CAPITOLO 39

1.4K 64 13
                                    

~CAPITOLO 39~

<< e se mandassi a puttane tutto e scappassi?>>

-Cit.

LOUIS'S POV

" no Harry no!" Sussurra una voce " stai attento! No ti prego no!"

Apro gli occhi lentamente e li poso su Clio. Sta parlando nel sonno. Un incubo.

" no!" Urla più forte

" Clio!" La scuoto sulla spalla per farla svegliare

Lei sbarra gli occhi e si tira leggermente su.

Si guarda intorno nella stanza e poi posa i suoi occhi spaventati su di me.

" era un incubo piccola." Gli sussurro

"Louis" sussurra " c'era Harry e io non potevo fare niente e lui-" la voce gli si spezza e singhiozza.

" shhh piccola va tutto bene. Calmati" gli sussurro abbracciandola e cercando di tranquillizzarla.

CLIO'S POV

sono tutta sudata. Mi sento appiccicaticcia e la testa sembra volermi esplodere.

È già il 3 incubo stanotte. Su Harry. Dio mio non faccio che pensare a lui.

" stai bene adesso?" Mi chiede Louis

No cazzo non va bene! Sto malissimo! Sono uno straccio! Mi manca la mia aria, il mio ossigeno. Vorrei dirgli.

Annuisco e me ne sto zitta. È la meglio cosa per me e per gli altri.

HARRY'S POV

Sono su questo letto da una fottuta ora a guardare il soffitto ripensando al messaggio di Louis.

<< Haz.... Clio si è svegliata dal coma.>>

Lo sapevo. L'ho sempre saputo che c'è l'avrebbe fatta.

Avrà letto la mia lettera sicuramente.

Sicuramente sarà scoppiata a piangere nonostante le abbia scritto di non farlo,

Sicuramente avrà pensato di essere persa,

Avrà pensato che l'ho abbandonata,

Avrà urlato,

E sicuramente avrebbe avuto voglia di rompere qualcosa per far capire come è lei. Come si sente. Rotta.

Gli passerà. Così la faccio soffrire, lo so,ma gli passerà.

Sono io il fottuto qui. Non c'è stato nemmeno un giorno che io abbia smesso di pensare a lei cazzo. È più forte di me.

È come se mi mancasse una parte.

Sono come un cane senza padrone,

Una rosa senza spine,

Una margherita senza gambo.

Mi sento perso.

Adesso mi verrebbe voglia di scappare, di mandare tutto a puttane e scappare. Ritornando da lei.

Mi verrebbe voglia di correre da lei abbracciarla e di non lasciarla mai più.

Mi verrebbe voglia di baciarla fino a farle mancare il fiato.

Mi verrebbe voglia di spogliarla e farla mia, più e più volte.

Mi verrebbe voglia di accarezzarla, di sussurrargli che la amo e che sono li per lei.

Ma non posso.

Ormai è l'alba. Non ho chiuso occhio tutta la notte.

Scendo da letto e mi vesto mettendomi un paio di pantaloncini e vado in palestra.

Ormai la box, gli allenamenti, e la palestra sono diventati il mio unico posto di sfogo.

***

Un forte rumore al piano di sotto mi fa fermare. Mi metto l'asciugamano intorno al collo e scendo curioso di sotto.

" Paoul" chiamo

Lui si gira ma io è come se non lo vedessi. Vedo solo dietro di lui.

Un enorme pianoforte laccato sovrasta la grande sala.

Sono incantato da esso. È come se mi reclamasse.

" dove lo hai preso?" Dico con gli occhi che mi brillano

'" uhm, era il vecchio pianoforte di mia sorella. Lei non lo usa e quindi... Eccolo qua" dice

" spostatelo al centro della sala!" Urla agli operai

Mi avvicino lentamente come attratto da quel magico strumento.

Passo un dito sulla superficie piana e luccicante.

Cammino in avanti sfiorando tutti tasti con l' indice .

" sai suonarlo?" interrompe i miei pensieri Paoul

Annuisco .

Lui fa un segno con la mano e fa andare via gli operai.

Mi siedo non potendo più aspettare.

Poggio le mani sui tasti che subito producono una melodia celestiale.

Le mie dita si muovono da sole producendo la mia melodia preferita:

My immortal di Evanescence

Finisco la melodia chiudendo gli occhi per un secondo assorbendo la spettacolare melodia.

" wow io sono... Sono senza parole Harry!" Dice Paoul e mi fa un applauso

" non sapevo sapessi suonare così bene . Da chi hai imparato?" Mi chiede

" mi insegnò mia madre quando ero ancora piccolo" borbotto e una serie di ricordi amari si fanno spazio nella mia mente.

Chiudo gli occhi e scuoto la testa cercando di cacciarli.

" io ehm, ho toccato un tasto dolente? Scusa non era mia int-" borbotta mortificato

" non preoccuparti" lo interrompo e accenno un sorriso amaro

Lui abbassa la testa.

Nessuno dei due parla di nuovo e l'aria si sta facendo pesante.

" vado a fare una doccia" annuncio

Lui annuisce e abbassa lo sguardo.

Alla soglia delle scale mi rigiro e lo chiamo facendogli alzare lo sguardo.

" il mio passato non mi lascia mai." Faccio un sorriso tirato " È sempre alle mie spalle pronto ad attaccare."

_spazio me_

Pubblicità:

Cloe di maty_11_

Eccomi :)

Continuo a 10-11 commenti :)

Ps: secondo voi quanti anni ho?? ;) susu vediamo se indovinate :)

Quelle che lo sanno già, magari che glielo avevo detto io.... Silenzio Hahahah :)

Al prossimo aggiornamento <3

Ps: non so quando metterò il prossimo capitolo perché domani mi inizia la scuola e quindi aggiornerò raramente :(

I'll never let goWhere stories live. Discover now