BONUS (Random): Sebastian a casa Hamilton

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«Prego, benvenuto nella mia modesta dimora.»
Sebastian sentì il cuore rimbalzargli nel petto. Era già pentito di avere accettato l'invito di Lewis.
Che cosa gli era venuto in mente? Quel posto non faceva per lui.
Il suo collega, del tutto ignaro dei suoi viaggi mentali, lo fissava con un sorrisetto piuttosto inquietante.
«Cosa ci fai lì incantato, Sebastian? Entra in casa.»
A quanto pareva non c'era proprio la possibilità di scappare a gambe levate, nonostante tutto fosse andato male fin dal primo momento.
Alle spalle di Lewis apparvero due graziosi bulldog. Roscoe si mise ad abbaiare in modo piuttosto festoso.
Sebastian si sentì sollevato, almeno per un attimo: Roscoe era un cane piuttosto simpatico, era felice di rivederlo. Ultimamente Lewis non l'aveva portato con sé ai gran premi, quindi non lo vedeva da parecchio tempo.
Si fece coraggio.
Varcò la soglia, trascinando il proprio trolley, pensando all'imminente incontro che lo aspettava: una questione di sponsor, che l'aveva costretto a recarsi a Montecarlo. Purtroppo aveva fatto l'errore di informare Lewis dell'incontro che lo aspettava e il pilota della Mercedes aveva insistito per ospitarlo nella propria abitazione.
Non che fosse un brutto posto... anzi, era stupendo sapere che lì nei pressi abitavano tanti loro colleghi ed ex colleghi. Lewis aveva negato, ma Sebastian era certo che organizzasse eventi vari, come gare di nuoto nella piscina condominiale, chiamando Eddie Jordan a fare la telecronaca.
Sebastian, in ogni caso, non amava una vita così tanto sotto i riflettori. Preferiva di gran lunga vivere nelle campagne, circondato da mucche e galline che, all'occorrenza, sapevano rivelarsi una compagnia migliore di molte persone presenti nel paddock. Per esempio, nessuna mucca l'aveva mai intralciato come faceva Gutierrez a suo tempo, nonostante la presenza di bandiere blu, né tantomeno le galline volevano giocare con lui a pingpong come Ricciardo.
Gli venne a quel punto un dubbio.
"Dimmi, Lewis, per caso Daniel non abita in questo palazzo?"
"Sì, ma purtroppo non posso invitarlo a cena, perché questa sera deve uscire insieme a Hulkenberg."
"Danico vibes."
"Concordo in pieno. Peccato, se avessi potuto programmare le cose in anticipo, magari avrei invitato entrambi..."
Sebastian scosse la testa.
"No, per carità, niente invitati. E poi stasera devo andare a cena con i manager della Philip Morris."
"E cosa vogliono da te?"
"I miei occhi azzurro shocking per una loro campagna pubblicitaria che prevede un numero ristretto di pannelli pubblicitari da esporre nei pochi luoghi al mondo in cui è ancora consentito pubblicizzare il tabacco."
"Tutto ciò è terribile! Come osi prestare i tuoi occhi per una campagna pubblicitaria a base di nicotina?"
"Sai benissimo che non ho mai fumato in vita mia, nemmeno per imitare il mio idolo Michael che, quando si spegnevano le telecamere, fumava come una ciminiera. Però la Philip Morris ha minacciato il team di ritirare la sponsorizzazione di Mission Winnow e la squadra ha minacciato di appiedarmi in corso d'opera e di sostituirmi con Giovinazzi, che ha a sua volta gli occhi azzurri, se non avessi accettato la malsana pubblicità alla quale dovrò prestare i miei occhi."
"Cosa ne diranno le Tumblr baby?"
"Non lo so e non mi interessa. Penso che qualcuna mi difenderà dalle accuse più recenti, riferendo che ho fatto di peggio nel lontano 1995, una volta in cui ho fatto lo sgambetto a un mio compagno di classe che mi aveva fatto una linguaccia. Siccome quel mio ex compagno è diventato un coltivatore di cetrioli, verrò accusato per effetto della proprietà transitiva di discriminazione razziale nei confronti degli indiani e questo fa cadere nel dimenticatoio la Philip Morris."
