GIAPPONE (AU Stagione 1993): Come fanboy al bar

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Quando vide l'insegna del bar, Lewis tirò un sospiro di sollievo: visto il malfunzionamento dell'antenna televisiva condominiale, aveva seriamente temuto di dovere rinunciare alla visione del Gran Premio del Giappone.
Per fortuna aveva trovato un posto che disponeva di un televisore, dopo avere girato tutto il centro della città a quell'ora. La gara sarebbe iniziata di lì a poco e, quando entrò, trovò una piccola folla radunata intorno al televisore. Si comportavano come d'abitudine, insultando i team, i piloti e, nello specifico, i telecronisti.
"Walker si salva, ma Palmer è così noioso!"
"Concordo, si stava meglio quando c'era Hunt!"
"A me Hunt non piaceva. Preferisco Palmer."
"Ah ah ah, davvero ti piace l'Uomo Noia? Non capisci un ca**o!"
"Ma sarai tu che non capisci un ca**o!"
L'argomento, tuttavia, fu ben presto accantonato per un'altra grossa problematica che affliggeva la Formula 1 moderna:
"Le gare sono noiosissime da quando non c'è più Mansell!"
"Hai ragione, faceva sempre delle ca*ate!"
"No, non è vero, Mansell non faceva affatto delle ca*ate! è il miglior pilota di tutti i tempi!"
"E allora perché ha vinto un solo mondiale e poi più nulla?"
"Mansell ha lasciato la Formula 1 dopo averlo vinto. E non è vero che non sta vincendo più nulla, va fortissimo in Indycar."
"Indy... cosa?"
"Quanto sei ignorante. Hai presente le gare americane?"
"Ah, quelle sugli ovali, dove non ci sono curve. Che senso ha fare un circuito dove non ci sono curve da entrambi i lati?"
"Comunque Senna e Berger sono sopravvalutati."
"Che cosa c'entrano con la Indycar?"
"Niente, ma ci tenevo a condividere questo dato di fatto."
"Non è un dato di fatto, è la tua opinione."
"Berger dovrebbe tornare in Ferrari, a mio parere."
"Berger è già tornato in Ferrari."
"Ne sei sicuro?"
"Certo che sì, quest'anno c'è Michael Andretti al suo posto!"
"Veramente c'è un giovane finlandese biondo con i capelli a caschetto."
"Da quando?"
"Da questo fine settimana."
"Sicuramente un perdente, uno che non vincerà mai con la McLaren."
"Invece secondo me vincerà almeno due mondiali! Chissà, magari sarà il futuro della Formula 1 insieme a Schumacher!"
Nel sentire nominare il pilota della Benetton, un ragazzo che stava seduto in piena solitudine a un tavolo alzò lo sguardo.
Lewis lo osservò con attenzione. Sembrava interessato all'imminente gran premio, ma non intendeva unirsi al gruppo radunato intorno alla TV.
Lewis lo raggiunse.
"Posso sedermi?"
L'altro annuì.
"Va bene."
Lewis si accomodò al suo fianco.
"Anche tu qui per la gara?"
"Sì."
"Anch'io, però non mi piace confondermi con quella gentaglia. Non sanno fare altro che della confusione e hanno anche criticato il pilota che amo con tutte le mie forze."
"Mansell?"
A Lewis venne da ridere.
"Ma dai! Ti sembro un tifoso di Mansell?"
"Mansell ha dei bei baffi" osservò l'altro. "Mi piacerebbe avere dei baffi come i suoi."
"A me piacerebbe, in generale, se mi crescessero i baffi" osservò Lewis. "Purtroppo mi spuntano fuori solo dei peluzzi poco vistosi."
Un giovane cameriere che passava di lì intervenne: "Scusate se mi intrometto, ma anche a me piacciono i baffi."
"Avrai dodici anni" obiettò Lewis, "ne passerà di tempo prima che ti spuntino i baffi."
"Ecco, appunto" convenne un collega del giovane, un tipo dall'aria mediterranea con un enorme sorriso a trentadue denti. "A proposito, Lando, ti sono già spuntati almeno i peli inguinali?"
I due si misero a ridere sguaiatamente.
Lewis si rivolse allo sconosciuto: "Io sono Lewis, piacere di conoscerti."
"Io mi chiamo Sebastian."
"A proposito, dimenticavo, sono un enorme fanboy di Senna. Lo adoro. Vorrei tanto essere come lui."
"Senza offesa, tu sei più carino. Però non farci caso, ho un debole per i caraibici con le treccine."
"Stai flirtando con me?"
"No, era solo un dato di fatto. A me Senna non piace, una volta l'anno scorso ha litigato con Schumacher."
"Ah, quel ragazzino che sta sempre in mezzo..."
"Ma quale ragazzino che sta sempre in mezzo! Schumacher è un fenomeno. Hai capito? Un F-E-N-O-M-E-N-O!"
"E tu sei un fanboy. Un F-A-N-B-O-Y."
Sebastian ridacchiò.
"Va bene, lo ammetto, sono un fanboy. Però secondo me è il futuro."
"Io, ovviamente, spero che attenda ancora un po', prima di iniziare a vincere... e ovviamente che eviti di stare sulla strada di un certo tre volte campione del mondo brasiliano."
"Per oggi sembra che le cose possano andare bene al tuo amato pluricampione del mondo."
La gara, infatti, era appena iniziata. Il pilota della McLaren, che scattava dalla seconda casella della griglia di partenza, si era portato in testa.
Nel gruppo intorno alla TV qualcuno protestò: "Era meglio quando in Formula 1 c'era Mansell!"
"L'hai già detto" gli ricordò il suo vicino, allungandogli una gomitata. "Stai zitto che non sento le ca**ate di Jonathan Palmer!"
"Perché vuoi sentirlo, se dice ca**ate?"
"Così potrò criticarlo in modo più sensato."
"E che bisogno c'è di fare critiche sensate? È una perdita di tempo."
Lewis sospirò.
"C'è gente messa peggio di noi, non trovi, Sebby?"
"Sono d'accordo... ma chi ti ha dato il permesso di chiamarmi Sebby?"
"Mi piace così."
"Okay."
"Quindi posso?"
"Se proprio devi..."
Lewis sorrise. Era certo che sarebbe andato d'accordo con quel fan di Schumacher, anche se aveva un gusto terribile in fatto di piloti. Perché Sebastian fosse contento, era disposto addirittura a veder vincere ex-equo Senna e Schumacher, anche se la cosa era matematicamente impossibile.
Invece il pilota della Benetton uscì di scena dopo appena dieci giri di gara. Mentre era in lotta con Berger e Hill tamponò quest'ultimo e la sua vettura fu troppo danneggiata per continuare.
Sebastian parve abbattuto, ma Lewis gli ricordò che esistevano tante belle cose nella vita.
Il suo nuovo amico annuì.
"Sono d'accordo. Una delle cose belle della vita è la libertà di imprecare. Fanc..."
"Shhhhh!" lo zittì Lewis. "Non vorrai scandalizzare quel cameriere a cui devono ancora spuntare i peli pubici! È un ragazzino innocente."
"Hai ragione."
"Piuttosto, ordiniamo qualcosa da bere... che cosa ne dici di un drink?"
"Niente alcool a quest'ora. Magari un tè."
"Non ci pensare nemmeno. Sono le cinque di mattina, non di pomeriggio! Mi rifiuto di bere un tè a quest'ora."
"È pur sempre più adatto che una vodka. Comunque, se preferisci, possiamo ordinare due caffè."
Era una soluzione decisamente più accettabile. Lewis fece un cenno al cameriere sorridente, che nel frattempo si mise a lamentarsi perché Alan Jones, l'ultimo australiano ad avere vinto il mondiale di Formula 1, veniva raramente preso in considerazione dai tifosi...

Le Cronache dei VetteltonWhere stories live. Discover now