Cap 1- Incontro

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Era una giornata di autunno, la prima giornata di scuola e nel college regnava un grande caos, era impressionante la quantità di nuovi studenti che era arrivata quest'anno; il college offriva diversi corsi e quindi era normale che tante persone con tante passioni diverse si incontrasserò lì; la nostra storia inizia con uno dei nostri protagonisti:

Gabriel Williams

Giovane artista digitale

Serio, professionale, intelligente, responsabile, freddo ed introverso, ma anche molto testardo; i professori dal punto di vista scolastico lo definirebbero fin troppo bravo; ha la media del 10 in tutto e per questo non ha mai avuto una ragazza.
E i suoi unici amici sono matita, gomma e carta, ma anche il suo tablet da disegno.

Gabriel girovagava per i corridoi del college cercando disperatamente la stanza 110 nella quale avrebbe dovuto dormire per il successivo anno scolastico.

"Mi scusi... Mi scusi!"

Cercò di attirare l'attenzione di un ragazzo per farsi aiutare a trovare la sua stanza ma per sua sfortuna aveva beccato l'unico ragazzo sordo della scuola; dopo aver capito che non c'era speranza continuò il suo cammino alla ricerca della propria camera, stringeva a se il suo sckethbook camminando incurvato in avanti come se si stesse chiudendo al mondo per proteggere il suo piccolo tesoro.

Una buona mezz'ora dopo Gabriel era finalmente davanti alla porta della stanza, girò le chiavi ed entrò, la stanza era di un bel colore azzurro, i mobili erano essenziali e lo stile era proprio quello che si vede nei film sui college, aveva un letto a castello che Gabriel avrebbe dovuto condividere con il suo coinquilino, Gabriel da sempre soffriva di vertigini, quindi era chiaro che avrebbe preso il letto di sotto; sistemò le sue cose e si sedette sul letto a contemplare la perfezione di quella camera, aveva intenzione di tenerla così, prettamente in ordine, ma quest'ordine non sarebbe durato a lungo...

La pace e il silenzio di quella stanza venne interrotto dal suono della maniglia che si girava e la porta che si apriva, entrò nella stanza un ragazzo: Bruno, alto, con la pelle perfetta e gli occhiali da sole, stava leccando un chupa-chupa alla CocaCola.

Lui è l'altro nostro protagonista:

Mike Garcia

Giovane musicista e cantante

Divertente, festaiolo, pervertito, generoso, gentile e dal cuor di leone.
È dislessico e odia la scuola, ma nonostante questo si gode la sua vita in serenità festeggiando, suonando e passando delle notti d'amore con uomini e donne.

I due giovani si guardarono senza dire una parola, Mike si alzò gli occhiali mettendoseli in testa, sorrise al biondo e gli porse la mano.

"Tu devi essere il mio compagno di stanza, Mike. Mike Garcia, piacere"

Gabriel scrutò per qualche secondo la mano del ragazzo, non amava il contatto fisico, ma decise di accontentarlo e così gliela strinse.

"Gabriel, Gabriel Williams, piacere mio"

Ci fú qualche secondo di silenzio, Mike si guardava attorno meravigliato, era tutto così perfetto secondo lui, troppo perfetto.

"Vedo che ti sei preso il letto di sotto, perfetto, amo stare sopra"

E fece un piccolo sorriso perverso facendo arrossire Gabriel, quest'ultimo era moooolto cristiano e quindi molto casto e chiuso su queste cose.

Mike buttò le sue cose sul letto e poggiò la sua chitarra contro la parete, Gabriel la vide, era una bella chitarra, rosa e bianca, fatta di un legno molto resistente che sembrava abbastanza costoso per uno come Mike; in effetti quest'ultimo non dava una bella impressione di se al primo impatto: era un ragazzo molto sbarazzino, portava sempre le cuffie al collo, indossava vestiti comodi e sportivi ed era perennemente spettinato, nonostante ci tenesse tantissimo ai suoi capelli.

Il Moro tirò fuori dalla sua bocca il chupa-chupa e lo porse al suo compagno di stanza in modo amichevole quanto malizioso.

"Vuoi favorire?"

"Ew, no, è disgustoso"

"No, è alla coca cola"

"... "

𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐠Where stories live. Discover now