Capitolo cinque

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"Bhe, non ci sarebbe nulla di male!" esclamò Rinald "Solo che.." "Solo che sono stanco Rinald, sono stufo di questa situazione okay? Sono esausto! Basta. Voglio scrivere canzoni? Le scrivo. Voglio suonare? Suono. Nessuno deve intromettersi nella mia vita e intralciare le mie passioni. Non sai quante volte la musica mi ha salvato, non sai nulla di tutto questo. Nulla! Smettila di mettermi i bastoni fra le ruote, ti prego." singhiozzò Ermal.
All'udire di quelle parole commosse e molto importanti, Rinald vide in Ermal qualcosa che non aveva mai visto, la luce nei suoi occhi.
Ebbene sì, quando parlava di musica magicamente appariva una luce nei suoi occhi come a simboleggiare la voglia che aveva di fare questa ipotetica e futura professione.
"Vorresti fare questo nella vita, Ermal?" sussurrò la mamma dolcemente aprendo le braccia "Sì mamma, vorrei farlo" disse il ragazzo iniziando a piangere.
"Ti voglio bene Ermal" disse Rinald dopo aver assistito a questa scena "Anche io fratellino anche io."
La mamma dei due fratelli non aveva mai assistito ad una scena del genere e iniziò anch'essi a comprendere la passione del figlio maggiore, per la musica.
Dopo l'accaduto, la famiglia si diresse verso il lungo mare dove continuarono a camminare e scherzare per un po'.
"Mamma!" disse Sabina urlando "Sabi! Come stai piccola?" "Sì mamma sto bene, non ti preoccupare, tu? Ermal, perchè hai gli occhi rossi?".
"Oh bhe, nulla tranquilla, va tutto bene.
Sabina in cuor suo sapeva che Ermal aveva qualcosa e non stava bene, non aveva mai gli occhi così rossi e umidi, neppure con l'allergia.
Aveva sempre condiviso tutto con suo fratello, anche i problemi e i piccoli segreti.
Tutti potevano fidarsi di Ermal ma lui di chi poteva fidarsi?

|Un pezzo di cielo in più| Ermal MetaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora