Capitolo 16

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"Aspetta, io non c'ho capito proprio niente!"

"Mio fratello ha paura che stando insieme a te, io possa dimenticarmi di lui!"

"E...in pratica, non vuole che stiamo insieme?"

"No, al contrario, vuole che io sia felice con te!"

"E allora?"

"Non so...penso che dovremmo parlare noi tre insieme."

Dopo pranzo raccontai tutto a Luke, ed eravamo sempre più confusi.

Tutto ad un tratto bussarono alla porta della mia camera dove io e il mio ragazzo eravamo chiusi a discutere.

"Ragazzi? Posso?"

Era Ashton.

Corsi ad aprire e lo accolsi con un abbraccio.

"Ragazzi, io...volevo scusarmi per il mio comportamento stupido e infantile. Avete tutto il diritto di dimostrare il vostro amore anche davanti a me, non devo essere di certo io ad ostacolare il vostro sentimento profondo"

Gli occhi mi cominciavano a pizzicare. Mi ero...commossa?

"Oh, Ash!...Tu sei mio fratello, sei mio...Padre. Non puoi, devi mettere delle regole, se c'è qualcosa nel mio comportamento che non ti va"

"No, piccola, non c'è niente di te che non mi vada, tu sei la ragazza perfetta!"mi disse schioccandomi un bacio sulla guancia.

"Eh...Ash...c'è ancora uma cosa che dobbiamo dirti...più che altro io."

"Dimmi sorellina." disse un po' preoccupato.

"Io...so che Luke dorme nella stanza degli ospiti"

Il sorriso sul volto di mio fratello si spense.

"Oh...io non te l'ho detto per...farti una sorpresa!"

"Grazie Ash ma..."

"Puoi, Vicky. Puoi."

"Cosa hai capito?!"

"Volevi dormire con Luke?"

"Ehm...noi volevamo chiedetelo..."

"Puoi, però ti metto un lettino a parte, mi raccomando, mi fido di te, non fate cose...strane!" mi disse puntandomi il dito contro

"Sta' tranquillo fratellone, non succederà niente, siamo dei ragazzi responsabili!"

"E in te, Luke sto riponendo la mia fiducia," disse Ash mettendo una mano sulla spalla del mio fidanzato

"Ti sto affidando il mio bene più prezioso, la mia sorellina Victoria. Trattamela bene, sarà difficile per me accettare che Vicky è cresciuta, ma sono contento che lo stia facendo con te al suo fianco" aveva la voce rotta dall'emozione. Quanto lo adoro.

"Sei il fratello minore che non ho mai avuto. Ti voglio bene!" disse abbracciando Luke con forza. Era una scena davvero emozionante per me.

Luke riuscì solo a dire "Grazie" con un fil di voce, tentava anche lui di combattere contro le lacrime. Era così tenero, mamma mia! Me lo mangio.

Dopo questa piccola parentesi "D'AMMORE" ritornammo alla nostra solita vita...

"VICKY! SPOSTATI!!"

Calum imprecava contro di me in 15 lingue diverse

"Adesso guardate me, che sono tanto bella!"

"Dai, che adesso si scopre chi ha rapito la principessa Gommarosa!"

"Non capisco perché continuate a guardare sempre le repliche di Adventure Time? Tanto sapete già chi l'ha rapita!"

"Non c'è niente di meglio in TV!"

"Allora giocate a FIFA!"

"Ottima idea..."

"Ragazzi, io vado a fare un colloquio di lavoro da JFK."

"Vuoi fare un po' di soldini fratellone?"

"Beh, ci provo..."

"Dai, sicuramente ti prendono! Avendo già lavorato da Gino hai dell'esperienza..."

"Vedremo! Ciao piccolina mia, bada a questi bambinoni!"

"Lo farò!"

Erano le 16, Ash tornò per le 19.30 circa.

"Allora, com'è andato il colloquio?" chiese Luke, molto buffo con le mie pantofole, perché le sue si erano rotte.

"Bene, mi faranno sapere...ma le tue pantofole dove sono andate a finire??" gli disse divertito

"Ehm...nella spazzatura, tutte spaccate. Vicky è l'unica con il mio stesso numero di piede e quindi mi ha prestato le sue ciabatte con...le farfalle"

Ashton rise contagiando tutti e dopo avere cenato, montò il mio letto nella camera di Luke.

"Mi raccomando, non fate sciocchezze". mi disse Ash abbracciandomi.

"Devi stare tranquillo.Sono responsabile e mi ricordo ancora i valori che mi hanno dato mamma e papà, non li ho dimenticati."

"Ti adoro, sorellina e sei mia, non scordarlo."

"Lo so bene."

"Ciao piccolina"

"Ciao fratellone."

Dopo essermi prepartata per dormire, andai in camera da Luke.

"Guardiamo un po' di TV?" chiesi io

"E se suonassi un po' di musica dal vivo?" Luke non mi fece neanche rispondere, imbracciò la chitarra e cominciò a suonare.

Quando si fermò ci guardammo negli occhi e ci baciammo a lungo, con passione, come non avevamo mai fatto. Adesso eravamo liberi.

Quando ci staccammo per riprendere fiato, Luke mi guardò e mi pietrificò con quegli occhi meravigliosi che si ritrovava.

"Oggi è due mesi che stiamo insieme." disse lui alzandosi di scatto dal letto

"È vero! Dobbiamo festeggiare!"

"Aspetta, torno subito!" mi gridò il mio ragazzo già in cucina.

Tornò con un piatto con su una fetta di pane e Nutella a forma di cuore.

"OH MIO DIO, È STUPENDO!"

Mangiammo tutta la fetta di pane.

Decidemmo di unire i letti.

"Buonanotte amore." Mi sussurò Luke.

"Notte tesoro."

Piano piano ci avvicinammo e finimmo per abbracciarci. Sono sempre stata comoda tra le sue braccia. Erano il mio rifugio.

Sentii il suo respiro farsi regolare. Adesso potevo stare tranquilla. Adesso potevo dormire anche io.

"Ti amo Luke" sussurrai. So che non poteva sentirmi, ma io lo dissi lo stesso.

Mi sentii stringere, e Luke mi lasciò un leggero bacio sui capelli. Mi aveva sentito.

Mi addormentai sorridendo, credo. Adesso ero felice

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