Game ~Peter Pan~💚🍃

Chapter 14

Ad interrompere quella fantastica pace furono dei passi dietro di me.

P: Sapevo che ti avrei trovato qui.

Dal tono di voce non sembrava arrabbiato...probabilmente era di buon umore per la mia "punizione".

IO: Allora la prossima volta cercherò un nascondiglio migliore.

Dissi fredda senza girarmi.

IO: Cosa vuoi da me?

P: Te l'ho detto, solo sei troppo testarda per ammetterlo...tu sei il mio gioco.

IO: È quando ti stancherai del tuo gioco?

Domandai sapendo già la risposta.

P: Non mi servirà più perciò ti ucciderò.

IO: Scontato.

P: Ma adesso basta chiacchiere, è ora che tu venga punita.

Mi prese il polso e cominciò a trascinarmi, nonostante cercassi di opporre resistenza non serviva a nulla, era troppo forte per me.

Mi trascinò al centro di una radura, attorno a noi c'erano degli alberi che ci rinchiudevano in un cerchio.

Non avevo idea di cosa ci facessimo lì, né quale sarebbe stata la mia punizione.

Prima ancora che potessi chiederlo Pan suonò nel suo flauto e qualche secondo dopo ero completamente circondata dai bimbi sperduti.

Mi puntavano addosso spade, archi con frecce, pugnali e balestre e si avvicinavano sempre di più.

Sarei dovuta essere spaventata ma dopo anni ad essere bullizzata a scuola e picchiata a casa ho un sesto senzo di cui mi fido, i riflessi pronti e sono molto agile.

Appena il primo ragazzo scocca la freccia mi abbasso appena in tempo, ormai il cerchio di ragazzi si era spezzato e c'erano dei varchi da cui potevo uscire.

Cominciai a correre verso uno di questi ma un ragazzo mi si parò davanti e con il suo pugnale mi fece un taglio sullo zigomo destro.

Schivai i suoi colpi, ma ero solo una e loro erano una decina, stavo per perdere la speranza quando notai un ramo poco distante da me non era troppo in alto e potevo raggiungerlo con un salto e poi arrampicarmi.

Il problema? Dovevo arrivarci al ramo.

Cominciai a camminare all'indietro con le mani alzate in segno di resa e una finta espressione spaventata sul viso.

Arretrai fino a che non andai a sbattere contro il tronco dell'albero.

Aspettai il momento giusto e quando i ragazzi si tuffarono contro di me, io saltai e mi aggrappai al ramo.

Un ragazzo mi afferrò la caviglia prima che riuscissi a tirarmi su, ma con un calcio me lo tolsi di dosso e cominciai ad arrampicarmi.