"Quel tuo compagno di scuola è indiano?"
"No, ma lo è Karthikeyan, che è strettamente imparentato con i cetrioli."
"Questo, in effetti, non è un problema da poco. Ora, comunque, non preoccuparti più, almeno per un po'. Sono solo le quattro del pomeriggio. Hai tutto il tempo per andare a farti una doccia e a rilassarti in attesa di un importante evento che si terrà tra un'ora."
"Ovvero?"
"Ovvero l'ora del tè."
Sebastian fece come gli aveva suggerito Lewis e per un po' non pensò più a nulla. Soltanto mentre beveva la seconda tazza di tè, su insistenza di Lewis, ricevette un messaggio sul cellulare: era Binotto in persona, che lo informava che l'incontro con i manager della Philip Morris non esisteva e che si era inventato tutto su richiesta di quel trollone di Daniel, il nuovo compagno di squadra di Sebastian dopo che quel traditore di Charles aveva preso il posto di Bottas alla Mercedes. Secondo Ricciardo, Sebastian aveva una vita sociale piuttosto piatta e invitarlo a trascorrere un fine settimana a Montecarlo era la cosa migliore.
Sebastian non sapeva se sentirsi sollevato oppure preso in giro. Peccato che Ricciardo fosse fuori con Hulkenberg, altrimenti non gli sarebbe dispiaciuto andare a casa sua e urlargli dietro dei "f*ck".
Raccontò tutto a Lewis e ne venne fuori una cosa terribile: anche lui sapeva la verità.
Sebastian spalancò gli occhi.
"Perché l'hai fatto?! Che cosa ti hanno promesso in cambio di questa tua complicità? Vuoi per caso rubarmi il volante?"
"No, tanto a fine stagione tu e Daniel sarete a piedi e verrete rimpiazzati da Marcus Armstrong e Robert Shwartzman, in cu*o a quel brocco di Mick Schumacher."
"Perché il cu*o a Schumacher?"
"Perché è uno sbarbatello senza talento."
"Anche Armstrong e Shwartzman... non meritano il volante mio e di Daniel."
"Concordo in pieno, ma sono giovani ed è giusto che siano loro a portare avanti la nobile arte di impedire a Giovinazzi di appoggiare il fondoschiena su una Rossa. Parlando di cose serie, la Ferrari ha intenzione di concedere a entrambi una possibilità e di darvi un volante per la 24 Ore di Le Mans. Siccome Alonso si è rifiutato di prendere parte all'evento perché nel prossimo giugno intende prendere parte alla prima edizione del Triathlon motoristico, serve un terzo pilota da abbinare a te e a Daniel e spero di essere io."
"Bella cosa... a proposito, cos'è il Triathlon motoristico?"
"Una nuova competizione che prevede che i piloti svolgano diverse gare, a bordo di Formula 1, MotoGP e V8 australiane. Fernando si è messo in fissa con l'idea di battere a tutti i costi Valentino Rossi e Casey Stoner..."
"Ce la farà senz'altro, a meno che non provvediamo a gufarlo."
Lewis gli strizzò un occhio.
"Ma noi lo guferemo senz'altro... Adesso, però, basta perderci in chiacchiere. Vieni subito nella mia stanza."
Sebastian fu scosso da un brivido gelido.
"Nella tua... stanza?"
"Tranquillo, non voglio venire a letto con te. Non mi sono espresso bene, non è una stanza da letto quella in cui intendo portarti. Si tratta di una mega cabina-armadio."
"Vuoi fare sesso nell'armadio? No, perché al massimo avrei preferito un letto..."
Lewis ridacchiò.
"No. Stasera ti porto in una discoteca in cui suonerà dal vivo una boy-girl band appena fondata in cui cantano un sacco di miei amici... Ci saranno Rita Ora, Ariana Grande, Justin Bieber e tanti altri."
"Oh... e con ciò?
