2 Bastardo

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Una donna ci guidò fino all'ingresso delle camere, io ero con un ballerino (un certo Timor) e due cantanti, Irama ed Einar.
Notai appena entrato che i letti erano disposte in varie direzioni, io ovviamente mi appropiai di quello più grande e il più nascosto dagli altri, non mi piaceva tanto la compagnia e potevo farne a meno.

Mi cambiai mettendomi dei pantaloncini e una canottiera pronto per andare a fare palestra con gli altri, quando abbassai la maniglia della porta, mi ritrovai davanti gli altri ragazzi con cui avrei dovuto condividere la stanza. 

Li feci entrare spostandomi dall'ingresso e seguendoli.
《Ciao, io sono Erm-》
《Ermal Meta, colui che ha risposto più volte al professor Moro, esatto?》
Mi chiese un ragazzo con uno strano accento inglese, capelli corti e neri.

Io annuii e lui mi porse la mano che strinsi prontamente
《Timor》 Allora era lui il ballerino. Gli sorrisi e rivolsi poi lo sguardo agli altri due ragazzi che erano rimasti dietro.
《Coraggioso il ragazzo》 disse il ballerino riferendosi a ciò che avevo detto a Moro.

Quando mi presentai a Filippo e ad Einar, vidi che si scambiavano certi sguardi maliziosi; dedussi che stettero insieme, ma non lo chiesi, magari erano solo amici ed avrei fatto la mia bella terza figuraccia ad Amici.

Insieme andammo in palestra, dove erano già riuniti tutti da vari minuti.
《Guarda Ermal!》 Timor mi diede un colpetto sulla spalla, indicandomi con lo sguardo delle ragazze davanti a noi, vestite con solo un top e dei pantaloncini stretti.

Io sorrisi come risposta, non sapevo cosa dire, non mi eccitavano per niente, cosa che invece avevo notato che succedeva al mio amico ballerino.

Dopo vari piegamenti, dove ovviamente Timor mi guidò in fondo alla fila in modo da avere le ragazze davanti, corremmo ognuno su un tapirulan ed all'inizio, dato che non sapevo come regolare la velocità, scivolai per terra come uno scemo.
《Devi fare così》 Mi mostrò Timor come fare, dovevo cliccare una serie di bottoni sullo schermo, tutti uguali ed irriconoscibili.

Finita la lezione durata più o meno due ore, andai a fare la doccia per poi andare in uno studio a provare delle canzoni nonostante oggi ci avessero dato il giorno libero.

Non mi ero preparato bene, i capelli non li avevo pettinati e avevo indossato un maglione e dei jeans strappati, insomma... il contrario di come i professori mi avevano sempre visto, ma d'altronde non ci sarebbe stato nessuno con me se non un maestro. 

《Salve》 Salutai la signora seduta dietro ad una scrivania con sopra una tastiera.
Mi sedetti al pianoforte e cominciai a suonare le note di una canzone di Cremonini, cominciando subito a cantare senza pensare ad altro, se non farla al meglio.

Chiusi gli occhi lasciandomi trasportare dalle dolci note, quando finii di muovere le dita sui tasti, li riaprii cercando lo sguardo della maestra. Mentre mi stavo voltando invece, trovai prima quello del professor Moro in piedi davanti alla porta.
《Spero di non disturbare》 Intervenne, poi si andò a sedere su una poltrona accavallando le gambe.
《Mi piace molto il modo in cui la canti》 Disse la donna, tenendo lo sguardo basso, per poi puntarlo su quello di Fabrizio.

《Mah...》 Lui si era accomodato di più sulla poltrona rossa mettendo anche le mani dietro la nuca.
《proprio non mi piace》 continua ridendo alla fine.
La maestra gli allungò un foglio su cui c'erano scritti i brani che potevo cantare e ne scelse uno dei Queen.

Attaccai a cantare quando la signora se ne andò dicendo che poteva anche lasciarci da soli. Durante il pezzo, lo sentivo ridere, cosa me mi infastidì parecchio e quando finii lo squadrai male mentre sorrideva.
《Beh?》 Chiesi scontroso, aspettando qualcosa di negativo.
《Mi fa veramente cagare, ma proprio tanto》Mi disse tranquillo.

Non so come sono riuscito a mantenere la calma, solo, strinsi i pugni conficcando le unghie nel palmo della mano evitando di prenderlo a schiaffi.
《Sa prof, dato che continua a non farmi commenti costruttivi, non voglio più fare lezione con lei》 Mi ribellai, sapevo che si sarebbe arrabbiato e non poco, ma non ne potevo più di sentirmi dire che facevo schifo da lui.

