trentasei.

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Il sole aveva ormai tramontato, e al suo posto arrivò il calare della notte; una fitta pioggerellina di stelle e l'abituale luna, quel giorno più sfavillante del solito. Il corpo dormiente di Jimin veniva carezzato dai raggi lunari intorpiditi dal riflesso del vetro, complice dei giochi di luce che si riflettevano sulla sua figura. Yoongi in parte a lui lo osservava, i gomiti sulle gambe a sostenere il capo, mentre assorto nella sua bellezza, continuava ad esaminare qualunque particolare riuscisse a scovare. Davvero aveva pensato di poter abbandonare una persona come lui? Gli venne da ridere. Jimin gli era sempre venuto incontro, anche quando si impicciava nei suoi affari, o quando si distanziava da lui senza nessun valido motivo. Jimin era sempre lì, a porgergli l'altra guancia, non chiedendo mai nulla in cambio se non la sua presenza. Perché aveva imparato a conoscerlo nei mesi a passare, e una cosa era certa: al minore servivano tante attenzioni così come l'affetto negatogli per via delle responsabilità di cui si era volutamente fatto carico.

Vederlo in quel momento ridotto in quelle condizioni, rannicchiato sul letto di casa con un cipiglio imbronciato ad adornargli il viso, gli fece stringere lo stomaco dal nervoso. Gli dispiaceva così tanto non essere tornato prima, riducendosi a chiedere il suo perdono solo un mese più tardi. Ma aveva paura, paura di poterlo davvero perdere, di vedere un'altra sfumatura di Jimin prendere il sopravvento, arrivando persino a cacciarlo via. Ed in un certo senso era successo così, ma ancora non si era arreso.

Buttò fuori un sospiro, scompigliandosi i capelli già arruffati, e con un altro sospirò, lo fissò scettico per un paio di secondi, prima di allungare la mano verso la morbida guancia, accarezzandola con dolcezza. "Sembri un piccolo angelo. Forse mamma davvero mi ha ascoltato.." mormorò debole, lasciandosi sfuggire un sorriso, quando, nel sonno, stropicciò adorabilmente il naso. "Mi dispiace essermi intrufolato nella tua vita senza permesso, ferendoti con tanta facilità." continuò incupendosi, non smettendo comunque di passare le falangi sulla sua pelle delicata. Non era sua intenzione fargli del male, eppure sentiva un peso cadergli addosso ogni volta che posava i suoi occhi su quella eterea creatura. Come glielo spiegava quanto impatto avesse sulla sua vita?

In quell'istante, però, Kyung Soo fece capolino dalla porta, sbirciando i due con i suoi occhi da cerbiatto. Yoongi si rimise composto, sorridendo intenerito. Portò l'indice sulle labbra facendole segno di non disturbare il padre, e poi le chiese di venire da lui, cosa che lei fece con piacere, aggrappata ovviamente a chimmy. Una volta giunta, questo la prese in braccio stampandole un bacio sulla fronte e la sistemò sulle sue gambe. Le voleva un bene inimmaginabile, qualcosa che andava oltre il bene covato per una qualsiasi persona. Quello che provava, era più un amore famigliare, simile a quello che risentiva per i suoi fratelli.

Soo posò lo sguardo prima sul padre ancora addormentato, e poi lo spostò su Yoongi. Si avvicinò cauta al suo orecchio e gli sussurrò: "Papà sta ancora dormendo? È troppo.." disse imbronciata, non capendo perché avesse speso tutto il pomeriggio a ronzare sotto le coperte. Il babysitter si mise una mano davanti alla bocca per trattenere la risata, copiando i suoi stessi gesti. "Sta dormendo perché è stanco, piccolina. Anche per noi è ora della nanna, mh? Ora gli diamo il bacio della buonanotte e andiamo a dormire." le bisbigliò, facendo sì che la bambina si rattristasse maggiormente. "Ma Yoonie oppa, non voglio dormire ora. Non ho sonno!"

Yoongi alzò gli occhi al cielo alle sue parole, e si alzò dalla sedia, andando a chiudere le tapparelle. "Nah-ha. Dobbiamo dormire, è tardi." cercò di convincerla, ma al suo ennesimo muso, si arrese. "Ti leggerò la fiaba, okay?" a quelle parole sorrise trionfante, annuendo contenta, mentre il maggiore scosse la testa divertito, protraendo la piccola verso il viso di Jimin. "Dai, dagli il bacio della buonanotte così possiamo andare." e la bambina così fece, si piegò un po' di più abbandonando un piccolo bacio sulle labbra del padre come di consueto, dandogli la buonanotte. In seguito, Yoongi la lasciò andare nella sua stanza per prima, approfittandone per lasciare un leggero bacio sulla fronte del padre. Indugiò un po' troppo su quella frazione di pelle, godendosi il calore che emanava, ma poi decise di staccarsi. Pigramente, si tirò su, mordendosi l'interno guancia, e con un ultima occhiata, uscì fuori dalla camera, raggiungendo quindi la piccola.

❝ Cwtch ❞  ━ YOONMIN.Where stories live. Discover now