Cap 12- Vacanze estive

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I mesi passavano in fretta ed erano ormai arrivate le agognate vacanze estive. Mike aveva invitato Gabriel insieme ad altri suoi amici nella sua casa al mare e ovviamente Gabriel aveva accettato.

Gabriel finì di caricare le sue valige nel bagaiaio della macchina che avevano affittato per quelle 3 settimane per poi salire un auto.
Mike si mise al volante mettendo in moto e partendo.

"Chi ci sarà oltre a noi?"

"Allora: ci sarà Christian, Banner -il mio amico della festa- e una mia vecchia amica d'infanzia, Tiffany!"

"Oh capisco..."

Disse Gabriel guardando fuori dal finestrino pensieroso, da qualche settimana non faceva che pensare a quello che gli aveva detto Skull; non aveva credeva di poter provare qualcosa per Mike, eppure lui lo faceva stare bene, gli stava sempre accanto e lo aiutava nel momento del bisogno.

Il viaggio durò qualche ora, passarono dall'ambiente della città a quello della campagna e per finire a quello del mare; Mike conosceva a memoria quella strada, l'aveva percorsa per così tante volte nell'arco della sua vita, ci andava sempre con sua madre e le sue cugine restando così l'unico ometto di casa.

Il suo flusso di dolci ricordi venne interrotto dalla voce di Gabriel che lo riportò con i piedi per terra.

"Quando arriviamo?"

"Oh emh, tra poco tranquillo"

Disse sorridendo dolcemente e continuando a guidare fino ad arrivare a una grande villa sul mare.

Era una casa molto grande e moderda, posizionata proprio sopra una collinetta davanti al mare; aveva delle grandi pareti bianche ed enormi finestre che davano sul mare, il tetto era piatto e nero ed attorno alla casa vi erano sparsi alcuni alberi di fico che erano quasi maturi.

"Benvenuto a Villa Garcia!"

Esclamò Mike scendendo dall'auto e prendendo un respiro profondo facendo scendere l'aria pulita e leggermente salata nei suoi polmoni.

"Wow, è splendida"

Disse Gabriel studiando con lo sguardo l'architettura della casa cercando di carprirne più dettagli possibili, Mike  aprì il bagaiaio della macchina prendendo le valigie.

I due sistemarono le loro cose in casa, avrebbero dormito nella stessa stanza ma tanto ormai c'erano abituati.

"quando arriveranno gli altri?"

Chiese Gabriel sistemando ordinatamente le sue magliette nel cassetto del suo comodino.

"Dovrebbero essere qui tra poco! Gli ho dato le indicazioni, spero trovino la strada"

"Questa casa è davvero meravigliosa, di chi è?"

"Appartiene a mia madre, ci venivo sempre con le mie cugine quando ero bambino..."

"Tua madre deve essere molto ricca"

"È un imprenditrice; lavora sempre all'estero è di solito rimango solo a casa perché i miei sono divorziati"

"Oh... Capisco"

Mike sospirò malinconico guardando fuori dalla finestra e sorrise vedendo che una macchina e due moto erano appena arrivate fuori dalla casa.

I due si diressero verso gli altri e li salutarono sorridendo, Christian era ancora un po' cupo ma si vedeva che provava a sorridere per non essere scortese.

"Mikyyyy"

Esclamò una bellissima ragazza bionda abbracciando il bruno amorevolmente e iniziando a baciargli tutte le guance sporcandolo di rossetto; Mike rise e la salutò altrettanto felice, per poi presentarla agli altrim

"Ragazzi lei è una mia vecchia amica, Tiffany; veniva spesso qui quando eravamo bambini"

"Già, piacere mio ragazzi"

Aveva una voce acuta e due grandi occhi verdi, teneva i suoi capelli biondi raccolti in una coda alta dalla quale sfuggivano solo due piccoli ciuffi che le si adagiavano dolcemente ai lati del viso, proprio davanti alle orecchie; aveva una maglietta viola e scollata e dei jeans strappati blu.

Tutti si presentarono e poi entrarono in casa per festeggiare l'inizio di quella vacanza; ordinarono la pizza e si sedettero a terra davanti al caminetto con il sottofondo della radio.

"Come sei diventato bello Miky"

Si complimentava Tiffany stringendosi sempre di più al suo petto suscitando uno strano stato di gelosia in Gabriel; il ragazzo però non disse nulla per non risultare possessivo oppure semplicemente interessato a Mike, voleva distrarsi, ma non sapeva come.

Cercò con lo sguardo qualcosa da fare o qualcuno con cui parlare e quasi subito il suo sguardo cadde su Christian che se ne stava a testa china a fissare il vuoto pensando a chissà cosa.

"Ehy tutto ok?"

Gli sussurrò facendo sobbalzare leggermente Christian dallo spavento, il ragazzo si ricompose educatamente sorridendo a Gabriel dolcemente, ma ormai quest'ultimo aveva capito che il suo non era un sorriso sincero.

Gabriel mise una mano sulla sua cercando di dargli un minimo di calore ed affetto sperando di riuscire a tirarlo un po' su di morale; Christian sorrise e gli occhi gli diventarono lucidi, non poteva scoppiare a piangere così a caso, ma non poteva nemmeno fare finta di nulla.

"Vado un attimo in bagno"

Disse alzandosi velocemente cercando di nascondere le lacrime che stavano per scivolare dai suoi occhi sulle sue delicate guance.

"È la prima porta a destra"

"Grazie."

Disse allontanandosi velocemente entrando in bagno e lasciandosi finalmente andare al suo pianto silenzioso ma doloroso.

"Forse sarebbe l'ora di andare a letto"

Disse Banner sbadigliando, Mike annui sorridendo.

"Giusto, il viaggio è stato stancante"

Tutti si alzarono e si preparano ad andare a dormire; Gabriel era già in pigiama ma non aveva affatto sonno.

Era appoggiato al cornicione del balcone mentre guardava l'orizzonte, il vento fresco e leggero gli spettinava leggermente i capelli, il biondo prese un respiro profondo inalando tutta l'aria fresca e sentendo un profondo stato di benessere. Chiuse gli occhi facendosi cullare dal suono delle onde che si adagiavano delicatamente sulla spiaggia facendo spostare la sabbia avanti e indietro.

"Ehy... Che fai?"

Disse Mike arrivando dietro di lui, Gabriel si girò e sorrise vedendolo.

"Nulla, penso"

Concluse Gabriel semplicemente, Mike lo guardò dritto negli occhi facendolo arrossire; senza dirgli nulla Mike si avvicinò a lui fino ad arrivare a pochi millimetri dalle sue labbra, Gabriel non poteva indietreggiare poiché aveva la schiena poggiata contro il cornicione altrimenti si sarebbe sposato per il troppo disagio.

"Ti amo"

Disse Mike non distogliendo lo sguardo nemmeno per un secondo dagli occhi grigi del biondo che arrossí notevolmente.
I loro respiri si fecero più affannati e i loro cuori iniziarono a battere all'impazzata, Mike si avvicinò di scatto facendo unire le loro labbra in un unico dolce e delicato bacio.

𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐠Where stories live. Discover now