𝕮𝖍𝖆𝖕𝖙𝖊𝖗 15

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𝕾𝖊𝖗𝖎𝖊: 𝖁𝖎𝖛𝖊𝖓𝖉𝖔 𝖎𝖑 𝖕𝖗𝖊𝖘𝖊𝖓𝖙𝖊 𝖈𝖔𝖓 𝖓𝖔𝖘𝖙𝖆𝖑𝖌𝖎𝖆

𝕷𝖚𝖔𝖌𝖔: 𝕾𝖍𝖎𝖓𝖐𝖎𝖞𝖔𝖗𝖚 𝖚𝖓'𝖔𝖆𝖘𝖎 𝖆𝖋𝖗𝖔𝖉𝖎𝖘𝖎𝖆𝖈𝖆 𝖘𝖔𝖙𝖙𝖊𝖗𝖗𝖆𝖓𝖊𝖆 𝖈𝖔𝖓𝖔𝖘𝖈𝖎𝖚𝖙𝖆 𝖆𝖓𝖈𝖍𝖊 𝖈𝖔𝖒𝖊 𝖑'𝖔𝖆𝖘𝖎 𝖉𝖊𝖎 𝖒𝖎𝖗𝖆𝖌𝖌𝖎 𝖓𝖔𝖙𝖙𝖚𝖗𝖓𝖎. 𝕬𝖓𝖈𝖍𝖊 𝖎 𝖉𝖊𝖘𝖎𝖉𝖊𝖗𝖎 𝖕𝖎ù 𝖗𝖊𝖈𝖔𝖓𝖉𝖎𝖙𝖎 𝖕𝖔𝖘𝖘𝖔𝖓𝖔 𝖆𝖛𝖊𝖗𝖊 𝖚𝖓 𝖕𝖊𝖘𝖔.

𝕻𝖆𝖗𝖙𝖊: 𝕾𝖊𝖙𝖙𝖎𝖒𝖆

𝕿𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔: 𝕿𝖆𝖐𝖊 𝖒𝖊

-Shinkiyoru? In uno dei libri di Todoroki vi erano diverse illustrazioni di questo passaggio nascosto e dovrebbe essere capace di portarmi oltre il Vulkorighe però... c'è un unico grande problema -

<... se vuoi arrivare al giardino fatato del Himituko senza avere alcun problema dovrai traversarlo prima del crepuscolo. >

<P-perchè di giorno? N-non ci saranno davvero i... folletti dispettosi della foresta? >

<Sei proprio un credulone! Sanno tutti che in realtà si trovano nella primordiale foresta del Kessho!! >

<E allora a cosa d-dovrei stare attento?>

<Miraggi Notturni>

<M-m-iraggi? >

<È il significato di Shinkiyoru per questo bisogna attraversare il varco prima della notte. Ciò che vedrai lì dentro non avrà più distinzione, confonde la realtà plasmandola con riproduzioni di ciò che il tuo cuore desidera tanto che per te sarà impossibile capire quale sia il falso. >

<C-cosa accadrebbe se invece... s-s-seguissi un miraggio? >

<Assicurati di non farlo mai... non credo che un ragazzo come te potrebbe reggere il peso di ciò che potrebbe vedere. >

Izuku si fermò per un momento sul limitare del villaggio. Spostò lo sguardo verso il cielo infinitamente sgombro da ogni nube. Le tinte che assumeva erano tendenti ad un tenue rosa, intensificato in alcuni punti dalle sfumature rossastre di fine giornata mentre alle sue spalle iniziava ad avanzare la violacea coltre di nuvole del crepuscolo, ancora un po' distanti, seguite a ruota dalla notte trapuntata di stelle.

-Dovrei farcela. C'è ancora un po'di tempo e Mitsuki-san ha detto che la strada dovrebbe essere più breve del previsto. Quindi se accelero il passo, stimando che il passaggio si lungo circa 500 metri e... *mumble mumble*se mi muovo ad una velocità di *mumble mumble mumble* sì! Entro venti minuti riuscirò ad arrivare prima del previsto al giardino fatato dove posso fermarmi per la notte. -

Si lasciò andare ad uno dei suoi contorti ragionamenti col capo basso, sopracciglia crucciate, le labbra che si muovevano freneticamente pronunciando più parole di quante la sua bocca potesse contenere mentre ancora allungava il passo senza avere una coerente visione di dove stesse andando, troppo occupato a pensare e ripensare a soluzioni, reazioni, modi, piani e contropiani per avvicinarsi quel che bastasse, per incontrarlo e sguainare la spada affidatagli da Todoroki e mettere a tacere così le grida di quella sera, cancellare gli occhi vitrei e spalancati dei suoi amici, anestetizzare il dolore e la sofferenza che gli era cresciuto nel petto come il parassita sgraziato che aveva divorato avidamente il sapore dolciastro che pulsava nel suo petto.

𝕺𝖚𝖗 𝕰𝖙𝖊𝖗𝖓𝖎𝖙𝖞 ||𝙱𝚊𝚔𝚞𝚍𝚎𝚔𝚞 𝙸𝚃𝙰||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora