Capitolo 9

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Il giorno della festa.

Al college alle 17:00;

Sono entrata nel college ed è piena di persone, così tanti che mi sento persa.
Sono venute persino le persone che non credevo fossero ancora vivi, visto il loro alto numero di assenze in classe.

"Scheletri sulla porta d'entrata, da paura! Per non parlare dei decori, tutta la sala è illuminata dai colori neon!
Tutti ben vestiti...beh tranne il dj che sembra in fase di riabilitazione dalle droghe."

«Veramente? Felpa oversize, pantaloncini da donna e occhiali da sole? Lo sto vedendo sul serio o me la sto immaginando?» Parlo tra me e me ridacchiando.

«Accidenti dov'è Elisa?» Riprovo per la 4 volta a chiamarla.

Mentre sono concentrata ad ascoltare gli squilli dal telefono, mi guardo costantemente in giro finché non mi fermo su un punto nella sala.

Mi concentro un attimo.

«Ma è Elisa?» Mi incammino nella sua direzione.
Passo con fatica tra la gente calpestando uno o due piedi, con lamentele costanti.

«Elisa...» La chiamo picchiettando la sua spalla con l'indice.

«Ei! ma dove eri?» Sorpresa mi prende per le spalle.

«Stai scherzando? Ti ho chiamato più di tre volte.» Gli mostro le telefonate senza risposta.
Elisa tira fuori il cellulare e scruta le telefonate mancate.

«Accidenti, come ho fatto a non sentirle. Scusa dolcezza. Stavo assistendo ad un ballo che hanno fatto i ragazzi del corso di ballo, e tra poco ne fanno un'altra!» Saltella entusiasta.

«Ah Capisco, senti mi vado a prendere qualcosa da bere, hai sete?»

«No, ho lo stomaco sotto sopra, ho bevuto troppo.» Si accarezza la pancia con il senso di colpa.

«Non sembri la tipa che beve alcolici.» Incrocio le braccia con un mezzo sorriso.

«Non sembro molte cose.»

«Scusa? non ho capito bene, e la musica è altissima.»

«Infatti, la mia pancia è piena di cocktail...analcolici, dovresti provarli sono così avvincenti! Poi devo guidare 5 persone a casa sta sera.» Innalza gli occhi.

Mi giro e mi avvicino al mini bar.

«Non so nemmeno che prendere. Ho proprio zero esperienza con le feste! Sempre stata a casa a studiare e farmi serate Netflix mentre tutti si divertivano a fare stupidate in giro.>>
Guardo il cartellino con i nomi delle bevande, indecisa e frustrata.

«Due Cocktail Portofino, grazie.» Un ragazzo interrompe la mia intensa conversazione tra me stessa.

Mi giro ed è il ragazzo del autobus, quello del il mio stesso corso, che però non vedo quasi mai.

«Ei! Allora sei vivo.» Sorrido.

«Felice di rivedere anche te.» Ricambia il sorriso.

«Beh, quel cocktail in più è per me?» Mi accomodo su una delle sedie alte davanti al bar.

«No, ne berrò due.»

Mi passi a prendere?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora