Cap 21- 8 anni dopo...

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Erano passati ben otto anni da quella partenza e ormai Mike era un cantante di successo in America avendo vinto ben due dischi d'oro, poteva vantarsi dell'avere una vita pressomeno perfetta: una grande casa, un bel lavoro e anche una famigliola.
Era affacciato dal balcone della sua villa reggendo in mano un piccolo calice di cristallo ormai quasi semivuoto mente guardava il panorama di Los Angeles sotto le luci dell'alba, sospirò rilassato spegnendo la sigaretta e grattandosi mento annoiato. Tutti stavano dormendo in casa o almeno questo era quello che pensava...

"Papà perché sei sveglio? È mattina preso"

Lo chiamò una voce di una bambina dietro di lui. L'uomo si girò sorpreso inarcando le sopracciglia e ritorvandosi la figlia di 6 anni davanti ancora vestita con il suo pigiamino giallo che si abbinava ai suoi riccioli biondi.

"Scusa Noelle, ti ho svegliata?"

Domandò avvicinandosi a lei e poggiando il bicchiere affianco al posacere. Lei scosse la testa.

"Non ho sonno"

"Sono le 4 di mattina torna a letto cucciola"

"Tanto è domenica!"

Si giustificò lei entrando sul balcone e affiancando suo padre, sentì i brividi lungo la spina d'orsale quando poggiò il suo delicato piedino sulla superfice fredda di pietra ma questo  non le impedì di raggiungere Mike. L'uomo sorrise dolcemente e -intuendo il fatto che avesse freddo- la prese stringendola caldamente a se.

"Qui fa freddo, andiamo dentro ok?"

Sta volta la bimba annuí e quindi i due si affrettarono a rientrare chiedendosi dietro di se la porta scorrevole semi trasparente; Mike si sedette sul divano in sala tenendo la propria bambina a cavalcioni sulle gambe, questa si guardò attorno per verificare fossero effettivamente gli unici svegli.

"Mi suoni una canzone papà?"

Chiese aprendo i suoi grandi occhi verdi verso di lui e stringendo le mani l'una all'altra come se stesse pregando.

"Rischieremmo di svegliare gli altri cucciola..."

"Ti pregooooo"

Lui non riusciva mai a dirle di no quando lo guardava con quello sguardo così supplicante, forse la viziava troppo ma non poteva farci nulla, avrebbe fatto qualunque cosa per un suo piccolo sorriso.

"Eh va bene, ma solo una!"

Annuncio poggiandola al suo fianco per alzarsi a raccogliere la chitarra che era poggiata vicina a una delle pareti, era sempre lei, la sua amata chitarra che lo aveva accompagnato per anni durante la scuola; una volta riseduto al suo posto notò subito che lo sguardo pieno di gioia ed emozione della figlia era puntato su di lui aspettando l'inizio della canzone.

"Ce n'è una in particolare che vorresti sentire?"

"Hmmmm, no"

"Molto bene allora"

Concluse iniziando a sfiorare le corde della chitarra già accordata fino a creare una melodia che la ragazza conosceva bene, era una delle sue preferite che Mike aveva inventato proprio per lei e suo fratello minore -che in quel momento probabilmente era a letto a ronfare-. Noelle chiuse gli occhi lasciandosi cullare dalle note e dalla voce di Mike che sussurrando era già arrivato a cantarle il ritornello quando venne interrotto da una voce alle loro spalle.

"Che cosa diavolo ci fate svegli a quest'ora?"

Sia Mike che Noelle sobbalzarono, erano stati scoperti.

"G-gabriel! Emh la bambina non aveva sonno così le stavo cantando una canzone per farla addormentare"

Gabriel reggeva in braccio un bambino più piccolo dai capelli castani e dalla pelle olivastra, questo si stava stroppiccinado gli occhi assonnato.

"Avete svegliato me e il piccolo Christian"

"Ti chiedo scusa amore"

Disse Mike alzandosi dal divano poggiando sul tavolino davanti ad esso la chitarra e raggiungendo il marito e il secondogenito che lo stavano guardando male. 

"Torniamo a dormire che dite?"

"Ma io non ho sonno!"

Reclamò Noelle incrociando le braccia imbronciata sedendosi di nuovo sul divano intenzionata a restare lì e a non tornare in camera sua.

"E se ti dicessi che puoi dormire nel lettone?"

Cercò di scendere a compromessi Gabriel avvicinandosi a lei, non voleva essere cattivo ma in caso avesse rifiutato la sua offerta l'avrebbe comunque spedita a letto. Noelle sembrò pensarci qualche istante prima di alzarsi e con tono professionale e autoritario accettare quel compromesso.

"Andiamo su"

Sorrise Mike prenendola in braccio e lanciando un ultimo sguardo complice a Gabriel prima di avviarsi  insieme a lui in camera da dove ad attendere la famiglia li aspettava il morbidissimo letto matrimoniale.

Fine

𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora