CAPITOLO 35

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~CAPITOLO 35~

<< ma non c'era nessuno che sapesse ciò che stavo attraversando, i dolori crescevano, l'odio stava scorrendo nelle mie vene.>>

-Cit.

HARRY'S POV

Lo squillare del cellulare mi fa svegliare. Impreco e pigio il verde.

" chi cazzo sei?!" Sbotto

"HARRY!" Urla Louis.

Devo allontanare il cellulare per non perforarmi un timpano.

" ti avrò chiamato 20 volte da ieri!!! Perché non rispondi a questo cazzo di telefono??" Urla ancora Louis

Mi metto a sedere sul letto.

" che cazzo Louis non rompere! Sei assillante va bene?? Diavolo! Devi smetterla di rompermi il cazzo!" Urlo

" sei un irresponsabile!" Urla anche lui " pensi che scappare dai problemi risolverà le cose? Eh?" Urla

" io faccio che cazzo mi pare e non sto scappando diavolo!" Sbotto e mi passo una mano tra i capelli

" sicuramente avrai fatto una merdata delle tue non è vero?" Urla irritato

" no! Non ti deve interessare va bene?" Mento sapendo che ha ragione.

Sospira dall'altro capo. Sto perdendo la pazienza.

" che cazzo mi hai chiamato a fare eh? Per rovinarmi la mia fottuta giornata? " urlo e serro i pugni respirando a fondo.

" no Harry! Non ti ho chiamato per rovinarti la tua fottuta giornata del cazzo! Ti volevo dire che Clio ha avuto delle crisi epilettiche e è passata da coma vegetativo a coma farmacologico e oggi mi ha stretto la mano dicendo il tuo nome! Ma no! Al signorino questo non interessa vero? No certo che no! Bene sai che ti dico allora?? Risolviti i tuoi fottuti problemi da solo!! Vaffanculo Harry!" Urla

Un bip mi fa capire che ha attaccato.

" Louis!" Urlo "Louis!"

Tiro il cellulare indietro sul letto.

"Cazzo!"urlo

Mi alzo di scatto dal letto e mi metto le mani nei capelli tirando.

"Porca puttana! Sono un fottuto imbecille!" Urlo e do un pugno alla parete.

Riprendo il cellulare e provo a richiamare.

Uno.

Due.

Tre squilli.

" dai rispondi cazzo!" Ringhio sbattendo il piede sul pavimento ansioso.

Non risponde.

" fottuto Louis!" Urlo serrando i pugni e prendendo la valigia,scaraventandola sul letto.

Comincio a prendere i miei vestiti,buttandoli dentro alla rinfusa imprecando.

Batto per sbaglio sul comodino e urlo dandogli un pugno.

Do pugni al muro sfogandomi, finché esso non si scrosta e le mie nocche sono piene di sangue.

Giro la testa furioso e afferro il cellulare digitando il numero di Paoul. Lui era il mio vecchio allenatore di box che si trova a pochi isolati da qui.

" Paoul" dico

" Harry? " dice incredulo

"Si sono io" sbotto

" wow da quanto tempo! cosa ti porta a chiamarmi?" Chiede e scommetto che sta sorridendo

" non posso spiegarti. Mi serve che tu ritorni ad allenarmi Paoul. Ho bisogno della box. " faccio una pausa " subito" aggiungo sospirando

Silenzio.

" ma certo!" Urla caloroso " ma dove ti trovi? " chiede

" a Santiago" dico

" io sto-"

" lo so Paoul." Lo interrompo " posso venire adesso?? È importante e avrei un favore da chiederti." Chiedo passandomi una mano tra i capelli

" certo! Tutto per il mio vecchio Styles!" Risponde

" grazie Paoul. Tra un ora sono li" dico

" ti aspetto"

Attacco il cellulare ,lo appoggio sul letto e chiudo la valigia. Controllo di aver preso tutto e scendo le scale.

Per mia sfortuna trovo Lela.

" dove vai?" Chiede acida

" dove cazzo mi pare. E soprattuto lontano da te" Ringhio

Lei ride.

" non ti libererai facilmente di me" Ringhia

" sei un illusa. Non mi avrai mai" rido

Lei si avvicina a me impettita e prima che me ne accorga la sua mano entra in collisione con la mia guancia.

I miei occhi si accendono di fuoco e non vedo più niente. Getto la valigia a terra e le prendo gli avambracci sbattendola al muro e intrappolandoli i polsi sopra la testa.

" non ti permettere mai più" ringhio a due centimetri dal suo volto

Sono fuori di me ma non le farò del male. Non lo farei mai. Non sono mio padre.

" tu" dico " sei solo una puttana. Esci dalla mia fottuta vita e non mi rompere più il cazzo." Ringhio guardandola dritto negli occhi

Lei ride.

" avanti picchiami" mi sfida " tanto sei come tuo padre" ringhia

Le sue parole mi rimbombano nella mente. Lei sa tutta la mia storia. Abbiamo freguentato il liceo insieme.

" che cazzo hai detto?!" Urlo

" che sei come tuo padre" ripete

L'odio mi passa nelle vene e mi acceca. Serro la mascella e serro i pugni.

" tu non sai niente di me!" Urlo " non permetterti mai più di dire una cosa del genere!" Urlo e aumento un po la presa su i suoi polsi. " hai capito?" Urlo

Alzo lo sguardo e vedo in cucina vetri rotti, bottiglie a terra... È un casino.

" sono pazza! Nessuno può curarmi!" Fa una risatina isterica e mi fa un ghigno.

" ti renderò la vita impossibile" sussurra e mi guarda sbarrando gli occhi.

Si dimena e la lascio. Lei va a sedersi in un angolino e prende in mano una bottiglia.

" adesso te la lancio" dice e fa un sorrisetto maligno.

È fottutamente pazza.

Butta la testa all'indietro ridendo e lancia la bottiglia davanti a se.

Si mette poi le mani sulle orecchie facendo avanti e indietro sui talloni.

" va viaaaa!" Mi fa un urlo isterico e serra i denti guardandomi.

Serro la mascella e raccolgo la valigia da terra.

" sei una povera psicopatica Lela! Fatto curare! Ne hai un fottuto bisogno. Esci dalla mia vita una fottuta volta e non rompermi il cazzo." Ringhio e mi avvicino alla porta

" io non ti lascerò mai in pace Harry Styles! Ti rovinerò!" Urla

" vaffanculo" ringhio

L'ultima cosa che sento è un urlo isterico e una bottiglia che si infrange in mille pezzi contro la porta ormai chiusa.

_spazio me_

Eccomiiii eehehehe cosa succederà?

Continuo a 12-13 commenti :)

Vi amo <3

I'll never let goWhere stories live. Discover now