16) DEREK HALE - Va' a casa

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Richiesto da pseudonimio

La giornata a scuola è stata estremamente lunga, sta piovendo come se dovesse venire giù il diluvio universale, e come se non bastasse, mi tocca anche guidare sotto questa cascata continua, e attraversare la foresta. Che gioia.

Salgo in macchina e metto in moto, sorpasso la marea di studenti che corre fino al bus per non prendere troppa pioggia – cosa inutile, perché una volta arrivati stanno già grondando.

Uscita dal parcheggio, imbocco la strada di casa.

Le gocce cadono continuamente sul parabrezza, ad un ritmo talmente serrato che neanche i tergicristalli riescono a fare in modo che io ci veda qualcosa.

È per questo che rischio quasi di investire una figura completamente nera, che potrebbe essere un uomo come un orso, per quanto è alta. Mentre gli passo di fianco, però, rallentando vedo che è un uomo, e poco più avanti mi fermo. Aspetto che mi raggiunga e tiro giù un po' il finestrino. Lui però sembra neanche avermi notata, e continua a camminare sotto lo scroscio della pioggia.

Lo seguo, andando con la macchina a passo d'uomo, e gli chiedo: "Vuoi un passaggio? Non è un problema, tanto mi è di strada."

Lui volta lo sguardo verso di me, e per un momento sembra che abbia gli occhi rossi, tanto che incasino i pedali e mi si spegne la macchina. Un battito di ciglia, e sono neri: probabilmente ho sforzato troppo gli occhi cercando di guardare attraverso la pioggia.

"Ti ho chiesto se vuoi un passaggio!" rimetto in moto la macchina, e ricomincio a seguirlo.

"Ed è evidente che io non ti ho risposto. Va' a casa." È piuttosto scontroso.

"Non posso lasciarti a piedi su questa strada, da solo, e con questo tempo. Andiamo, sali in macchina."

"Va' a casa." Ripete.

"Non vado finché non sali in macchina, quindi sprecherò benzina e ci ritroveremo a piedi entrambi, con nessuna speranza che io arrivi a casa prima di domattina. E farò in modo che tu mi abbia sulla coscienza. Quindi, a ben vedere, ti conviene salire in macchina. Per non parlare che smetteresti in infradiciarti."

"Se salgo, ti bagno la macchina." Continua a camminare, non guardandomi nemmeno.

"Troppo tardi, l'ho già bagnata io. Avanti, sali."

Lui si ferma e io anche.

Mi guarda. "Se salgo, non aspettarti di fare conversazione. E vai direttamente a casa tua, poi io me ne vado da lì. E se smette di piovere, scendo. Chiaro?"

Un po' assurda come richiesta, e anche un po' inquietante. Cerco di non pensarci, ricordandomi che all'inizio non aveva nessuna intenzione di salire in macchina...

"Cristallino."

Come promesso, il viaggio fino a casa è silenzioso, l'unico rumore è soltanto quello dei tergicristalli.

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⏰ Last updated: Sep 20, 2018 ⏰

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