14 Mi vuoi provocare, Ermal?

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Fabrizio era rimasto fermo sul posto con la presa attorno al mio posto che pian piano si  stringeva sempre di più.

Stavo per dire qualcosa quando appena aprii di poco la bocca mi diede uno strattone al braccio.

《Vai prima tu, poi esco io》 Annuii con la testa e aprii piano la porta. Prima però guardai da tutte le direzioni e non vidi nessuno.

《Fabrizio non c'è nessuno》 Lo avvertii ma comunque lui rimase all'interno dello stanzino.
《Dobbiamo far finta che non sia successo niente》Sussurrò a qualche centimetro dalla mia bocca.

Sentii il suo respiro caldo infrangersi quando fece scontrare le nostre labbra per darmi un ultimo bacio.
《Ora va》Disse mentre toglieva la mano che precedentemente aveva immerso nei miei ricci.

Percorsi il corridoio a passo svelto, chiunque ci abbia sentito sarebbe stato ancora lì e di certo se lo avessi incontrato non avrei saputo cosa fare.

Dopo pochissimi minuti arrivai in camera e
mi buttai a peso morto sul letto. Solo successivamente notai che il ballerino non era nella stanza.
《Dov'è Timor?》 Filippo uscì dal bagno con un asciugamano legato attorno alla vita facendo intravedere anche un Einar che stava uscendo anche lui dalla doccia
《È andato in palestra, voleva allenarsi un po' prima di sta sera》

Annuii e restai sdraiato sul letto. Passai circa un'ora a pensare a come risolvere questo casino, magari parlarne con qualcuno mi avrebbe fatto bene però si sarebbe potuta spargere la voce e addio prof Moro...

《Ermal alzati cazzo! È mezz'ora che ti chiamo!》Le urla di Filippo mi fecero svegliare fin troppo bruscamente.
《Che vuoi?》 Chiesi portando il cuscino sopra la mia testa.
《Devi prepararti per la festa, sbrigati!》
Solo allora ricordai di essere in un enorme ritardo. In solo un'ora avrei dovuto fare la doccia, la piastra ai capelli, creme per il corpo e troppe altre cose!

Scesi dal letto inciampando su una coperta che nel mentre era caduta a terra e arrivai in bagno buttandomi subito dentro il box della doccia. Quando uscii erano passati solo sei minuti, forse ce l'avrei fatta.

《Come mai ti fai i ricci con la piastra Ermal?》 Chiese con un tono malizioso Einar mentre mi guardava sorridendo.
《A Fabrizio piacciono... È così evidente che lo faccio per lui?》Domandai con tono pensieroso guardandomi meglio allo specchio per vedere se sembravo ridicolo.

《Apprezzerà, ne sono certo》 mise una mano sulla spalla per poi lasciarmi solo in bagno. Quando finii di spalmare anche delle creme sul corpo, indossai un gilet nero e sotto una camicia rosa. Stavo per indossare dei pantaloni quando Filippo fece un altro commento con tono quasi perverso e divertito.
《Oggi che c'è anche lui metti pantaloni più stretti che hai; deve piacerti molto》
《Forse troppo..》mormorai mentre infilavo degli stivaletti neri di pelle.

Una volta usciti dalla stanza, noi tre andammo insieme verso lo studio di Amici, dove si sarebbe tenuta la festa. 
Entrai e subito percepii musica alta che invase le orecchie a tutti. Cercai con lo sguardo Fabrizio e lo vidi entrare accompagnato dalla Peparini. Lui aveva la mano alla fine della sua schiena e lei che intanto gli sorrideva.

Mi precipitai verso di lui per riprendermelo, quando con la testa mi fece segno di allontanarmi. Sbuffai e andai verso il tavolo delle bibite, preferiva stare con quella cornacchia piuttosto che con me... unica soluzione per dimenticare e non soffrire era ubriacarsi.

Mi posizionai con una sedia accanto all'angolo delle birre e ogni cinque minuti ne finivo una e ne prendevo un'altra, purtroppo non riuscendo a non essere geloso di Moro e della tipa che tenevo perennemente sotto controllo.

Io sono il Sasso e tu il Mare {MetaMoro}Where stories live. Discover now