13 Mi piaci tanto Ermal

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scene spinte 🍦

Durante le prove della canzone con Irama, non mancarono le critiche da parte di Fabrizio che ormai erano un'abitudine.

《Filippo tu sei perfetto, Ermal tu sei troppo finto, non mi piaci》 Sbuffai riprendendo il microfono e cantando di nuovo. Sapevo che lo faceva apposta, ma a nessuno avrebbe fatto comunque piacere.

《Va bene, potete andare a pranzo》 Ormai era l'una passata e tutti erano già scesi tranne noi. Afferrai la giacca di pelle e la misi pronto ad uscire dallo studio.

Una volta arrivato a mensa, andai al tavolo con i miei compagni di stanza che mi stavano aspettando.
《Certo che Moro si è proprio incazzato quando sei salito su di me》 Affermò Irama con un tono divertito.
《Scusa cosa hai fatto tu?!》 Einar era già pronto ad andare contro di me per gelosia.

Risi e spiegai che aveva frainteso tutto.
《inoltre i miei gusti sono strani, mi piacciono molto i ragazzi maturi, perciò mi interesso a uomini forse troppo più grandi di me》 Aggiusi alla fine, per poi addentare una fetta di pane e successivamente mettere in bocca una intera salsiccia.

《Ma Moro quanti anni ha?》 Saltò su Timor,  l'unico del gruppo a cui piacevano le ragazze ma che non si sentiva a disagio a stare con noi.
《ne deve fare trentasei ad Aprile》
vidi il ballerino sbiancare alla mia affermazione.

《Ermal hai solo diciotto anni, potrebbe essere tuo padre!》 Gli lanciai un'occhiata minacciosa facendogli intendere che proprio lui non doveva parlare perché aveva una cotta per un'attrice ultra cinquantenne.

《Va bene... però potrebbe sembrare anche che tra voi ci sia un rapporto più... come dire》 Non riusciva a trovare le giuste parole e Irama lo interruppe.
《Dominatore e sottomesso》
Mi andò di traverso un boccone nel sentire queste parole.

《Esatto Fil, proprio così!》 si cambiarono il cinque mentre io mi riprendevo.
《Non è che se è più grande di me di quasi venti anni non ci possiamo amare》 Provai a dire io imbarazzato.
《Contento tu...》 Aggiunse il ballerino ancora sorpreso della rivelazione.

Stavamo andando in camera per riposare un po', quando arrivati nel corridoio mi vibrò il telefono.

Fabrizio Moro :
incontriamoci tra 5 minuti nei bagni dove ti avevo medicato l'ultima volta, devo vederti.

Mi bloccai immediatamente e tornai in dietro correndo, era forse un po' troppo lontano.
《Ma dove vai!》 Gridò Timor da lontano.
《Emergenza bagno!》 Urlai io ormai arrivato alla fine del corridoio.

Bussai a tutte le porte dei gabinetti, fino a quando quella più in fondo ed isolata si spalancò e il professor Moro, afferrandomi per i fianchi, mi tirò dentro.

Portò il suo volto a pochi centimetri dal mio, le gambe spalancate, le sue mani che stringevano forte la camicia e il sospiro che si infrangeva sulle mie labbra.

Sorrise lasciandomi un bacio leggero sulla bocca per poi far scivolare le mani a sfilare la cintura e buttarla per terra.

Mi aggrappai con le mani alla parete non appena capii le sue intenzioni. Si era abbassato all'altezza dei boxer mentre passava i pollici all'interno di essi, divertendosi nel vedere come stringevano sempre di più la mia crescente erezione.

Guardò verso l'alto incontrando il mio sguardo e non appena lo guardai, morse il mio membro fasciato dal tessuto che ormai avevo bagnato.
《Ah!》 Strinsi il labbro fra i denti per evitare di gridare ancora.

Sfilò i boxer e, rimanendo in ginocchio, mi tirò verso di sè con le mani sul mio sedere scoperto facendo arrivare il pene eretto e duro contro la sua faccia.

Allungò la lingua e stringendomi le natiche,  cominciò a lasciare qualche leccata sulla cappella facendomi venire i brividi lungo la schiena.