"Con ciò non penserai di venirci con lo smoking della Ferrari che ti eri portato per la riunione della Philip Morris."
"No..."
"E nemmeno con una camicia a quadri. Ti devo assolutamente prestare qualche indumento che non ti faccia sfigurare... Quindi togliti immediatamente quella camicia e quei pantaloni da tuta, che ho un sacco di roba da farti provare."
"Ho portato una camicia a quadri elegantissima..." cercò di protestare Sebastian. "Non avrai intenzione di farmi vestire in modo strano."
"No, figurati." Lewis gli fece gli occhi dolci. "Avanti, Sebby, vieni a indossare qualcosa di elegante."
Sebastian seguì Lewis controvoglia.
"La conosco, io, la tua eleganza..."
"No, mi hai visto solo con magliette rosa e catene da rapper, non conosci le sfaccettature del mio guardaroba."
Sebastian stava bene anche senza conoscerle, ma preferì non dire niente. In fondo, fino a quel momento, Lewis si era rivelato molto ospitale. Non era opportuno informarlo di non essere interessato né alla serata che gli aveva proposto né a Rita Ora. Non sapeva nemmeno chi fosse Rita Ora... e in realtà nemmeno gli altri personaggi citati da Lewis. Di sicuro era gente senza hobby interessanti, che non si dedicava né alla coltivazione di orti né all'allevamento di anatre come animali da compagnia.
Quello che accadde nelle ore successive lo fece rintronare completamente. Provò una lunga serie di felpe, t-shirt, camicie, giacche, tutte dai colori strani e imbarazzanti. Lewis gli scattò anche diverse foto, informandolo che intendeva mostrarle a tutto il vicinato.
"Perfino a quel principe Disney del tuo ex compagno di squadra?"
"Certo! Gli dovrò pur fare presente che, mentre lui si è sempre rifiutato di indossare i miei indumenti quando usciamo insieme, tu lo fai senza problemi."
"Tu e Rosberg uscite insieme?"
"Solo per eventi da family man, perché ha la malsana abitudine di andare a letto alle dieci di sera."
"È la stessa ora a cui vado a letto io."
"Non finché sarai mio ospite. Comunque un paio di settimane fa io e Nico siamo andati ad assistere a un torneo di lancio del cappellino. È stata un'esperienza meravigliosa. Alla fine il lanciatore per cui tifavo ha vinto, battendo in finale il preferito di Nico. Il principe c'è rimasto piuttosto male... mi ha accusato di avere gufato l'esito della gara, ma erano tutte assurdità senza fondamento."
"Capisco."
"Ora, però, andiamo a cucinare un piatto di spaghetti alla carbonara per cena."
"Tu mangi gli spaghetti alla carbonara?"
"Vegani, con uova di soia, formaggio di soia, guanciale di soia e soprattutto panna di soia."
"Che orrorehhhh!"
Lewis lo guardò malissimo.
"Non pensi ai poveri animali? Non pensi ai poveri maiali che soffrono perché tu possa mangiare guanciale? Alle galline a cui vengono sottratte le uova? A..."
Sebastian lo interruppe: "Non ho niente contro al veganesimo. Ho solo qualcosa contro la panna nella carbonara."
"Ma è di soia."
"Soia o non soia, non osare metterla."
"Va bene, ma solo per venire incontro alle tue esigenze."
Sebastian scoprì, nella mezz'ora che seguì, che Lewis era un ottimo cuoco. Se un giorno ci fosse stata un'edizione di Masterchef dedicata ai piloti, avrebbe potuto tranquillamente arrivare a giocarsi la finale con Grosjean.
Dopo cena guardarono alcuni video musicali su MTV. Lewis rimase parecchio impressionato da un video di Rihanna, definendola la donna più sexy del mondo. Se ne pentì immediatamente, dato che subito dopo fu trasmesso un video di Nicole Scherzinger.
I suoi occhi si riempirono di lacrime al pensiero della sua ex compagna perduta e Sebastian non sapeva se essere dispiaciuto per lui, oppure contento, perché se Lewis si sentiva così sottoterra, magari avrebbe annullato la loro serata...
Lewis, però, non annullò niente.
"Forza, andiamo a prepararci! Non vedo l'ora di vedere Rita Ora! Poi ci sarà anche Neymar Jr nello stesso locale. Gli ho promesso che un giorno o l'altro ce lo saremmo misurato per vedere chi ce l'ha più lungo. Potresti fare da giudice di gara..."
"Non ci tengo a vedere il membro di Neymar..."
"Il mio sì, quindi... buono a sapersi."
Sebastian avvampò.
"Non ho detto niente di tutto ciò."
"Non fa niente, quello che conta è il pensiero. Ora, però, preparati, che ho già deciso cosa devi metterti."
Non andò neanche troppo male. La giacca che Lewis scelse per Sebastian aveva qualche paillette, ma non sembrava particolarmente brutta.
Sotto quella giacca, avrebbe voluto fargli mettere un indumento strano che sembrava una vestaglia, ma Sebastian lo convinse a scegliere per lui una camicia bianca, promettendogli che, se fossero stati compagni di squadra a Le Mans, avrebbe passato tutto il tempo a dichiararsi soddisfatto di essere nello stesso team del pilota più forte di tutti i tempi.
L'estasi di Lewis nell'udire quelle parole era evidente, tanto che Sebastian temeva che potesse avere un'erezione.
Non accaddero incidenti particolari e, quando il bed time di Sebastian era già passato da un pezzo, uscirono di casa, non prima che Lewis l'avesse convinto a mettersi al collo una spessa catena da rapper. Sebastian non ne era molto soddisfatto, ma l'alternativa proposta da Lewis era una "sobria" cravatta fucsia, quindi accettò, con approvazione da parte del collega.
"Perfetto, Sebby, prima sembravi un becchino. A vederti, si sarebbe detto che eri il figlio di Frentzen."
"No, per carità, non voglio che Hanna mi lasci per mettersi insieme a Mick Schumacher. Abbiamo un sacco di bambini."
"Non succederà, non preoccuparti. Hanna ne ha abbastanza di bambini, non si fidanzerebbe mai con un poppante."
Salirono sull'elegantissima auto di Lewis e si diressero verso il locale.
Il PR all'ingresso, un tipo con gli occhi azzurri dall'aria vagamente familiare, fece un sacco di storie. Sosteneva di non avere mai visto Sebastian prima di quel momento e di non volerlo lasciare entrare, dato che non era né nella lista di Rita Ora, né in quella di Justin Bieber. Dopo un ulteriore controllo, osservò: "Nemmeno nella lista di Ariana Grande. Spiacente, se ne deve andare."
"Ma holy f*ck!" esclamò Sebastian, "lei non sa chi sono io."
"Esatto" convenne il PR. "Non l'ho mai vista prima. Si fosse trattato di un'importante personalità come Esteban Gutierrez avrei chiuso un occhio e accettato una mazzetta per farlo entrare... in fondo Gutierrez è stato tester della Ferrari."
"Io la Ferrari la guido da anni come titolare."
"Addirittura un visionario che si crede Sebastian Guido La Rossa Dal 2015 E Non Ho Ancora Vinto Un Mondiale."
Sebastian si sentì raggelare.
"Come ha detto?!"
"Ha sentito benissimo."
"Beh, sappia che si sbaglia di grosso. Prima di tutto sono esattamente Sebastian Guido La Rossa Dal 2015 E Bia Figueiredo Invidia La Lunghezza Del Mio Presunto Nome. In secondo luogo, cosa ancora più importante, sono il campione del mondo 2020 e sul musetto della mia vettura spicca un numero 1."
"Facile vincere quando Toto Wolff è in fissa con l'Aston Martin e con l'alleanza con Stroll e la Redbull non ha abbastanza cu*o..."
Tutto ciò era terribile. Sebastian non si aspettava che un campione del mondo con la Ferrari potesse essere oltraggiato a quella maniera. Stava per insultare il PR, ma per fortuna intervenne Lewis.
