𝘈 𝘜𝘯 𝘙𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰 𝘋𝘢 𝘛𝘦 || 𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌

20. I salici ciechi e la donna addormentata

Scusate il ritardo

La mattina dopo mi sveglio fra le sue braccia.
Quanto vorrei abituarmi ad un risveglio del genere.
Nel nostro caldo bozzolo d'amore mi sento in pace, la più completa distensione del mio essere, qui, a stretto contatto con il cuore di Taehyung, che non mi ha mollato un secondo per tutta la notte, che mi ha sussurrato all'orecchio quanto mi desiderasse, quanto mi volesse.
Vorrei sprofondare di nuovo nell'oscurità, addolcito da questo profumo che sa di noi attaccato ai corpi.
Il profumo del nostro amore.
Ma il desiderio di volerlo ringraziare, di fare qualcosa in cambio per lui dopo la serata spettacolare che ci ha fatto passare, mi fa staccare dolcemente dalle braccia di Taehyung che mi tengono ancorato a lui. Prima di alzarmi e fuggire in cucina lo guardo di nuovo.
Questo ragazzo è intelligente, è adorabile, è bellissimo, ed è tutto mio.

Lo amo.

Mi copro la bocca con le mani, come a voler bloccare il pensiero che mi ha appena colpito con la forza di un meteorite.

È questo che significa amare un'altra persona?

Decido di rispondere a questa domanda davanti ai fornelli.
Gli dó un veloce bacio sulle labbra e corro in cucina, con l'intento di preparare qualcosa di commestibile per entrambi. Appena mi alzo, una fitta di dolore mi colpisce la parte bassa del corpo.

Deduco che Taehyung abbia fatto il suo lavoro.

Apro lo sportello del frigo e quando vedo le uova non riesco a reprimere un si cazzo, soddisfatto. È arrivato il momento di mettere in pratica le lezioni culinarie di mamma. Cerco tutto l'occorrente, evitando di fare il minimo rumore per non svegliarlo.
È proprio nel momento in cui comincia a sentirsi nell'aria l'odore dei pancake che il petto di Taehyung si scontra con la mia schiena; io troppo impegnato a non rovesciare la pastella fuori dalla padella per accorgermene, mi lascio scappare un urletto.
-Ma buongiorno, speravo di trovarti a letto con me- mormora con voce bassa sul mio collo, cingendomi una vita con il braccio.
Pagherei per ascoltare tutti i giorni la sua voce di prima mattina.
-Volevo preparare qualcosa per te- dico sinceramente, girando il pancake sulla padella. Lui appoggia delicatamente la mano sulla mia, facendomi scostare la presa dal manico.
-Dammi un bacio, stupido- mi volto e lo bacio con il sorriso sulle labbra. È un bacio dolce e delicato, come per constatare la realtà di ció che è successo ieri sera, che ci siamo concessi l'uno all'altro, che siamo entrati in contatto nella forma più umana e primordiale che esista.

Che abbiamo fatto l'amore.

Lo capisco dal modo affettuoso in cui le labbra di Taehyung accarezzano le mie, quello di ieri sera non è stato sesso, ma l'orgasmo delle nostre anime che si sono fuse l'una dentro l'altra.
Mi stacco solo quando sento il persistente odore di bruciato che mi pizzica il naso.
-Dannazione- dico mostrando con tristezza il povero pancake bruciato.
-Non preoccuparti- mentre parla ride della scena.
Vedo che si scosta per raggiungere il frigo, lo apre e per un momento la sua figura viene coperta dallo sportello. Ne riemerge con un contenitore di plastica pieno di fragole rosse e succose.
-Ti vanno?- chiede, porgendomene una. Faccio sì con la testa, contento che abbia salvato in parte la situazione disastrosa.
Si avvicina con passi lenti, misurati, fino a che non si ferma davanti a me con la fragola in mano.
-Apri- faccio come mi dice, schiudendo le labbra per accogliere il frutto dolce sulla lingua. Mi appoggia la punta della fragola sulla lingua, spingendomi il frutto prelibato fra i denti. La mordo, sotto il suo sguardo acceso e provocatorio, gustandomi la scena di Taehyung che si morde le labbra per reprimere un singulto.
Faccio appena in tempo a mandare giù che Taehyung si avvicina cautamente, per passare lascivamente la lingua sulla mia bocca addolcita.
-Sei proprio buono sai?- io posso solo respirargli sulla bocca, prima di separare la distanza che ci unisce, scoccandogli un tenero bacio a stampo.
-Anche tu-