Ormai stavo per venire, era rosso e pulsante, mi serviva soltanto che lui aumentasse la velocità per liberarmi di questo peso. Quando notai che però non aveva intenzione di accontentarmi, misi una mano sulla sua nuca spingendolo a prendere l'intera erezione in bocca.

《Prima dovresti dirmi qualcosa...》 Disse lui con voce roca e tono malizioso. Lo guardai con gli occhi lucidi e lo vidi sorridente con le labbra che sfioravano il pene svettante davanti alla sua vista.

《Non-non so》 Balbettai tornando ad aggrapparmi alla parete.
Mi lasciò uno sguardo di sfida e sospirò.
Il suo fiato caldo andò contro la cappella.
《Ti comporterai ancora così con i tuoi compagni?》 Solo allora capii, si riferiva a quando ero salito sopra a Filippo in studio con lui dietro.

《Non lo farò più, mi interessi solo tu Fabrizio》 Risposi sinceramente. Lui ritornò in posizione eretta e mi baciò le labbra con più trasporto complice anche la lingua.

《Mi piaci Ermal》 Aveva sussurrato al mio orecchio destro prima di mordere il lobo.
In quel momento forse non adatto per quello che stavo per fare, lo abbracciai portandolo letteralmente schiacciato contro di me, dimenticandomi di avere ancora un problema di sotto.

Sorrisi quando mi baciò sotto la mandibola e dopo si nascose nello spazio fra la spalla e il collo. Gli accarezzai la schiena da sotto il tessuto della maglia, spostandomi leggermente quando sentii un singhiozzo.

Portai le mani sulle sue guance e lo guardai dritto negli occhi rossi, si stava trattenendo dal piangere.
《Che succede Bizio?》gli domandai con tono dolce e comprensivo, vederlo piangere mi stringeva il cuore.
《Mi piaci tanto Ermal》
Risi dentro di me nel sentire quella risposta.

《E questo sarebbe un problema?》 Gli chiesi scherzando, muovendo i pollici sulla leggera barba che contornava il suo volto.
《Rischiamo troppo, se ci dovessero scoprire saremo nei guai seri, ma mi piaci e non ti voglio lasciare!》Durante l'ultima frase aumentò il tono di voce.

《Tranquillo Fabrizio, per ora è andato tutto bene》 Il professore annuì e mi baciò, stendendo le braccia ai lati della mia testa.
《Però che ne dici ora di risolvere il problema che mi hai creato lì sotto?》 Gli indicai il pene che ancora svettava duro e dolorante.
《Con piacere tesoro mio》 Rispose accarezzandomi i capelli, facendo passare in seguito la mano sulla mia guancia e lasciando un ultimo bacio sul mio volto.

Lo vidi inginocchiarsi e subito dopo aveva afferrato l'erezione fin dalla base, lo aveva portato in bocca e circondato con le labbra. Dopo varie leccate, non appena sentii che lo aveva preso tutto facendolo arrivare fino alla gola, non riuscii a resistere e provai a staccarlo per avvertirlo.
《Fabrizio s-sto per-Ahh!》

Lui aveva aumentato la velocità e guardandomi negli occhi ingoiò tutto lo sperma, sporcandosi pure il volto con il liquido bianco.

Rimasi immobile, ancora troppo scosso dall'orgasmo; lui vedendomi in quel modo tirò su i boxer e i pantaloni, rimettendomi tutti i vestiti a posto.

《Cazzo Ermal, ma cosa sei?》 Mi prese per mano, stava aprendo la porta del gabinetto chiusa a chiave, quando sentimmo qualcuno correre fuori dai bagni.

Mi congelai sul posto, strinsi la sua mano più forte per cercare del sostegno, ma quando mi voltai lo vidi spaventato più che mai...

Lo so mi odierete, ma fidatevi che scoperanno veramente😂
Chi sarà stato ad origliare nei bagni della scuola di Amici?😏 Guai in vista?🙂
Lo scopriremo...byeeee💕💕

Io sono il Sasso e tu il Mare {MetaMoro}Where stories live. Discover now