48.

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L'elicottero volava sopra le dune rossastre illuminate dalla luce crepuscolare. Le nuvole si stavano velocemente tingendo di diverse tonalità gialle, rosse, arancioni e viola. La temperatura stava lentamente calando, ma avrebbe  potuto ardere l'incendio più grande mai visto ed io avrei continuato a sentire freddo nelle ossa e sotto la pelle.

Michael si era addormentato con la fronte poggiata al finestrino, Carter stava discutendo con dei Ribelli riguardo al da farsi e Samshara teneva d'occhio Lili che, dal momento della partenza, non aveva fatto altro che ringhiare come una bestia feroce e gridare vuote minacce.

Una volta scemata l'euforia e dispersa l'adrenalina, riuscii a notare dei dettagli ai quali non avevo fatto caso. Samshara portava una spessa cicatrice che le percorreva la gola da parte a parte.

Si era appena resa conto che la stavo fissando,  quando mi si rivolse con stizza : – Hai forse bisogno di qualcosa?

– Cosa ti è successo? – risposi, non badando allo scatto.

Lei si portò istintivamente una mano al collo e sul viso le lampeggiò per un istante la paura.

– Gli Assaltatori. Hanno preso Lili e mi hanno sgozzata, o almeno ci hanno provato. – rispose cercando di nascondere il panico nella voce.

– Come hai fatto a sopravvivere?

– Dei ragazzi di Dimitra stavano andando al villaggio "6" e mi hanno trovata. Alcuni di loro hanno proseguito e per fortuna hanno trovato Carter. – concluse con rabbia.

Samshara si alzò dal suo posto e mi raggiunse con aria minacciosa. Mi si accucciò davanti in maniera tale che i nostri visi si trovassero alla stessa altezza.

– Ti avevo detto di non metterti in pericolo perché ero certa che lui avrebbe corso qualsiasi rischio per salvarti. – sibilò.

In quell'istante mi tornò in mente il momento in cui decisi di raggiungere il villaggio in fiamme, nonostante Carter avesse provato ad impedirmelo. Se lo avessi ascoltato, gli Assaltatori non mi avrebbero rapita e non lo avrebbero quasi ucciso. E non avrei ritrovato Michael.

– Non ti permetterò di essere una minaccia per la sua vita. – sentenziò e tornò a sedersi al suo posto – Non un'altra volta.

Il cielo era diventato scuro quando Carter mi raggiunse. Si sedette al mio fianco e mi strinse in un abbraccio. Avevo sognato quel momento per giorni interi, ma non riuscii a godermelo come avrei voluto. Non potevo smettere di pensare al dolore che mi riempiva il petto, i polmoni, il fegato.

– Mi dispiace... – disse in un sussurro tra i miei capelli.

– Di cosa?

– Di tutto. Mi dispiace per i tuoi fratelli, per Lili... mi dispiace averci messo tanto. – concluse chinando la testa.

Il viso di Carter era illuminato dalla flebile luce artificiale dell'elicottero. Le sue lunghe ciglia nere incorniciavano i suoi grandi occhi color nocciola. Passai le mie dita tra i suoi ricci corvini e vidi una fila di brividi percorrergli il collo. Alzò lo sguardo e senza aspettare che si decidesse, lo baciai. Questa volta fu un bacio semplice, solo una leggera pressione delle mie labbra contro le sue. Ma al loro tocco, il mio cuore esplose, prese ad accelerare, a battere contro la cassa toracica con un'energia che avevo dimenticato. Quando mi allontanai per riprendere fiato, Carter aveva ancora gli occhi chiusi e sorrideva mostrando quelle fossette che tanto mi erano mancate. Mi avvicinai di nuovo tenendo il suo viso tra le mani e gliele baciai. I nostri nasi si sfiorarono delicatamente, ci allontanammo solo per guardarci negli occhi, per perderci e ritrovarci.

Sentii un pizzicore sulla nuca. Mi voltai e vidi il viso di Samshara contratto in una smorfia di rabbia e dolore.

Prima che potessi fare qualcosa, Carter mi afferrò per una spalla e mi tirò giù, facendomi sdraiare accanto a lui. Di Samshara non si era minimamente accorto ed io non potei fare a meno di sentirmi in pena per lei. Poggiai la testa sul suo petto, sforzandomi di ignorare gli occhi della ragazza.

Me ne dimenticai ben presto, quando riuscii a lasciarmi cullare dal ritmo del cuore di Carter fino ad addormentarmi.

Prima di cadere definitivamente nel sonno, mi tornò in mente il dubbio nato il giorno in cui conobbi Dorian: chi è Carter?

NECTARWhere stories live. Discover now