Capitolo 22

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19 Saturday, February 2015
London, United Kingdom
23.40 p.m

Abituarmi alla vita a Londra, era diventata un'impresa alquanto difficile da portare a termine.
Le persone che vi vivevano erano molto eccentriche ma allo stesso tempo altre, erano anche molto cordiali.
Come la signora che abitava nella casa accanto alla nostra.
Viveva da sola perché suo marito era morto in guerra.
Non aveva nemmeno un animale, solo lei e un mucchio di ricordi.
Questo, lo so perché mamma mi aveva costretta ad accompagnarla
per presentarmi a tutto il vicinato.
Tra tutti, la signora Archibald era quella che più mi era rimasta impressa nella mente.
Ci aveva invitato ad entrare e offerto del tè e dei biscotti.
Non so come, ma parlando con mia madre, uscì fuori la storia di suo marito.
C'erano foto di loro due che occupavano tutta la mensola sopra il camino.
Da come lo descriveva, suo marito era un uomo meraviglioso e l'amore che ognuno provava nei confronti dell'altro era inimmaginabile.
Mi venne una tristezza infinita.
Non solo per la loro storia, ma anche perché mi venne in mente Chris e il fatto che ora fosse distante interi oceani.
Chris, che continuò a scrivermi lettere, a raccontarmi delle sue giornate, a chiedermi di Londra.
Era così, che rimanemmo in contatto, solo e semplicemente attraverso lettere macchiate di lacrime e scritte alle due di notte, quando il mostro dell'insonnia usciva a tenermi compagnia.

Escape #Wattys2018Where stories live. Discover now