Capitolo 16

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3 Saturday, January 2015

02:40 A.M

Manhattan, U.S.A

Alla fine, fu la persona che cercai di evitare più di tutte, a farmi sentire viva.

Tuttavia, ancora non riuscivo ad accettare quella situazione.

Come se la paura fosse più forte.

La paura di perdere, sovrastava qualsiasi altra emozione.

Perdere quel gioco chiamato amore.

Perdere una persona a cui non avrei potuto smettere di voler bene.

Perdermi.

Era l'ultimo dell'anno.

Il ricordo delle urla di quella notte, era sempre più nitido ad ogni minuto che passa.

Errore.

Ero un errore.

Un errore che doveva sparire.

Un errore che nessuno avrebbe mai potuto correggere.

Il dolore che mi tormentava il petto, cresceva sempre più, fino a diventare insopportabile.

Mi rannicchiai in un angolo di quella buia stanza.

10 minuti a mezzanotte.

Qualcuno bussò alla porta.

Non poteva essere mamma, né Meredith, Richard e loro erano andati da alcuni amici per festeggiare l'ultimo dell'anno.

Io mi ero rifiutata di andare con loro, come sempre.

Chris entrò silenziosamente.

Alzai il volto, bagnato dalle lacrime che scendevano silenziose e piene d'angoscia.

"Hey." Disse.

Si sedette silenziosamente accanto a me, senza dir altro.

Mi mise una ciocca di capelli a posto e mi asciugò le guancie.

"È tutto a posto." Sussurrò.

Anche se non avevo detto assolutamente nulla, era riuscito in qualche modo, a capire che quel giorno era uno di quelli in cui mi perdevo ancor un po più nei mostri del mio passato.

5 minuti a mezzanotte.

Mi abbracciò forte, in quelle sue grandi braccia.

Non mi mossi, non lo respinsi, semplicemente, restai tra le sue braccia.

Osservai in silenzio il pavimento grigio, esattamente come quella notte.

L'unica differenza, è che ora avevo qualcuno accanto a me, che non importava cosa, non se ne sarebbe andato via.

Escape #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora