Capitolo 24

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2 Thursday, March 2015
London, United Kingdom
00.15 a.m

Sebbene migliaia di chilometri ci stessero separando, sentivo Chris vicino come nessun altro.
Era l'unica cosa, l'unica persona che riusciva a infondermi il coraggio di andare avanti e non arrendermi mai, così come lui non lo aveva fatto per conoscermi e cercare di aiutarmi.
Forse avrei dovuto dare una possibilità anche agli altri e uscire da quella bolla protettiva che mi aveva tenuta lontana dal resto del mondo per tutti gli anni vissuti.
Tuttavia, mi era così difficile lasciare qualcuno entrare nella mia vita, continuavo a pensare che, se l'avessi permesso, mi avrebbero abbandonata alla prima occasione e che non avrei più saputo come riempire vuoto da loro lasciato.

Conobbi una ragazza a scuola, si chiamava Kathleen e fu l'unica tra tutti che ebbe "il coraggio" di sedersi vicino a me in mensa.
Era piuttosto eccentrica : portava i capelli tinti di un azzurro sbiadito, simile a quello del cielo d'inverno, che risaltavano benissimo i suoi occhi grigi, le labbra colorate di rosso scuro e il contorno degli occhi segnati con la matita nera.
Tutti cercavano di starle alla larga, proprio come facevano con me, ma lei non sembrava curarsene.
In un certo senso cominciai ad ammirarla perché sembrava una ragazza molto forte, e ogni volta che riceveva un insulto, sapeva subito come ribattere in modo così efficace da riuscire persino a zittire gli studenti.
Dicevano che era una poco di buono e che era molto violenta ma come al solito si rivelarono tutte cazzate.
Le persone sono fatte così, se qualcuno è migliore di loro, devono subito inventarsi un difetto o qualcosa di brutto da dire sul suo conto per riuscire a sentirsi meglio, ed è così triste.
Kate era l'esatto opposto di me, parlava, parlava tantissimo, anche se a prima vista non lo si direbbe affatto, e forse fu proprio questa diversità che farci diventare amiche.

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