Capitolo 2

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Dopo i saluti, Lara portò di sopra i bambini per prepararli per la notte. Lavati bene i denti e messo il pigiama, i piccoli corsero verso la loro stanzetta e si tuffarono nel letto.

"Che strano," disse la mamma "solitamente fate un sacco di capricci prima di andare a dormire, mi dite sempre 'mammina vogliamo restare alzati altri cinque minuti' e oggi niente?"

"Sai cara mamma, oggi siamo molto stanchi, così stanchi che gli occhi si chiudono da soli" disse Lola indicando il suo viso.

Intervenne poi il fratellino a dar man forte alla sorella:

"Tu ci hai sempre detto che i bambini devono andare a letto presto, perché dormire ci fa crescere sani e forti. Abbiamo deciso di ascoltarti e seguire il tuo consiglio."

La piccola Lola sghignazzò nascosta sotto le lenzuola. Lara comprese che i bambini stavano macchinando qualcosa, ma non chiese più nulla. Non capitava spesso di riuscire a convincere quelle piccole pesti ad andare a dormire presto, quindi pensò bene di approfittarne. Gli augurò una buona notte e li salutò con un bacio sulla fronte.

"Mamma puoi dire alla nonna di salire? Non ci ha ancora dato il bacio della buona notte" sussurrò Nico.

Lara allora scese in cucina e disse ad Anna che i bambini la attendevano nella loro stanzetta.

La nonna risalì le cigolanti scale di legno, il cui rumore si udiva fino alla stanza dei nipoti. I due ragazzini ad ogni passo assaporavano sempre più l'avvicinarsi del magico momento. Finalmente arrivò davanti alla loro porta, il cuore dei due fratellini cominciò a battere all'impazzata. Quando videro la sua ombra si sedettero di scatto, poi Lola scese dal suo letto e corse verso quello del fratello. Intanto Nico le aveva già fatto posto e si misero entrambi sotto le coperte.

"Eccomi ragazzi, volevate il bacio della buona notte?" disse nonna Anna.

"Ma allora quando si parte?" domandò impaziente Lola.

"Calma bambini, restate calmi, ormai è questione di pochissimo tempo" li rassicurò.

"Alzati Lola!" esclamò Nico "dobbiamo vestirci, non vorrai mica partire in pigiama!"

La nonna li guardò divertiti, erano così emozionati:

"Calmi ragazzi, appena arriverete a destinazione vi saranno dati degli abiti adeguati. Non c'è bisogno di cambiarsi, sarebbe inutile."

Allora i bambini iniziarono a tranquillizzarsi, anche se gli sembrava di sentire ancora i battiti veloci del loro cuore.

Anna si avvicinò a loro ed estrasse dalla tasca del grembiule la splendente chiave. Gli occhi dei due fratellini si illuminarono e sul loro volto comparve un grande sorriso. Seguirono con lo sguardo ogni minimo movimento di quel magico oggetto, fino a quando non scomparve nascosto sotto il loro cuscino.

"Fate buon viaggio," disse la nonna "mi raccomando siate dei bravi bambini, vedrete che il resto verrà da sé."

Poi aggiunse:

"Ricordate sempre che alle volte l'apparenza inganna!"

"Cosa vuoi dire?" domandò Nico "Non abbiamo capito!"

"Dovrete scoprirlo da soli non posso dirvi altro, comunque voi tenetelo a mente" furono le ultime parole che pronunciò la nonna prima di uscire dalla stanza.

Quando la porta si richiuse, il buio che sopraggiunse al suo interno fu immediatamente interrotto dalla luna e dalle stelline fluorescenti. I due bambini restarono per un po' con il naso all'insù ad osservare il finto cielo stellato. Non parlarono per un po', sperando di addormentarsi al più presto. Passati una decina di minuti, i due ragazzi iniziarono a rigirarsi nervosamente nel letto. Muovendosi si urtavano a vicenda con le braccia e con le gambe:

Oneiron - Le chiavi del magico regnoWhere stories live. Discover now