Lasciala andare.

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Quell'odio-amore esternato dall'arazzo💫

"So, before you go
Was there something I could've said
to make your heart beat better?
If only I'd have known
you had a storm to weather
So, before you go
Was there something I could've said
to make it all stop hurting?
It kills me
how your mind can make you feel so worthless
So, before you go."
-Lewis Capaldi

La pioggia scrociava imperterrita in quell'Inghilterra abitata da gente abituata al suo scorrere insistente.
Draco Malfoy stringeva forte tra l'indice e il medio del tabacco racchiuso in una sigaretta, con la nicotina che girovagava nel suo corpo e si divertita a riempire i polmoni di spazzatura.
Le vene del suo collo erano sporgenti, gli abiti fradici e i capelli nascosti dal cappuccio di una felpa nera come il suo umore.
Chiuse gli occhi.

“𝙳𝚎𝚟𝚒 𝚍𝚒𝚛𝚐𝚕𝚒𝚎𝚕𝚘, 𝙳𝚛𝚊𝚌𝚘.
𝙿𝚊𝚛𝚕𝚊𝚕𝚎.
𝙻𝚎𝚒 𝚍𝚎𝚟𝚎 𝚜𝚊𝚙𝚎𝚛𝚎.”

Inspirò ed espiró altro fumo, per poi rilasciare. Fissó la piccola lucina spegnersi, mentre strinse i denti in una crisi di nervi soffocata.
La voce della Grengrass seguitava a farlo penare nei sogni e da sveglio.

“𝙽𝚘𝚗 𝚙𝚞𝚘𝚒 𝚜𝚌𝚊𝚙𝚙𝚊𝚛𝚎.
𝙳𝚎𝚟𝚎 𝚜𝚊𝚙𝚎𝚛𝚎.
𝙻𝚎𝚒 𝚎̀ 𝚍𝚒𝚟𝚎𝚛𝚜𝚊 𝚍𝚊 𝚝𝚎.”

«Come puoi stare tutta la sera incantato a guardare fuori dal terrazzo sotto un temporale? Hai fiducia nella zucca che diventa carrozza?», la voce premurosa della sua ragazza lo scosse.

«No», scosse la testa poggiando i gomiti sul muretto e sorreggendo la testa.

«No?», innarcó un sopracciglio.

«È una scusa per aspettare il pretesto per essere la persona che non sono».

«Come vorresti essere?»

«È stupido pensare che esistono dei segnali dell'universo. Voglio dire, non ha di meglio da fare? Forse non esistono nemmeno, me lo auguro per lui. Il mondo com'è adesso è così poco umano. Sono tutti così incapaci di esprimersi. Perché siamo così egoisti? Perché anche io?», gettó l'utensile di sotto, fregandosi dei danni.

«Mi stai spaventando», Hermione tentò di avvicinarsi, ma lui la rifiutó.

«Io non ti merito. Lui sì. Weasley sì».

«Che cosa vuoi dire?», non riusciva a dire altro. Un nodo alla gola andava a ritmo con la sua fitta allo stomaco.

«La verità è che stai meglio senza di me. Io ho distrutto l'unica cosa che abbia mai amato», riuscì a mantenere la voce normale.

«Stai farfugliando delle assurdità anomale. Rientriamo, ti misuro la febbre», lei non si tiró indietro e provó a sfiorarlo, ma lui fu più veloce. Ogni passo in più, pareva allontanarli l'uno dall'altra.

«Vorrei fosse così», spiegó amaro bagnandosi le labbra come fossero secche, «La tua vita sarebbe più facile se io non tornassi».

«Dove vuoi arrivare?», si strinse nella giacca che le copriva le spalle.

“𝙳𝚛𝚊𝚌𝚘, 𝚙𝚊𝚛𝚕𝚊; 𝚘𝚛𝚊”.

«Ti ho mentito. Su tutto», condusse la mano sulla bocca per trattenere un singhiozzo.

«Malfoy... Draco, come vuoi che ti chiami in questo momento, se è uno scherzo, è di cattivo gusto».

«Io e Astoria abbiamo avuto un figlio. Non ho nemmeno avuto le palle di guardarti negli occhi e dirtelo. Io... io sono padre».

«C-cosa? Da quanto?», un vortice la stava risucchiando lentamente.

«Si chiama Scorpius. Frequenta Hogwarts ormai da diverso tempo. Ti ho mentito. Non siamo nel 2003. Astoria ci ha lasciati nel 2019».

«No, stai mentendo. Tu non sei davvero in questo modo, tu sei buono», fu lei a scuotere la testa, incredula, sorridendo, quella volta.

«Ho convinto Potter e Weasley a mentire, anche la Piattola ha abboccato», si fece schifo. Tanto schifo, da solo.

«Io...», strinse i pugni, mentre gli angoli degli occhi si bagnavano di acqua piovana mescolata a quella del pianto.

«Non ti ho salvata io, Granger. Io ti ho ridotta in quello stato», non si mosse, era certo che gli avrebbe fatto del male. Eppure, l'ex Grifondoro non mosse un muscolo contro di lui. Lo guardó con indifferenza e fu ciò che uccise nel profondo l'ex Serpeverde.

«C-come?»

«Avevo scoperto che Astoria sarebbe morta se non avessi trovato l'antidoto per scacciare la malattia la quale l'aveva accolta tra le sue braccia. Volevo solo salvarla, volevo che vedesse nostro figlio e che lui la conoscesse. Mi hanno detto che, per averla, avrei dovuto ucciderti. Una morte indolore, non era nei piani che tu ti svegliassi come aveva detto il Medimago. Mai avrei voluto saperti viva e dover convivere disabile. Ha ucciso più me, che te. Ho sperato che tu non ce la facessi, anche quando mi hanno informato che era tutto falso, che nessuno mi avrebbe ridato indietro mia moglie».

«Come hai potuto farmi questo?», la Granger indietreggió sotto shock.
Chi aveva davanti a lei non ebbe la decenza di proseguire la conversazione, non la pregó.

“𝙻𝚊𝚜𝚌𝚒𝚊𝚕𝚊 𝚊𝚗𝚍𝚊𝚛𝚎”.

«Ti meriti un amore che ti consumi. Un amore forte, che riempia il tuo cuore immenso. Non hai bisogno di un amore deformato», non la guardó più.

«Non osare toccarmi, parlarmi, respirare la mia aria. Non ti voglio più vedere».

Lui attendeva, attendeva i secondi.
Uno.
Due.
Tre.

«Ti odio, Draco Lucius Malfoy. Ti odio».

“𝙻𝚊𝚜𝚌𝚒𝚊𝚕𝚊 𝚊𝚗𝚍𝚊𝚛𝚎”.

Gli aveva detto Astoria in sogno.
E così aveva fatto.
In silenzio, voltó il capo, e guardó la sua schiena finché non scomparì.
In meno di dieci minuti, di Hermione, non era rimasto niente.
Nè di lei, nè dei suoi affetti, nè del loro amore.

L'aveva lasciata andare.

Eccomi qui!
Come state?
Cosa ne pensate di Draco?
Hermione ha fatto bene ad andarsene?
Ve lo aspettavate?
Ad ogni modo, grazie a chi sta seguendo il corso di questa storia senza fermarsi all'apparenza.
Lo apprezzo molto.

Nelle tue mani • {DRAMIONE} •Where stories live. Discover now