11 Fa-Fabri!

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sono presenti scene spinte🕺

Stavo tornando nella mia stanza incazzato, ignorando gli sguardi di alunni e professori che mi guardavano. Nessuno ancora sapeva che  ero riuscito a giustificare entrambi con i giornalisti dicendo
《 Ermal Meta era talmente messo male che mi ha immaginato, si l'ho riportato in hotel io ma di certo la notte non la passo con un alunno di Amici 》
E tutti i giornalisti annuirono, sperano che dal mio tono fin troppo esasperato ci cascassero.

Aprii la porta della camera e calpestai qualcosa che per poco non mi fece scivolare all'indietro. Ci mancava solo il pavimento bagnato...

Chinai lo sguardo e vidi una lettera rosa. La presi in mano e guardai dietro. Ermal mi aveva scritto una canzone, chiedendomi pure di stare con lui.

Gli occhi cominciarono ad inumidirsi, qualche singhiozzo era già uscito. Mi sedetti sulla poltrona ed aprii la busta. Una strofa mi aveva colpito particolarmente facendomi venire una fitta al cuore..

Sei come me 
Dietro al tuo muro 
A coltivare la nostalgia 
Vai via da me 
Ritorna presto 
Per ritrovare un amore mai perso

Sospirai profondamente e continuai a leggerla fino ad arrivare alla fine.
Se vieni in camera mia te la faccio sentire, ti va?♡

Mi asciugai le guance dalle lacrime che scendevano velocemente. Ormai era tardi per incontrarsi da lui, c'erano gli altri suoi compagni di stanza.

Decisi quindi di chiamarlo da me, presi il telefono e lo chiamai.
《Sono il prof Moro》 Cercai di fare la voce da duro, senza far sentire che avevo pianto.
《Ah...》sentii invece che dall'altra parte lui stava ancora piangendo, aveva la voce totalmente spezzata.
《Vieni in camera mia appena puoi》 E chiusi subito il telefono.

***

《Moro ti ha chiesto di andare da lui?!》
Anuii imbarazzato, non sapevo se per un'altra ramanzina o per rimangiarsi le parole dette in precedenza.

Andai verso l'armadio per prendere dei vestiti decenti, ma Timor mi fermò tenendomi stretto il polso.
《Tieni i vestiti più belli per domani, c'è la festa di compleanno di Federica e ci saranno anche lì tutti i professori》
e mi mandò un'occhiatina, facendomi intendere che dovevo vestirmi il meglio possibile per Moro la serata successiva.

Presi dei semplici jeans e una camicia.
《Non combinare guai》 Sorrisi a Einar.
Stavo per chiudere la porta alle spalle, quando sentii
《E usate il preservativo!》 a quel punto gli chiusi la porta in faccia.

Arrivato davanti alla porta della sua camera bussai con la mano tremante.
《Arrivo!》 aveva gridato il professore, supposi stesse facendo qualcosa di importante, quando vidi la porta aprirsi di scatto e davanti a me la sua figura muscolosa senza maglia.

Deglutii a vuoto, mi era venuta a mancare la saliva. Moro oltre ad essere a petto nudo aveva anche varie goccioline d'acqua sparse per il corpo.
《Entra》Lo seguii all'interno della stanza.

Mi fece sedere e solo allora notai come quei jeans attillati gli fasciavano perfettamente le gambe. Spostai lo sguardo e vidi la lettera aperta sul comodino. Lui si avvicinò e la prese in mano.

《L'ho letta.. mi piace》
Sorrisi imbarazzato.
《Emh grazie》 e puntai gli occhi sulle mie ginocchia. Si incamminò poi verso l'angolo della stanza dove era situato un pianoforte.
《Me la vuoi far sentire?》

Annuii con voce tremante e mi sedetti sullo sgabello, posizionai le dita per suonare i primi accordi ma lui mi interruppe.
《Tremi, se vuoi esco e tu nel mentre provi poi torno》 Alzai lo sguardo verso i suoi occhi ma solo allora vidi che si stava già avviando verso la porta.

Io sono il Sasso e tu il Mare {MetaMoro}Where stories live. Discover now