Immagina Lee Felix /Stray Kids/ [Sospesa]

So far away ✅

Oh, love
How I miss you every single day
When I see you on those streets

Felix è l'idol coreano che tutti conosciamo, ma tu sei una modella italiana. Cosa succederebbe se i vostri capi decidessero di scattarvi delle foto insieme per far aumentare la vostra popolarità?

Oggi alla mia agenzia sono tutti agitati, come se stesse per venire giù il mondo.
Mentre le persone corrono da una parte all'altra del palazzo, riesco ad afferrare per la giacca Max, che ormai è il mio stilista da quasi in anno.
"Max, che cosa sta succedendo? Sembrano tutti impazziti" chiedo, abbastanza stranita.
Lui mi osserva con le sopracciglia sollevate e una faccia che stupita è dire poco.
"Ma come, non sapevi che i tuoi capi hanno deciso di scattare delle foto a te e al tuo idolo?!" mi chiede.
"Aspetta, mi stai dicendo che Felix degli Stray Kids sta venendo qua, mi faranno delle foto con lui, tu lo sapevi ma non mi hai detto niente?!" gli chiedo, alzando sempre di più il tono della voce.
"A quanto pare..." dice lui, facendo guizzare gli occhi da un lato all'altro della stanza, cercando inutilmente una via d'uscita.

~Un'ora dopo~
"Oggi dovrai essere perfetta piccola mia" mi dice Amanda, la mia truccatrice, mentre mi controlla un'ultima volta il trucco.
Ha quattro anni più di me, ma mi tratta come una bambina di sette anni, nonostante sappia benissimo che io di anni ne abbia sedici.
"Tranquilla Amy, hai fatto un ottimo lavoro, ora scusami ma devo andare a vedere cosa mi faranno indossare Max e gli altri" dico, alzandomi dalla sedia e andando ad aprire la porta.
Raggiungo lo studio di Max e lo trovo intento a osservare i vestiti che ha creato per me.
Si tratta di un paio di jeans neri, un paio di anfibi anch'essi neri e una canottiera bianca, da infilare dentro i pantaloni, deduco.
"Niente di troppo complicato oggi, Maxy?" gli chiedo, cercando di risvegliarlo dal suo stato di trance. Si gira verso di me sorridendo.
"Oggi no, e poi voglio farti fare colpo su Felix. Insomma, lui è un Idol e tu una modella, può funzionare" mi dice, sollevando le braccia al cielo.
Roteo gli occhi e sorrido. Spesso gli vengono questo genere di idee, irrealizzabili.
Io e Felix non ci metteremo mai insieme.
Ridendo, esco dalla porta e vado a sbattere contro una persona.
Alzo gli occhi e mi accorgo che è un ragazzo che avrà all'incirca diciotto anni, i capelli biondi tinti e gli occhi a mandorla. Un grande sorriso si fa spazio sul suo volto.
"Ciao" dice porgendomi la mano "io sono Felix, sto cercando una certa T/N, mi hanno detto che mi dovranno scattare delle foto con lei, sai per caso dove si trovi?" mi dice, continuando a sorridere. Rimango imbambolata a fissare i suoi occhi, quando mi riprendo e, sorridendo gli stringo anche io la mano.
"Ciao Felix, è un piacere conoscerti, sono io T/N, come posso aiutarti?" dico, cercando di non balbettare e non arrossire.
Spalanca gli occhi.
"Quindi sei tu la famosa T/N di cui mi avevano parlato. Sei anche meglio di come ti avevano descritta" arrossisco tantissimo a questo complimento, e lui pure.
"Sai dove posso trovare gli stilisti? Mi hanno detto che mi avrebbero dato loro i miei vestiti"
"Certo, seguimi" lo prendo per mano e lo conduco nella stanza dove si trovano tutti gli stilisti.
Appena entriamo tutti si girano. Max fissa prima me, poi Felix, e le nostre mani incrociate, in seguito mi fissa con una faccia pervertita. Presento Felix alla "comunità". I suoi stilisti lo trascinano praticamente via per fargli indossare i suoi vestiti e spiegargli cosa dovrà fare durante lo shooting fotografico. Anche io vado nel mio camerino a indossare i miei vestiti. ^Non mi stanno poi così male^ penso, guardandomi allo specchio.

Mi vado a sedere nella stanza dove si terrà la sessione di foto.
"Sei uno schianto piccoletta" sento una voce parlare dietro di me. Mi giro e posso notare Kevin, il mio migliore amico qui all'agenzia. Anche lui è un modello molto famoso.
"Grazie gnomo, lo so" fa la faccia da finto offeso, non gli piace essere chiamato gnomo, anche perché lui non si definisce tale. Ma quando sei alto un metro e settanta, è consigliabile non far arrabbiare la tua amica alta cinque centimetri più di te.
"Non chiamarmi gnomo" "E tu non darmi l'occasione per farlo"
Proprio in quel momento, Felix entra nella stanza, seguito da Max che sorride fissandolo. Osservando il suo capolavoro (e in effetti non ha tutti i torti :) )

Kevin mi tira una gomitata nelle costole "cerca di non sbavare troppo durante il servizio" mi sussurra, cercando di non farsi sentire. Gli restituisco la gomitata "grazie del consiglio idiota, ma credo di potercela fare anche senza il tuo aiuto" gli dico, mentre lui si massaggia il fianco, ancora dolorante. Sorride, sollevando le sopracciglia continuamente, mentre si allontana. Lo osservo curiosa, quando lui mi indica con gli occhi qualcosa davanti a me, o per meglio dire, qualcuno. Mi giro lentamente, facendo respiri profondi, nel vano tentativo di calmarmi. Mi trovo Felix davanti a me, con un ampio sorriso sul volto, mentre mi osserva.
"Sei bellissima" dice, per tapparsi subito dopo la bocca, arrossendo fino alla radice dei capelli, seguito a ruota da me, che comincio a fissare il pavimento, in completo imbarazzo.
"Anche tu non sei male" mormoro, non guardandolo nemmeno. Mi maledico mentalmente. Lui mi ha detto che io sono bellissima e io gli ho risposto che non è male?!
"Anche tu sei molto bello" dico cercando di rimediare, mentre posso giurare che il mio volto è diventato viola dalla vergogna.
Cala un silenzio imbarazzante tra noi due.
"Ehi bella coppietta! Che ne dite di onorarci con la vostra presenza per lo shooting?" ci richiamano Max e Kevin.
"Noi non stiamo insieme" dico io in risposta, mentre il ragazzo al mio fianco pronuncia qualcosa sottovoce, che io non riesco a capire.
"Va bene, come dici tu, però dovete fare lo shooting in ogni caso"
Ci fanno mettere in ogni posa possibile e immaginabile, fino ad arrivare al momento clou.
"Bene ragazzi, siete stati fantastici, ma ora ci manca una foto per la copertina del giornale, se a voi non dispiace avevamo pensato ad un bacio" arrossiamo tutti e due, per la milionesima volta in quella giornata. Osservo Felix di sottecchi, so che è una persona timida, e per questo non farà mai il primo passo, quindi lo faccio io, sia per me che per lui. Mi avvicino lentamente, mentre noto che lui ha alzato lo sguardo su di me. Lo fisso negli occhi, mentre metto le mie mani sulle sue guance. Smette di respirare. Aspetto che si rilassi, e cerco di tranquillizzarlo fissandolo negli occhi. Mette anche lui le sue mani sulle mie guance, mentre i nostri visi si avvicinano sempre di più. Arrivati a un paio di centimetri di distanza, mi fermo, non volendolo mettere sotto pressione. In risposta lui appoggia le sue labbra sulle mie, mentre il flash di una macchina fotografica illumina parte dei nostri volti. Ci stacchiamo dopo un paio di secondi, mentre lui mi abbraccia.
"Senti, T/N, so che ci conosciamo da neanche un giorno, e che è un desiderio egoistico da parte mia, ma io ti voglio al mio fianco" il mio cuore perde un battito a queste parole. Lo abbraccio a mia volta. "Potrete stare insieme un po' di tempo, Felix, anche perché avevamo programmato di partire per la Corea del Sud per una sfilata tra circa una settimana" parla Max, mentre io non ho il coraggio di alzare lo sguardo.
Felix annuisce felicemente. Mi solleva il volto e fa sì che i nostri sguardi si incontrino.
"Non importa che l'Italia e la Corea siano così lontane, io voglio stare con te T/N e farò di tutto purché la nostra storia possa durare"