VII. Alle prime luci

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"Esattamente perchè Hagrid deve andare nella foresta sempre di sera?" domandò Scorpius.
Rose gli lanciò un'occhiataccia, proseguendo verso la capanna del guardiacaccia.
"Volevo solo alleggerire l'atmosfera, Lentiggini" riprese lui.
"Se ti ignoro starai zitto alla fine?"
"Sai già la risposta"
Lei fece un sospiro.
Perchè la McGranitt lo aveva fatto?
Non poteva dare due punizioni separate?
Perchè non provate per una volta a cercare di fare amicizia, invece di odiarvi?
La cosa peggiore era che a Rose piaceva l'idea di passare un po' di tempo con il Serpeverde.
Scosse la testa, come per scacciare quei pensieri.
Non è vero, si disse – o meglio, si impose – io voglio passare del tempo con lui per accertarmi del fatto che lo odi.
Fra neanche cinque minuti mi verrà voglia di schiantarlo, come sempre.
Ma la voglia non le venne.
Continuarono a camminare mentre il crepuscolo avvolgeva Hogwarts come nell'abbraccio di due amanti.
Arrivarono davanti alla capanna di Hagrid e bussarono.
La porta si aprì e la Signora O'Leary, il cane del custode delle chiavi e dei luoghi di Hogwarts, saltò addosso a Rose.
"Ehi buona bella!" disse lei, mentre cercava di scrollarsela di dosso.
Ma il grosso cane non ne voleva sapere di lasciarla andare, continuando pertanto a leccarle il viso.
"Ti voglio bene anch'io Signora O'Leary però ti prego, lasciami andare, non respiro più!"
"Vieni qua bella!" chiamò Scorpius.
Come per magia, l'animale balzò via dalla giovane Weasley avvicinandosi scondizolando al giovane Malfoy che prese a farle le coccole tra le grosse orecchie.
"Signora O'Leary!" la rimproverò Hagrid, sulla soglia della porta "Quante volte ti ho detto che non devi saltare addosso ai poveri studenti che vengono a farmi visita? Thor non faceva così, lo sai bene!"
Rose si alzò e si rassettò la gonna della divisa, sporca di terra, e cercò di dare una sistemata ai ricci vermigli che le erano ricaduti sul viso in ciocche arruffate.
"Più che farti visita, Hagrid" convenne quindi, alzando gli occhi azzurri "siamo in punizione"
"Punizione?" il mezzo-gigante si grattò la barba ispida – che da qualche anno era cosparsa da filamenti bianchi dovuti all'età – e poi i suoi occhi scuri brillarono "Oh certo, la punizione. La preside McGranitt deve avermelo accennato ma... sapete com'è, l'età gioca brutti scherzi"
La signora O'Leary tornò dal suo padrone e si sedette accanto a lui.
"Ehm Hagrid?" fece Scorpius "Esattamente cosa dobbiamo fare nella foresta?"
Hagrid sembrò notare solo in quel momento che tra le mani aveva una balestra di legno.
"Oh lo chiedi per questa cosuccia qui?" scrollò le spalle "Niente di che, è solo per precauzione. Comunque oggi andremo a cercare gli unicorni"
"Davvero?" fece Rose, scettica.
Sapeva che gli unicorni esistevano – i suoi genitoi e zio Harry ne avevano visto uno, purtroppo morto, al loro primo anno.
Eppure per lei rimanevano lo stesso creature mitologiche, un po' come se Hagrid le avesse detto che avrebbero volato in groppa a Pegaso.
Ma ormai, dopo sette anni di conoscenza, la giovane Weasley aveva capito che non serviva a niente discutere con il buon guardiacaccia, non se si trattava di animali fantastici.
Scrollò le spalle.
"Solo che la foresta è grande" continuò Hagrid "e ci metteremo una vita intera a setacciarla tutta se rimaniamo uniti. Voi due andate nella zona nord e in quella est, io e la Signora O'Leary invece andremo in quella sud e a ovest"
Rose si sentì la bocca asciutta.
La Foresta Proibita l'aveva sempre inquietata, eppure... si sarebbe sentita un po' più al sicuro, sapendo che Hagrid – che la conosceva come le sue tasche – sarebbe andato con loro.
Mentre a quanto pareva sarebbero stati solo lei e Scorpius.
"Ma..." esitò "non è pericoloso? Insomma, io e Malfoy non conosciamo per niente la foresta"
Il Serpeverde scoppiò in una fragorosa risata.
"Hai forse paura Weasley?" la punzecchiò.
Lei si voltò verso di lui, l'espressione risoluta.
"Certo che no, Malfoy" replicò "sono solo prudente"
"Sinonimo di intimorita"
"Non è affatto vero!"
"Ah si?" la guardò con un luccichio negli occhi grigi "Dimostramelo"
Rose pestò un piede a terra, fuori di sè.
Dannazione, perchè nonostante tutto continuava a mancarle il fiato quando lo guardava?
Perchè non poteva schioccare le dita e non esserne più innamorata?
Per tutta risposta, si voltò di nuovo verso la Foresta Proibita che si ergeva maestosa e pericolosa di fronte a lei.
Impettita, vi si fiondò dentro.
Sentì Hagrid dietro di sè, con la sua voce grossa.
"Sai proprio come convincerla a fare ciò che non vuole fare eh?"
Scorpius fece un rapido e mesto sorriso.
"La conosco"

Teach me to love | ScoroseWhere stories live. Discover now