14. Obbligo o verità?

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«Facciamo un gioco?» chiese Darcy tutta eccitata.
«Dark, ci sono anche maschi qui, non possiamo farci le unghie!» replicò ridendo Ryan.
«Anche quello sarebbe interessante, ma io mi riferivo a "obbligo o verità". Ci state?» tutti risposero in coro di sì, così Dark prese una bottigleitta vuota di vetro, la mise in mezzo al tavolino del salotto e tutti si radunarono intorno a lui, compresa me. Ryan fece girare la bottiglia e questa dopo un breve giro si fermò davanti a Celia.
«Obbligo o verità?» la ragazza non ci pensò su due volte e rispose:
«Obbligo.» però Dark era indecisa su cosa fargli fare.
«Mm... Non mi viene in mente niente, uffa!» gridò alla fine.
«Ho io un'idea.» dissi mentre gli altri mi guardavano incuriositi. «Ti obbligo a dire chi ti sta più simpatico, in questo cerchio.»
«Oh, ma tu, ovviamente!» rispose, e tutti cominciarono a ridere. La seconda volta la bottiglia arrivò a Mike.
«Verità.» rispose pronto.
«Non vuoi rischiare, eh? Allora... E' vero che sei innamorato di Anna?!» chiese Dark con gli occhi che le brillavano.
«Darcy! Cosa ti viene in mente?!» la brontolai.
«No, non è vero.» rispose calmo Mike. Ryan mi guardò come aspettandosi la mia reazione. In verità ero un po sorpresa, ma niente di che.
E la terza volta, ecco che la bottiglia toccò a me.
«Obbligo.» scelsi un po esitante.
«Ti obbligo a...» Darcy si fermò un attimo e notò la boccetta nella mia tasca. «Quello è il siero?» io lo tolsi dalla tasca e lo misi accanto alla bottiglia, sul tavolino, così da farlo vedere a tutti.
«Sì, Lady... Denise, mi ha chiesto di buttarlo senza che il dottore lo sappia.»
«Chissà che gusto ha!» gridò Ryan prendendolo e sfilando il suo tappo.
«Ryan, non fare lo scemo! Rimetti giù la boccetta!» dissi duramente. Lui annusò il contenuto e ne fu attratto.
«Ha un buon profumo.»
«Smettila di fare l'immaturo, come se non sapessi che è pericoloso!» disse Mike sfilandoglielo di mano.
«Se lo si beve, si fa una brutta fine.» aggiunse Celia. Ripresi la boccetta. Adesso Ryan mi aveva incuriosita, e volevo sapere che odore aveva. Sfilai il tappo e portai il siero al naso. Aveva davvero un buon ordore! Sapeva di lavanda e menta.
«A me sembra un profumo, altro che strano siero.» dissi accigliata.
«Basta giocarci, Anna.» disse alla fine Celia, tutta seria.
«Dove la potrei buttare?»
«Magari dovresti buttare solo ciò che contiene la boccetta. Fallo scaricare nella toilette.» rispose James.
«Sì, certo! Sarebbe la soluzione migliore.» mi alzai e uscì dalla stanza, ma non andai in bagno. E se la tenessi con me?... Forse sarebbe più al sicuro. Andai in camera mia e nascosi la boccetta sotto il mio cuscino, ritornando poi dal gruppo.
«... Ti obbligo a saltare 10 volte su un piede!» stava dicendo Ryan a Sam, mentre tutti si divertivano e ridevano. Lui si alzò e cominciò a saltare sul piede destro. «Adesso tocca ad Anna. Che scegli?»
«Obbligo.» replicai.
Giocammo ancora fino a mezza notte precisa, e a quel punto ci rendemmo tutti conto che era parecchio tardi.
«Tutti a nanna.»
«Ma cosa si farà domani?» mi chiese Mike un po perplesso. Già, cosa avremmo fatto adesso che tutto era finito? Non avevamo più nemici, tutto si era risolto per il meglio, quindi cosa avremmo fatto domani?
Ci saremmo nascosti come delle creature della notte, oppure saremmo andati a farci strada nel mondo?
C'erano tante domande che mi ronzavano nella testa, e quello fu il momento in cui Ryan, che poco prima era mezzo morto di sonno, mi prese la mano e mi tirò via con lui.
«Staremo bene!» gridò senza più dare importanza agli altri. Mi portò in camera sua e chiuse la porta con un tonfo.
«Raga... Mi sa che stasera si dorme sul divano.» disse ridendo Sam.
«Oh, che dolci!» bisbigliò Darcy fantasticado su chissà che cosa.
«Come fai a sapere che staremo bene?» chiesi imbarazzata della situazione. Lui stava di fronte a me come se stesse pensando alla sua mossa successiva, invece anche se una parte di me avrebbe solo voluto andare a dormire, l'altra voleva stare al gioco di Ryan.
«Beh... E' già domani. E non so se loro staranno bene, ma io di certo lo farò.» si avvicinò a me con passo svelto, mi mise le mani intorno alla vita e mi baciò. Fu il bacio più caldo mai ricevuto. Letteralmente. Lui stava bruciando! Però le sue fiamme non mi facevano alcun male e riuscivo a sentire i nostri cuori battere in sintonia.

Fine.

Paziente Nr. 616Where stories live. Discover now