dopo essere tornati dal bar si era chiuso in camera e per i giorni seguenti aveva fatto in modo di evitarlo, pensando che non vedendolo la situazione sarebbe migliorata.

La verità era che, non vedendolo per due giorni di fila, si era sentito talmente male che aveva dovuto piangere silenziosamente nel suo letto per non farsi sentire dal suo compagno di stanza Hoseok.

Dall'altra parte Yoongi aveva oziato durante tutto il giorno, come era solito fare quando non aveva niente da fare, ovvero sempre.
Si era chiesto più volte come mai Jimin non si era ancora fatto vivo, ma era giunto alla conclusione che magari voleva stare un po' solo dopo quel crollo emotivo.

Ma ora che era nel suo letto, con una tremenda tempesta fuori ma senza il ragazzo dai capelli arancioni al suo fianco, si sentiva maledettamente solo e abbandonato.
Aveva persino fissato la porta per una decina di minuti, pensando che se avesse desiderato intensamente che Jimin apparisse, da un momento all'altro sarebbe successo.

Si era reso conto della stupida idea solo dopo aver sprecato quella dozzina di minuti del suo pomeriggio. Non che avrebbe potuto fare qualcosa di più utile, ma si era inutilmente illuso di qualcosa che non sarebbe mai successo.

Rivolse il suo sguardo verso la finestra completamente ricoperta dalle goccioline di pioggia, e osservò il cielo grigio.
Grigio come il suo umore, come la sua voglia di vivere, come la tristezza, come il colore della distanza cupa che separava lui da Jimin.

Jimin si alzò dal letto e uscì dalla stanza per andare a prendere un bicchiere d'acqua. Vederla scendere così intensa dalle nuvole gli aveva messo una certa sete che lo aveva spinto a finalmente alzarsi e ad uscire dal suo nascondiglio.

Non gli importava più se incontrava Yoongi, non sarebbe riuscito a resistere un secondo di più senza vederlo.
Mentre passò davanti alla stanza dal ragazzo con i capelli color menta rallentò il passo, sperando che quella porta si sarebbe aperta da un momento all'altro.

Con il bicchiere stretto da una mano tremolante, fissava la porta di legno, e pregava con il pensiero che si aprisse, mettendoci un po' di cuore.

Ma la realtà era che quella porta non si sarebbe aperta quella sera, e che lui avrebbe dovuto dormire ancora una volta nel buio, da solo.

𝐒𝐖𝐄𝐄𝐓𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌 - 𝐏. 𝐉𝐦 + 𝐌. 𝐘𝐠Onde histórias criam vida. Descubra agora