Vi ricordate quando da piccoli guardavate il film Disney di Peter Pan, e sognavate anche voi di andare sull' Isola che non c'è?
Sì?
Dimenticate tutto quello che pensate di sapere sul ragazzino dai capelli rossi che gioca assieme ai bimbi sperduti.
L...
I rami sferzano la mia faccia, le braccia e le gambe ma non oso lamentarmi.
Ho paura. Io. Io, che ho sopportato un padre violento e una matrigna orribile...ho paura di uno stupido ragazzino viziato.
Immesa nei miei pensieri non mi sono nemmeno resa conto che ci siamo fermati.
Pan si gira verso di me, mi fissa come se volesse uccidermi.
IO: Co-cosa vuoi da me?
P: Darti una lezione! Non provare più a scappare o a rivolgerti a me in quel modo.
IO: Smettila! Smettila di trattarmi così non ne posso più fammi ritornare a casa!
P: STA ZITTA!
Con uno scatto del braccio infila la mano nel mio petto e a me si mozza il respiro.
Tira fuori il mio cuore, con un sorriso sadico sul volto.
Io cado in ginocchio tenendomi il petto dal dolore mentre il mostro passa il mio cuore da una mano all'altra come se fosse una pallina.
Finalmente si ferma, ma forse era meglio prima, comincia a stringere il mio cuore e dalla mia bocca esce un urlo di dolore.
Stavo per svenire, quando finalmente smette di stringere e mi rimette il cuore nella cassa toracica.
L'aria entra violentemente nei polmoni.
Mi metto seduta respirando grandi bloccate d'aria mentre guardo con paura e disgusta la persona davanti a me...anzi, non è nemmeno degna di essere chiamata persona.
P: Questa era solo una piccola parte di quello che potrei farti. La prossima volta farò diventare il tuo cuore cenere, basta solo un altro passo falso.
Detto questo sparisce nel folto del bosco.
Appoggio la schiena contro il tronco di un albero e cerco di riprendere le forze.
Decido di tornare all'accampamento ma solo in quel momento mi rendo conto che non ho idea di dove sono.
Comincio a camminare seguendo il mio istinto e finisco in una piccola radura con un bellissimo lago dalle acque blu.
Prendo un po' d'acqua e mi lavo il viso, mi siedo sulla riva a riflettere quando una voce mi risveia dai miei pensieri.
Seduta su uno scoglio c'è niente meno che una sirena.
Mi alzo spaventata sapendo quello che possono fare.
X: Hey, tranquilla, non ti voglio fare del male.
Aveva un viso gentile. Capelli rossi, occhi marroni e una lucente cosa azzurra.
IO: Chi sei tu?
X: Io sono Ariel...piacere di conoscerti Wendy Darling.
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Ecco un nuovo personaggio.
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e se è così lasciate una stellina.