𝕮𝖍𝖆𝖕𝖙𝖊𝖗 19

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𝕾𝖊𝖗𝖎𝖊: 𝖀𝖓 𝖕𝖆𝖙𝖙𝖔 𝖕𝖊𝖗 𝖚𝖓𝖆 𝖛𝖊𝖓𝖉𝖊𝖙𝖙𝖆

𝕷𝖚𝖔𝖌𝖔: 𝖁𝖚𝖑𝖐𝖔𝖗𝖎𝖌𝖍𝖊 𝖇𝖆𝖈𝖎𝖓𝖔 𝖛𝖚𝖑𝖈𝖆𝖓𝖎𝖈𝖔.

𝕻𝖆𝖗𝖙𝖊: 𝕼𝖚𝖆𝖗𝖙𝖆

𝕿𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔: 𝕴'𝖑𝖑 𝖘𝖆𝖛𝖊 𝖞𝖔𝖚

-Adesso sono immortale.-

Quelle parole gli gelarono il sangue, rendendolo incapace di muoversi ulteriormente, immobilizzandolo a terra cogli occhi di fuori e le labbra che tremolavano dallo sconforto. Sentiva gli occhi pizzicargli. Ora era certo che non avesse alcun'altra chance.

Il suo viso fu rapito dallo sconforto, obbligandolo ad abbassare repentinamente lo sguardo buttandolo alla cieca verso il basso, stringendo le mani che ancora percepiva avvolte alle sue. Sentiva come se il suo petto si fosse svuotato da ogni sorta di speranza ed ora... non percepiva nulla... nulla se non un'immane ed opprimente tristezza. Non ne capiva il motivo ma, più vedeva che si allontanava, scomparendo sul ciglio dell'orizzonte, più vedeva quel luccichio affievolirsi maggiormente finchè non emise un freddo e gelido alito di vento. La sua mente prese a perdere colpi... con Bakugou vollero scappare anche quei pochi ricordi che gli erano rimasti, lasciando, dietro sé, solo un flebile e stentato aroma che sapeva di nostalgia.

"E tu vorresti diventare una leggenda? Con quella faccia?"

Ancora una volta a tormentarlo erano le solite e sempre più lontane voci. Echeggiavano nell'aria trasportate dalla brezza serale, a contatto col crepuscolo. Quel piccolo richiamo però... gli portò un barlume, una goccia di calore in tutto quel freddo, come se volesse rianimarlo.

Perché, sebbene stentava ad ammetterlo, quella tormentosa voce per lui, oltre ad essere una snervante litania, era anche la fonte del suo coraggio. In quella frase dettata a ripetizione, in quell'eco dimenticato vedeva la spinta necessaria ad affrontare ogni sua paura per tendere insistentemente la mano verso il suo sogno. E ciò lo fece pensare e redimere di quel suo così infantile comportamento. Si scompiglió i capelli grattando vigorosamente la nuca per farsi penetrare in testa quell'idea

-Ma cosa sto facendo?-

Era partito con un'intenzione, un obbiettivo che continuava a portarsi dietro da tutti quegli anni. Non si sarebbe lasciato portar via il suo sogno, non così facilmente, a costo di andare contro se stesso. A costo di sbattere più e più volte la testa contro il muro, lui sarebbe stato capace di sfondarlo il muro, per vedere ancora quella luce che gli aveva illuminato il cammino, seppur traballante, l'avrebbe seguita fino ad afferrarla.

Credo che... fu questa la motivazione che lo spinse ad alzarsi quella volta. Anche se potrei darne un'altra di motivazione, forse anche più forte di quella ma che è talmente fragile ed infondata che... facciamo la racconterò quando potrò affermare con certezza quello che quel povero e fragile cuore stesse patendo.

Izuku si alzò. Non aveva più un piano, né la benché minima idea di come avrebbe potuto fronteggiarlo ma era certo che tutto sarebbe andato bene, forse ne sarebbe uscito con qualche livido in più di quanto avesse sperato, ma sapeva che avrebbe vinto, ne era convinto. E se non avesse vinto, ci avrebbe provato, riprovato ancora finché non avesse trovato una via d'uscita scovando il suo unico punto debole. Perché è questo che fanno le Leggende, no? Combattere per vincere. Vincere e donare sorrisi. Sorrisi per essere scritti in quella mutevole e bendata storia.

𝕺𝖚𝖗 𝕰𝖙𝖊𝖗𝖓𝖎𝖙𝖞 ||𝙱𝚊𝚔𝚞𝚍𝚎𝚔𝚞 𝙸𝚃𝙰||Where stories live. Discover now