[Capitolo 2]

6.5K 308 618
                                    

Quella era stata una delle settimane più difficili di sempre.

Non sapevi cosa pensare, avevi continui sbalzi d'umore a causa dell'ansia e della tensione.

Perché ti comportavi così?

Perché l'attesa ti stava distruggendo. Da una parte morivi dalla voglia di sapere se eri stata ammessa e volevi assolutamente leggere il contenuto della tua lettera, dall'altra non volevi vederla per paura di non essere stata accettata.

E se non ti avessero accettata? Cosa avresti fatto? Negli ultimi mesi la Yuuei era sempre stata al centro dei tuoi pensieri ma... nel caso tu fossi stata rifiutata? Che avresti fatto? Avresti frequentato una scuola qualsiasi e poi saresti diventata una misera cameriera?

E se quello che indossavi fosse stato considerato inadeguato? E se avessi portato i documenti sbagliati? E se nei tuoi documenti il cognome riportato fosse scritto male e mandassero la lettera d'ammissione ad un'altra [T/n]? E se quella [T/n] avesse partecipato all'esame d'ammissione come te ma non fosse stata accettata? Così sareste state in due a deprimervi!

Okay, forse sto esagerando...

Inspirasti ed espirasti, impanicandoti poi di nuovo. Il tuo era un circolo vizioso che si ripeteva all'infinito.

Decidesti di scrivere ad Itsuka, forse a lei la lettera era già arrivata.

Tu, 16.48:

Ti è già arrivata la lettera di ammissione? (Visualizzato)

Itsuuu, 16.50:

Sì...

Tu, 16.50:

Perché i puntini?? (Visualizzato)

Itsuuu, 16.51:

Perché no? A te è arrivata?

Tu, 16.51:

No, qualcosa non va? (Visualizzato)

Itsuuu, 16.51:

Potrebbe, dimmi quando ti arriva.

Tu, 16.52:

Dai, cos'è successooooo?!

Spegnesti il cellulare infastidita e confusa dallo strano comportamento della tua amica.

Decidesti di uscire, per sbollire sia la rabbia che la tensione.

"Mi chiedo cos'abbia Itsuka..." mormorasti mentre ti chiudevi alle spalle il cancelletto della tua abitazione.

Rimanesti un secondo a contemplare la targhetta col nome della tua famiglia [T/c], superandola.

Non avevi una meta precisa, andavi dove ti portavano i tuoi piedi. Era come se tu non fossi davvero lì con la testa, ma in un mondo tutto tuo.

Ad un tratto ti trovasti in centro, in una delle tante stradine dello stretto del commercio.

C'era un po' di gente quel giorn. Ci si godeva gli ultimi giorni di vacanza prima che ricominciasse la scuola ed il lavoro.

Le voci di tutti si mescolavano, creando un brusio di sottofondo sorprendentemente piacevole da ascoltare. Ti facesti strada tra le persone, lanciando di tanto in tanto un'occhiata alle vetrine.

Nessuna ti colpiva particolarmente, finché il tuo occhio non si posò su un negozio di vestiti.

Non eri mai stata una maniaca della moda come ogni altra ragazza ma avevi un certo interesse per quello che t'incuriosiva.

Infinite volte [Bakugo Katsuki x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora