venтιѕeттe.

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"Papà, il mio succo!"

Jimin sbuffò, lasciandosi andare ad un sospiro esasperato prima di alzarsi, seppur controvoglia, e dirigersi verso  la credenza dove teneva la scorta di succhi al mango. Era salutare? no, ovviamente, e questo lo sapeva benissimo, ma aveva pochi sfizi da soddisfarle, e uno di quelli era il suo succo al mango. Cercava appositamente ingredienti biologici e salutari; sua figlia ne beveva due al giorno, e dunque, per questo motivo, non poteva di certo rifilare al suo gracile stomaco prodotti pieni di schifezze.

"Kyung Soo, seriamente, te l'ha detto molte volte il dottore che questa dipendenza per il succo al mango è assurda e non ti fa affatto bene! Quante volte te lo devo ripetere." la rimproverò borbottando nel frattempo che cercava di frugare nella credenza alcuni succhi rimasti nel ripiano sottostante, con scarsi risultati. Si imbronciò subito tornando con i piedi per terra, e osservò minuziosamente la fila di cartoni susseguente l'altro, odiando il giorno in cui sua madre lo spingeva a bere più latte e maggiori vitamine, ignorandola però, completamente. E finendo a vivere con una statura di un piccolo nano.

"Ti serve aiuto?" Yoongi, che stette in silenzio a osservarlo discutere con le braccia conserte e uno sguardo divertito, si protrasse verso la sua figura e si alzò leggermente in punta di piedi per afferrare il primo succo che gli capitò sotto le mani, poi glielo porse regalandogli un piccolo sorriso.

Lo guardò incantato per un paio di minuti, trovandolo incredibilmente carino con gli occhi assonnati e la felpa oversize che gli nascondeva il corpo minuto, chiedendosi perché non sorridesse così più spesso. Era davvero bello in quel momento. Kyung Soo, stufata dall'immensa attesa, si lagnò, attirando l'attenzione di Jimin che velocemente prese il cartone girandosi cosicché potesse nascondere il rossore che si propagò per tutto il viso, porgendole la bevanda.

Yoongi, il quale guardò il tutto con occhi indagatori e un ghigno sulle labbra, tornò alla posizione precedente seguendo il corpo nervoso del padre che continuava a distreggiarsi tra l'isola della cucina in maniera sconnessa. L'unica cosa a cui riusciva a pensare in quel frangente era il corpo sinuoso del padre, terribilmente adorabile e impacciato nei suoi movimenti nervosi. Sapeva dello sguardo di Yoongi, lo sentiva su di lui; fisso e asfissiante, che quasi non gli perforava le viscere. E nonostante la timidezza e il rossore sulle guance di chi sapeva di essere nei guai, gli piaceva. Avere piena dominanza di quegli occhi indagatori sulla propria figura, gli piaceva da morire.

Peccato che la sua esibizione tintinnante fu interrotta dai giocattoli di Kyung Soo costantemente buttati in terra, e se non fosse stato per il babysitter, sarebbe caduto rovinosamente a terra.. aggiungendo il tocco finale alla performance precedente.

Yoongi circondò velocemente la sua vita, attenuando la caduta brusca. "Preso." sussurrò sul suo viso, incastrando lo sguardo su quello sorpreso di Jimin.

"Devi essere sempre così sbadato, huh? Un giorno finirai per romperti qualcosa." lo rimproverò, pizzicandogli il fianco coperto. Eppure era solamente colpa sua se finiva per inciampare ogni volta. Se solo la smettesse di metterlo a disagio, forse tutto quello non succederebbe, quindi la colpa ricadeva automaticamente su di lui.

"Non è affatto- Ugh, lascia stare. Vado a lavoro." borbottò, cercando una scusa per districarsi dalla presa ferrea così da sparire e affondare da solo nel suo stesso lago pregno di imbarazzo. Non era possibile che dovesse sempre mettersi in quelle situazioni, e proprio davanti a Yoongi.

Questo lo attirò nuovamente a sé, facendo scontrare bruscamente i loro corpi. Jimin si ritrovò a guardarlo dal basso, le mani appoggiate sul suo petto e il sopracciglio alzato di Yoongi ad aumentare il suo disagio. "Hey, dove credi di andare, mh?" gli chiese con tono sarcastico, mentre allungava una mano per scostargli le ciocche di capelli che gli ricadevano sugli occhi. D'istinto li chiuse, le dita affusolate di Yoongi gli accarezzarono le palpebre e proseguirono il cammino sulla tempia, fino a solcare la gote e giungere al mento. L'arancio riaprì lentamente gli occhi, fissando curioso i movimenti del ragazzo di fronte a lui. Non si era mai soffermato a guardare i dettagli del suo viso, eppure aveva un taglio di occhi così particolare e felino da prendere le sembianze di un predatore. Avevano un taglio davvero affilato, e semplicemente questo accelerò i battiti del suo cuore. Yoongi era bello, ma di una bellezza unica. Una bellezza pura e dannata allo stesso tempo.

"A che stai pensando?" la voce calma del babysitter lo riportò con i piedi per terra, e senza avere il tempo di rispondere, questo sussurrò un inudibile "Tsk", prima di spingere la bocca contro la sua in un bacio pieno di sentimenti repressi e di paure. Yoongi non era abituato, e non voleva avere un'altra delusione. Non quella volta e non con un padre impegnato. Sarebbe stato un duro colpo, e questo lo sapeva bene.

Jimin sospirò profondamente, non si aspettava un gesto del genere, ma le azioni del blu tinto erano perlopiù imprevedibili, perciò si lasciò andare contro di lui e si fece baciare fino ad esaurire aria nei polmoni. "Sei davvero adorabile, Jimin." il maggiore schioccò un ultimo bacio sulle labbra piene dell'arancio, facendolo arrossire d'imbarazzo per quelle parole pronunciate con tanta naturalezza. Forse stavano correndo entrambi un po' troppo, forse il loro rapporto era a senso unico, e forse, forse, Yoongi avrebbe dovuto abbandonare il suo interesse per il padre continuando a compiere il suo lavoro in maniera impeccabile come aveva sempre fatto. Ma il solo osservare le guance imporporate di un rosso tenue e gli occhi liquidi di curiosità mista a incertezza, gli provocava un senso di pace interiore che non aveva modo di lasciarsi alle spalle.

Con Jimin si sentiva a casa. Jimin era la sua casa.

E la consapevolezza di sapere già la verità, senza neppure ammetterlo a sé stesso, lo spiazzava. Guardò di nuovo il ragazzo negli occhi, e quando questo distese le labbra in un piccolo sorriso a mezzaluna, Yoongi capì che la via di ritorno non vi era più.

Si era irrimediabilmente innamorato del padre di Kyung Soo.

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io amo le storie fluff, MI FANNO SENTIRE VIVA OK

scusatemi per il ritardo, ormai so di essere nei guai fino al collo, quindi.. 👉🏻👈🏻

questa fan fiction durerà ancora un paio di capitoli (credo circa quattro o cinque) poi giungerà termine, anche se ci tengo tantissimo 😔

in ogni caso kyung soo era andata a giocare nel salotto se vi stavate chiedendo dove fosse finita va bene

❝ Cwtch ❞  ━ YOONMIN.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora