Warrior ✅

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"Piccola mia, lo sai che lo stato richiede che io vada a combattere, vero? Lo sai questo? Però ti giuro, farò qualsiasi cosa per tornare da te. Prenditi cura della mamma e di tuo fratello quando io non potrò farlo. Ti voglio un mondo di bene, tornerò presto da te, amore mio"

«Devo svegliarmi da questo incubo» dico, rivolta a me stessa, ma è così difficile, e le immagini che vedo davanti a me sono terrificanti: morte, sangue e dolore. Comincio a piangere, sperando che tutto finisca presto.

"Y/N, amore, ti prego svegliati. Ti prego" mi richiama una voce, lontana.
"Ti prego svegliati, non piangere" cerco di trovare il mio corpo in tutta nell'oscurità, e, appena lo trovo, mi sveglio. Mi trovo davanti agli occhi l'immagine di Felix, il mio ragazzo, completamente in lacrime. Mi abbraccia, mentre anche io mi abbandono a un pianto senza ritegno.
Appena entrambi ci siamo calmati, lui comincia ad accarezzarmi piano i capelli.
"Se non vuoi non sei obbligata, però... potresti raccontarmi cosa stavi sognando di così orribile?" mi chiede, non diminuendo la presa su di me, o il tocco delicato sui miei capelli.
Sospiro. Forse è arrivato il momento di dirglielo.
"Lix" comincio a parlare.
"Sì?" mi chiede lui in risposta.
"Dovrai andare anche tu al servizio militare un giorno?" gli chiedo, temendo la risposta.
"Purtroppo sì... credimi, preferirei mille volte rimanere qua con te, a casa, però... lo sai, non posso farci niente" mi dice, e posso percepire la tristezza nella sua voce.
"...anche mio padre dovette andare al servizio militare... mi chiese di prendermi cura di mia madre e di mio fratello maggiore... diceva che ci amava e che avrebbe vinto tante medaglie pensando a noi..." mi fermo un attimo incapace di andare avanti, ma ricomincio "...me lo aveva promesso, e poi... dopo quella promessa ho aspettato un anno... poi... ho passato tutti i sabati pomeriggio dei successivi cinque anni davanti alla sua tomba" sento le lacrime scorrere sul mio volto "papà era obbligato ad andare... c'era ancora l'obbligo del militare da noi... ma qualche mese dopo è stato abolito... anche mio fratello c'è andato però... e h-ho tanta p-paura di non... non..." e scoppio di nuovo in lacrime. Felix è ancora pronto per accogliermi e consolarmi senza il bisogno di parole.
"Se vuoi.... possiamo andarlo a trovare. Da quello che ho capito le visite sono permesse"
Alzo lo sguardo su di lui, sbarrando gli occhi.
"Quando vuoi partire?"
~~~~~~
Siamo arrivati al campo, e ho tanta paura di chiedere a proposito di mio fratello, ho paura delle possibili risposte. Potrebbe essere morto, ferito, disperso, oppure ha avuto un incidente e ha perso la memoria, o potrebbe anche odiarmi... le opzioni sono infinite, e il mio cervello smette di fare ragionamenti soltanto quando sono scossa per un braccio da qualcuno.
"Cosa?" chiedo, non capendo cosa stia succedendo.
"Ti hanno chiesto il nome di tuo fratello" risponde Felix, consapevole del mio stato d'ansia.
"Jisung. Yoon Jisung" parlo, senza neanche ascoltarmi.
"Terza tenda sulla destra appena uscite" dice l'uomo dietro la scrivania.
"Grazie mille" dice Felix a nome di entrambi, mentre io non riesco nemmeno a respirare talmente tanta è l'ansia in questo momento.
Felix comincia a camminare, e io non posso fare altro che seguirlo.
Arriviamo di fronte alla tenda, e mi guarda, chiedendomi con lo sguardo se io voglia tornare indietro. Scuoto la testa, decisa finalmente di ciò che sto per fare.
Entriamo, e di fronte a noi si parano una decina di uomini, tutti molto simili tra di loro, ma uno dietro di loro attira la mia attenzione. Ha un piccolo taglietto sulla guancia destra, uguale a quello che feci a mio fratello quando eravamo piccoli.
"Jisung..." mormoro, osservando il ragazzo che ha catturato la mia attenzione. Deve sentirsi parecchio osservato, perché gira lo sguardo nella mia direzione e mi vede. Strizza un attimo gli occhi, per poi sbarrarli completamente. Stacco la mia presa da quella di Felix per correre da mio fratello, che mi abbraccia stretta, come se non volesse più perdermi. Comincia ad accarezzarmi i capelli, mentre io piango sulla sua spalla.
Restiamo così per pochi minuti e appena ci stacchiamo comincia ad accarezzarmi le guance.
"Sei cresciuta così tanto piccolina..." parla, mentre non smette mai di guardarmi negli occhi e sorridere.
Comincio a ridere mentre piango, ma non me ne importa più di tanto. Ormai sono con le uniche persone che amo...
"Jisung posso presentarti una persona?" chiedo, mentre inizio a cercare con gli occhi Felix.
Jisung annuisce, e mi lascia, così che io possa andare da Felix, ancora all'ingresso della tenda che si dondola sui talloni.
Lo prendo nuovamente per mano.
"Mio fratello vuole conoscerti" dico, sorridendogli. Annuisce, mentre posso notare quanto sia spaventato.
Li porto uno di fronte all'altro e si sorridono, mentre Felix si inchina, in segno di rispetto.
"Lix, lui è Jisung, mio fratello. Jisung-ie, lui è Felix" mi giro verso di lui e sorrido "il mio ragazzo"

_Spazio Autrice_
Allora personcine, mi dispiace tantissimo visto che non aggiorno da più di due mesi e lo so che ormai mi odiate tutti, ma sto terminando le canzoni che mi piacciono in questo periodo, quindi devo aspettare di trovare qualcosa di nuovo che mi piaccia. Comunque, mi spiace di non aver mai aggiornato per tutto questo tempo, I'm sowwy~~ (Agust D approves :'))
Visto che vi voglio bene però, sto già scrivendo un nuovo capitolo, lo dico solo per mettere suspence :D
~Ele :)

Immagina Lee Felix /Stray Kids/ [Sospesa]Место, где живут истории. Откройте их для себя