D'improvviso cambiò espressione riottenendo la sua scontrosa. Si portò una mano tra i capelli tirandoseli indietro e sbuffò.
Fece un giro dello studio, guardandosi attorno e poi la scaletta dei pezzi che potevo cantare.
《Non sto scherzando》 Lo ribadii, non volevo sembrasse uno scherzo.
《Bene, ciao》 Mi guardò dritto negli occhi prima di uscire e sbattere la porta.

Finalmente me ne ero liberato. Tornai in sala relax e provai a fare amicizia con gli altri. Probabilmente risultai scontroso perché ero veramente di pessimo umore.
《Ti sollevo io il morale fra'》 mi disse Timor prendendomi per il polso e portandomi davanti a due ragazze.
Arianna e Silvia.

Ci fece presentare, all'inizio sembravo un po' impacciato, poi mi sciolsi del tutto nonostante la cantante, Silvia, non la smettesse di puntarmi lo sguardo addosso.
Stavo per invitarla a cena il sabato sera, nostro giorno libero, quando la televisione si accese lampeggiando e ci riunimmo seduti sulla gradinata davanti ad essa per ascoltare gli avvisi che ci dovevano essere dati.

Mi aspettavo di vedere scritte, quando comparve un videomessaggio nel quale c'era Moro che parlava alla telecamera, ovviamente diretto a me.
《Meta non vuole più fare lezione con me, perciò ho pensato ad un provvedimento》
Cazzo.

Tutti si girarono verso di me spaventati, ed in effetti lo ero anch'io, chissà in cosa consisteva.
《Sarai in sfida con rischio di eliminazione ogni volta che vorrò, a partire dalla puntata che andrà in onda sabato》
Sentii un coro di no provenire da tutti i miei compagni. Le mani dei ragazzi che mi diedero delle pacche sulla schiena per incoraggiarmi, ma non riuscii a non piangere.

Prima di farlo davanti a tutti, scappai e mi chiusi a chiave in bagno, senza parlare più con nessuno. Tiravo pugni ovunque mi capitasse, non sentivo dolore, avevo solo voglia di vendicarmi.

Sentii qualcuno bussare dopo il mio ennesimo pugno al muro.
《Esci dai, ci sono solo io》 Timor era dall'altra parte della porta che aspettava di sentire il mio sfogo, cosa che accadde appena uscii dal bagno.
《Non ha un cazzo da fare quel coglione e viene a rompere le palle a me! Bastardo di merda!》 Gridai, realizzando solo dopo che in questo modo l'avevo combinata grossa.

Tirai un ultimo pugno sul muro poi presi con me Timor e lo guidai fino in palestra, dove mi incoraggiava a tirare pugni sempre più forti al sacco da box, immaginando fosse Moro.
《Quel bastardo finirà prima o poi di rompermi il cazzo》dissi prima di sferrare un altro pugno sul sacco tenuto fermo dal ballerino.

Ero molto concentrato sulla direzione dei pugni e non mi accorsi che Timor aveva uno sguardo puntato perennemente sulla porta. 《Ma che stai-》 mi girai e trovai il prof Moro appoggiato al muro con braccia incrociate al petto.
《Il bastardo di merda vi ha disturbato? Non mi dispiace per niente》Disse venendo verso di noi, io ancora sudato, con solo pantaloncini, canottiera attillata e le mani fasciate dai guantoni.

Fece segno con lo sguardo al mio amico di andarsene, e mentre stava uscendo dalla porta, mi disse con il labbiale di non cacciarmi di nuovo nei guai.
《Allora》 La prima parola del suo discorso fu quella, si sedette sul divanetto e io mi posizionai in piedi davanti a lui per sentire la ramanzina.
《Andrò dritto al punto con te, non so più che fare. Sei veramente maleducato nei miei confronti e ci sono rimasto male nel sentire le tue dolci parole su di me》

Consapevole di essere stato abbastanza stronzo nel dirlo davanti alle telecamere, mi imbarazzai. Lui notò il mio disagio e probabilmente che mi ero anche pentito, non disse più niente, se non
《In bocca al lupo per tutte le sfide che ti farò fare, Metal》
Sorrise soddisfatto ed uscì dalla palestra lasciandomi scioccato.

Non lo ero per ciò che aveva detto, ma per ciò che avevo notato nei suoi pantaloni appena si era alzato. Aveva avuto un'erezione per colpa mia...
Mi passai una mano sulla fronte provando a riprendermi e tornai dagli altri, raccontando tutto ma evitando questo piccolo particolare.

Ma chissà perché Fabrizio si è eccitato nel vedere il Meta sudato in palestra...🙂🙃
Gli renderà la vita impossibile?

Lo scopriremo insieme, ciaooo💕💕💕

Io sono il Sasso e tu il Mare {MetaMoro}Where stories live. Discover now