BONUS (Coronavirus break 2020): I social spiegati a Sebastian Vettel

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Prancing Seagull:
Ehi, Prosciuttello! Scusa se ti disturbo, ma credo che tu sia l’unico che possa aiutarmi. Anch’io ho aderito alla campagna #IoRestoInCasa, per non prendere il virus e per proteggere le persone anziane tipo Bernie Ecclestone che, se venissero contagiate, potrebbero avere seri problemi. Purtroppo è lunga fare venire sera, non faccio altro che leggere libri, ma prima o poi il campionato riprenderà e non voglio che Charles faccia figure imbarazzanti nelle challenge. Se hai tempo, mi spiegheresti come funzionano i social network? Intendo aprirmi dei profili per passarmi il tempo.

Gangster Rapper:
Mi fa piacere che tu abbia deciso di prendere due gabbiani con una fava sola, contribuendo a due nobili scopi, quello di non far sentire il tuo compagno di squadra ignorante e quello di non passare tutto il giorno a grattarti le pa**e per la noia. Credo proprio che diventare un ragazzo social ti piacerà, anche se devi prendere una decisione: vuoi aprire dei profili pubblici, oppure vuoi continuare a nasconderti sotto un sacchetto di carta?

Prancing Seagull:
Non saprei, sono piuttosto indeciso. Mi spieghi come funziona Facebook?

Gangster Rapper:
Non sono convinto che Facebook sia un social che fa per te. Pensi che possa esserti di conforto sapere che quello che pubblichi sulla tua vita privata venga letto da qualunque tuo conoscente, compresi tuoi cugini di quarto grado e tuoi compagni delle scuole elementari che, quando dicevi loro che volevi diventare il nuovo Schumacher, ti ridicolizzavano dicendo che non lo saresti diventato mai? Tra parentesi, quei ragazzini trasudavano saggezza e avevano visto una grande verità, ma ho dei dubbi sul fatto che tu voglia averli intorno.

Prancing Seagull:
Veramente ai miei compagni delle elementari ho sempre detto di volere diventare il nuovo Bernd Schneider e sono ben felice di avere indossato un casco dei suoi colori, che per pura coincidenza erano anche i miei, quindi ho potuto metterli così come se niente fosse, in barba alla regola del non potere mai cambiare colori del casco, che per puro caso è stata cancellata proprio quando hanno iniziato ad essere cancellati anche i gran premi!

Gangster Rapper:
Eri un bambino cool, Schumacher era troppo mainstream per te!

Prancing Seagull:
Certo, volevo apparire colto, mentre nessuno dei miei compagni ne sapeva mezza del DTM. Se aprissi un profilo Facebook, penso che lo farei per postare cose sul DTM.

Gangster Rapper:
Alla gente non interessa il DTM, tutto ciò che conta è la Formula 1, oltre che la Indycar, vista la presenza di Alonso a Indianapolis.

Prancing Seagull:
Il DTM ha molti punti di contatto con la Indycar. Anzi, è stato il precursore della Indycar: Franchitti era nel DTM in occasione del primo dei suoi molteplici cappottamenti.

Gangster Rapper:
Io, però, rimango convinto che Facebook non faccia per te. Non ti ci vedo ad andare a commentare cose di cui non sai nulla insultando gente per motivi legati a cose che non sai. Tipo, pensi che te la sentiresti di stare tutto il giorno a scrivere dei “f*ck” per ragioni che non hanno a che vedere con corse automobilistiche o tornei di ping pong?

Prancing Seagull:
In effetti no, non sono per niente convinto che FB faccia al caso mio. Che cosa mi dici invece di Twitter? So che sei un esperto, ormai...

Gangster Rapper:
Twitter serve prevalentemente per postare foto di telemetrie all’insaputa del team o per accusare i propri compagni di squadra di unfollow, quindi durante l’off-season potrebbe essere meno utile che durante il campionato in corso. Lo puoi usare, però, anche per criticare tabloid e magazine che sostengono che la Pussycat Doll con cui eri fidanzato ti abbia lasciato perché preferivi le auto a lei, quando invece ti ha lasciato perché hai criticato il suo duetto con Eros Ramazzotti.

Prancing Seagull:
L’unico problema è che non sono mai stato fidanzato con una Pussycat Doll e che, al momento attuale, la mia signora non mi ha ancora lasciato... anche se la presenza prolungata a casa aumenta il rischio, perché non sono sicuro che Hanna sia così tanto felice di avermi intorno.

Le Cronache dei VetteltonWhere stories live. Discover now