𝕮𝖍𝖆𝖕𝖙𝖊𝖗 28

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𝕾𝖊𝖗𝖎𝖊: 𝖀𝖓 𝖈𝖆𝖒𝖒𝖎𝖓𝖔 𝖉𝖎 𝖑𝖆𝖓𝖌𝖚𝖎𝖉𝖊 𝖙𝖊𝖓𝖙𝖆𝖟𝖎𝖔𝖓𝖎

𝕷𝖚𝖔𝖌𝖔: 𝕶𝖊𝖘𝖘𝖍𝖔 𝖑'𝖆𝖓𝖎𝖒𝖆𝖙𝖆 𝖋𝖔𝖗𝖊𝖘𝖙𝖆 𝖉𝖊𝖎 𝖈𝖗𝖎𝖘𝖙𝖆𝖑𝖑𝖎.

𝕻𝖆𝖗𝖙𝖊: 𝕾𝖊𝖈𝖔𝖓𝖉𝖆

𝕿𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔: 𝕬𝖕𝖍𝖗𝖔𝖉𝖎𝖘𝖎𝖆𝖈

-Quale razza di idiota si fa assalire da un branco di Ctuaba?!-

Bakugou ancora traballante cercò di mantenersi diritto con la schiena mentre si avvicinava con passo pesante ad Izuku, schiacciando rumorosamente le ambrate foglie sotto i piedi. Contrariamente a quanto si aspettasse si sentiva stranamente bene, come se l'effetto di quello strano e roseo afrodisiaco non si fosse sedimentato in lui. In quel momento non poteva far altro che sentire solo una febbrile rabbia crescergli nel petto, alimentata da uno strano senso di sollievo. Vedere di nuovo Izuku illeso e senza che avesse infranto il patto lo faceva sentire al sicuro. Ma il solo ripensare a come era stato ingenuo e sconsiderato dal non averlo ascoltato riguardo l'orario di incontro e di come si era lasciato ammaliare così facilmente da dei semplici fiori lo faceva incazzare. Non perché lo ritenesse un piccolo idiota nell'essersi fatto abbindolare di quella maniera ma... perché in fin dei conti nonostante non sarebbe mai riuscito ad ammetterlo lucidamente... Era preoccupato. Intimorito dalla possibilità di vederlo allontanarsi da lui ancora una volta senza che fosse in grado di reagire. Come il piccolo, stupido e debole Katsuki di cinque anni prima.

Ma quando vide gli occhi spalancati, divorati dalla paura e da un fittizio senso di vergogna mista al dispiacere non poté fare altro che lasciarsi ammorbidire. Il fuoco che s'era animato nel petto a vedere quei due occhi bassi, nascosti da quella folte ciglia quasi come un cucciolo dispiaciuto che giace in un angolino in attesa di coccole.

-I-io... io stavo solo prendendo quello che stava scritto nella lista, non... n-non ho fatto nulla di male. -

Il tono a singhiozzi che veniva fuori era straziante da sentire per il suo petto ma Bakugou cercò di non lasciarsi trasportare, non di nuovo. Mantenne un tono freddo, duro così da tenere salde distanze. Non voleva crollare di nuovo. Non sarebbe più stato in grado di risollevarsi altrimenti.

-Nella lista non erano presenti fiori di Ctuaba idiota. -

-S-si... invece. -

-Osi contraddirmi? -

Izuku quasi infastidito da quel suo tono autoritario e rimproveratorio afferrò la lista che aveva messo della sacca dei pantaloni e gli mostrò il disegno della famigerata pianta. Bakugou arricció le labbra incrociando le sopracciglia visibilmente irritato. Osservò per bene il fogliettino rendendosi immediatamente conto del piccolo ma fatale errore che aveva commesso.

-Oltre ad essere stupido sei anche cieco!! Si vede lontano un miglio che questa è una pianta di Mandragora! Come cazzo hai fatto a confonderle?! -

-Sei tu che non sai disegnare... -

-Che cazzo hai detto? -

Bakugou gli si avvicinó traballante soffiando vicino al suo orecchio. Izuku sbuffó girando il capo di lato ed incrociando le sopracciglia. Era intimorito dalla sua presenza ma allo stesso tempo era a dir poco fuorioso. Non solo aveva rischiato la sua vita cercando quelle maledettissime piante, si era spaccato la schiena e distrutto i piedi a furia di camminare solo per non venire meno al patto e questo era il suo segno di riconoscimento. Ciononostante non poteva negare che poco prima lo avesse salvato da quel branco di misteriose piante ballerine. Non sapeva a cosa servisse il loro profumo, ne tantomeno se fossero velenose o qualcosa di simile. Quindi si limitò a non alzare troppo la cresta e gesticolare con le labbra uno stentato e stretto

𝕺𝖚𝖗 𝕰𝖙𝖊𝖗𝖓𝖎𝖙𝖞 ||𝙱𝚊𝚔𝚞𝚍𝚎𝚔𝚞 𝙸𝚃𝙰||Donde viven las historias. Descúbrelo ahora