"Scusami, Sebby, stavo salutando Selena Gomez." Poi si rivolse al PR. "Il signore qui presente è il mio fidanzato, quindi caro Jolyon, fammi il piacere di farlo entrare."
Il PR, adesso, pareva imbarazzato.
"Sì, scusami Lewis, l'avevo scambiato per uno straccione qualsiasi che provava a imbucarsi. D'altronde è vestito proprio come un senzatetto..."
In un altro momento Sebastian si sarebbe compiaciuto del buon gusto del PR in fatto di abbigliamento, dopotutto gli indumenti che gli aveva prestato Lewis erano inguardabili, ma non poté fare a meno di soffermarsi sul nome pronunciato da Lewis: Jolyon. Ecco dove aveva già visto quel tizio. Mentre entrava nel locale, gli diede una spallata.
L'altro fece per protestare.
Sebastian ridacchiò.
"Karma."
"Ecco che si crede anche Alonso..." borbottò Jolyon.
"Giammai. Alonso non ha mai vinto un titolo con la Rossa."
"Smettila" lo supplicò Lewis. "Non compiacerti troppo di quel mondiale. Toto era ormai in fissa con l'Aston Martin, mentre la Redbull..."
"...non ha avuto abbastanza fondoschiena. Sei tu che hai messo in testa questa idea a Jolyon?"
"Adesso non lamentarti. Ti ricordo che, stando a quanto ho detto a Jolyon, io e te ci siamo fidanzati. Quindi comportati da bravo cavaliere, invece di fare polemica. Non siamo a una conferenza stampa del giovedì nel gran premio successivo a un incidente innescato da Verstappen. In più, non ho mai detto a Jolyon il mio vero pensiero."
"Ovvero?"
"Ovvero che, con il passaggio imminente di Leclerc in Mercedes, la Ferrari l'abbia deliberatamente sabotato per fargliela pagare. Essere battuto da te è stato un duro colpo per lui."
"Sarà un duro colpo per te quello che riceverai nelle pa**e se non la smetti."
Lewis fece un mezzo sorriso.
"Non scaldarti, Sebby. Altrimenti, se la situazione diventa troppo hot, sarò costretto a portarti in un bagno e a fare cose folli."
"Siamo venuti qui per stare imbambolati su un divanetto, non per fare cose folli."
"Te lo scordi. Siamo venuti qui per ballare... oh, guarda, c'è Neymar proprio qui vicino."
Sebastian abbassò lo sguardo.
"No, Neymar nooooohhhhh."
"Stai tranquillo, lo saluto e basta" lo rassicurò Lewis. "Questa serata la passo solo con te."
Sebastian si sentì improvvisamente sollevato. Era un bene che Lewis non lo abbandonasse a se stesso. Si sarebbe sentito molto spaesato... per fortuna, però, grazie alla vicinanza del suo collega, andò tutto bene. Alla fine della serata andarono perfino a scattarsi un selfie insieme ad Ariana Grande. Sebastian si abbassò, per sembrare alto un metro e un tappo ed essere scambiato per Sam Bird.
Quando uscirono dalla discoteca, diverse ore dopo, Lewis volle sapere: "Allora, ti sei divertito?"
Sebastian era tentato di dire di no, che era stata la serata peggiore della sua vita, ma non ebbe il coraggio di mentire.
"Sì, è stato bello. Comunque non c'era alcun complotto. Charles si era fissato con le gare virtuali e non si concentrava abbastanza su quelle vere. Per giunta non è nemmeno riuscito a contrastare la popolarità di Lando Norris. Uno spreco..."
Lewis alzò gli occhi al cielo.
"Ragazzini. Non avranno mai la nostra saggezza. Né saranno mai scelti per guidare la Ferrari a Le Mans al suo debutto in LMP1."
Sebastian se ne era quasi dimenticato. Quando gli tornò in mente, dichiarò: "Quando avremo vinto la 24 Ore portando in alto la Rossa, torneremo qui per festeggiare e porteremo con noi anche Daniel."
"Ottima cosa. Stai proponendo un perfetto menage-a-troix."

Le Cronache dei VetteltonWhere stories live. Discover now