XI. Lentiggini

3.2K 201 30
                                    


Rose, dopo ormai sette anni, avrebbe dovuto sapere che se Scorpius aveva in mente qualcosa, niente poteva fermarlo.
"Malfoy!" lo richiamò ridendo, continuando a correre mano nella mano con lui "Fermati!"
"Manca poco, Lentiggini!" le rispose, la voce allegra.
Dopo il bacio, erano rimasti a guardarsi negli occhi per quelle che erano parse ore.
In quel momento, mentre le loro bocche si cercavano e si perdevano, per poi trovarsi di nuovo, Rose aveva capito.
Un profumo inebriante le aveva pervaso le narici, togliendole il fiato.
Probabilmente, si era detta, se solo fosse stata lucida quando Scorpius l'aveva presa tra le braccia e l'aveva condotta ad Edimburgo, se ne sarebbe resa conto prima.
Il giovane Malfoy, profumava di lavanda.
E la lavanda era proprio uno dei profumi che aveva sentito nell'Amortentia.
Stava per dirlo ad alta voce, come una stupida che ancora si sentiva le labbra gonfie per i baci, quando lui le aveva sorriso.
Poi, aveva abilmente superato Jamie e Claire che ancora li osservavano e l'aveva presa per mano, dritti giù per le scale e poi fuori dalla locanda.
"Dove mi stai portando?" chiese ora.
"E' una sorpresa"
Ad un certo punto, Scorpius si fermò di botto e Rose gli andò a sbattere contro.
Lui non se ne curò affatto, perchè le prese il viso tra le mani e la baciò di nuovo.
Lei chiuse istintivamente gli occhi, mentre stringeva tra le mani il bavero della sua giaccia.
Scorpius si allontanò da lei, posandole la fronte sulla sua.
"Non aprire gli occhi" le bisbigliò "lascia che io ti conduca in un posto"
"Queste sono le esatte parole di un serial killer" commentò Rose, obbedendogli nonostante tutto.
Lui rise.
"Prometto che non ti farò del male"
Lei annuì, mentre Scorpius le dava un ultimo bacio a stampo.
Poi le si mise dietro e con una mano sugli occhi chiusi di Rose e l'altra sulla sua schiena, la spinse avanti.
"Spero di non finire a faccia in giù sulla neve" commentò lei, mentre si avvicinavano alla meta.
"Io mi sbellicherei dalla risate" osservò Scorpius.
Rose sbuffò.
"Tu si che sai essere romantico"
"Oh aspetta ancora qualche istante e poi ne riparliamo"
Si fermarono.
Con lentezza, lui spostò la mano e lei sbattè un paio di volte le palpebre, per abituarsi a vedere di nuovo.
Poi dichiuse le labbra.
"E' magnfico" sussurrò.
Scorpius le posò le mani sui fianchi, rimanendo dietro di lei.
"Non solo la vista" le bisbigliò all'orecchio.
Rose arrossì.
Erano su un ponte di pietra e sotto di loro vi era un lago ghiacciato.
La ragazza pensò ad un evento di storia che aveva studiato da piccola, accaduto nell'antica Roma.
Il generale Orazio Coclite, sul ponte Sublicio, aveva respinto da solo un'intera orda di nemici.
Immaginò Scorpius, vestito in armatura romana, con il pennacchio color porpora sopra l'elmo, con la spada in mano pronto a combattere, a dare la vita per il suo popolo.
Sorrise, mentre alzava poi lo sguardo verso il sole ormai morente all'orizzonte.
Il tramonto, visto da quel punto, era la cosa più bella che avesse mai visto.
"Come hai trovato questo posto?" domandò, mentre posava le sue mani su quelle di lui.
Scorpius scrollò le spalle.
"Stavo passeggiando questa mattina e l'ho visto" disse "e mi sei venuta in mente tu"
"Io?"
"Si"
Si allontanò delicatamente da lei e le si mise di fronte.
"Albus mi racconta sempre che ti piace studiare vicino al Lago Nero, perchè così puoi vedere il tramonto e il punto in cui il sole pare immergersi nel lago"
Rose arricciò il naso.
"Albus parla un po' troppo" commentò.
Scorpius fece un sorriso mesto.
"In questo caso ha fatto un errore che è finito bene, non credi?"
Lei annuì, scrollando le spalle.
Poi ruppe l'intesa tra i loro sguardi così simili, e appoggiò le mani sul ponte di pietra.
"Io..." esitò arrossendo "ehm... devo chiederti una cosa"
Lui l'affiancò, guardando verso l'orizzonte.
"Mh?"
Rose fece un resprio profondo.
"Perchè mi hai baciata?" chiese, tutto d'un fiato.
"Quale delle due volte?"
Si voltò verso di lui, sostenendo il suo freddo sguardo.
"Stai cambiando discorso" lo avvisò.
Scorpius sospirò.
"Ho sentito Jamie e Claire parlare, poco prima di incontrarti" ammise, la voce incredibilmente solenne "dicevano che eravamo una coppia strana, che si vedeva ci fosse sintonia tra di noi, ma sembravamo freddi nei confronti l'uno dell'altra. E così ho rimediato"
Non riuscì ad impedirsi di sogghignare.
Lo sguardo azzurro di Rose divenne affilato come le onde del mare quando si scontrano sul bagnasciuga.
"Quindi lo hai fatto solo per la recita" disse.
La voce le uscì controllata, ma dentro di sè ardeva un fuoco crepitante.
Quindi non l'aveva baciata perchè fosse innamorato di lei.
La ragazza sentì il suo cuore spezzarsi.
Eppure...
C'erano così tanti dubbi.
Se non era innamorato di lei, perchè baciarla di nuovo in assenza di Claire e Jamie?
Perchè portarla in quel posto bellissimo ad ammirare il tramonto, in quel modo così romantico?
Rose sentì gli occhi pungere.
Si voltò, decisa a non mostrarsi in lacrime.
Non gli avrebbe mai dato quella soddisfazione.
Ma la mano di Scorpius le prese il polso, facendola bloccare.
I loro visi erano a poca distranza l'uno dall'altra.
"No!" eslcamò, gli occhi che brillavano "Hai frainteso! Volevo baciarti da un sacco di tempo, Rose"
"Davvero?" mormorò lei, non troppo convinta.
Lui annuì, un sorriso divertito che gli faceva capolino sulle labbra.
"Claire ha detto che le hai raccontato di come ci siamo innamorati" disse "ma a detta sua, pareva stessi parlando solo per te"
Rose arrossì, ma sostenne lo sguardo.
"Chi dice che Claire abbia ragione?"
"Il fatto che tu mi abbia seguito fino a qui"
Scorpius le scostò un ciuffo vermiglio che le era ricaduto sul viso.
"La Rose che conosco io non mi avrebbe mai seguto da nessuna parte" continuò "eppure tu lo hai fatto. Qualcosa doveva significae"
"Forse" ammise lei.
"Te lo dico di nuovo Rose, davvero non sapevo che fossi tu la ragazza del banco. Lo desideravo, ma non ne ero certo"
Rose annuì.
"Ti credo, Scorpius"
Lui le carezzò la guancia.
"Non guardarle" gli disse, prima di riuscire a fermarsi.
Scorpius corrugò la fronte.
"Cosa?"
"Le lentiggini, sono orribili"
Lui scoppiò a ridere mentre lei lo guardava interdetta.
"Che c'è da ridere?" volle sapere.
"E' stata la battuta più bella che tu abbia mai fatto, Lentiggini"
Rose alzò gli occhi azzurri al cielo.
"Ero serissima!"
Scorpius scosse la testa, di nuovo concentrato sulla pelle della ragazza.
Poi si chinò e le baciò il naso.
Pareva volesse baciare ogni singola lentiggine che costellava la pelle diafana di lei.
"Non sono brutte, Rose" le disse, incatenando i loro sguardi "sono solo l'ennesima bellissima parte della ragazza più bella che io abbia mai visto"
"Ruffiano"
Rose decise di onorare la casata di Grifondoro.
Prese coraggio e si alzò sulle punte, baciandolo.
Scorpus le infilò le mani tra i capelli e glieli sciolse, in modo che cadessero sulle spalle di lei in morbidi ricci vermigli.
"Ricorda" le sussurrava tra i baci "le lentigigni sono la parte più bella di te"

Teach me to love | ScoroseWhere stories live. Discover now