Se ci fosse un altra vita

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Quell'odio-amore esternato dall'arazzo💫

"In another life,
I would be your girl"
-Katy Perry

Draco si rigirava tra le mani il primo giocattolo di Scorpius: un orsacchiotto.
Un peluche non vecchio ma nemmeno nuovo. Aveva infatti qualche toppa e la bocca era scucita. Gli occhioni neri scrutavano curiosamente e vi si vedeva il proprio riflesso. Il biondo sorrise tristemente, ultimamente non lo faceva più, non sorrideva più.

“𝚁𝚒𝚌𝚘𝚛𝚍𝚒 𝚚𝚞𝚊𝚗𝚍𝚘 𝚝𝚒 𝚍𝚒𝚜𝚜𝚒 𝚌𝚑𝚎 𝚎𝚛𝚘 𝚒𝚗𝚌𝚒𝚗𝚝𝚊?”.

«Come posso averlo rimosso, Astoria», pensó quasi sicuro che lei potesse essere una legiliments.

«Draco, Draco, Draco!», lo chiamava a gran voce, scendendo dalle scale come una furia.

«Cosa ti prende?», socchiuse la bocca, in evidente difficoltà.

«Dobbiamo parlare».

«Dobbiamo parlare? No, no, no, sai quanto detesto questa frase».

«Sarò breve e coincisa», alzó la mano per giurare, ma lui sapeva quanto la parola di lei fosse inaffidabile. Rimase zitto lo stesso, mentre distolse totalmente lo sguardo dal giornale.

«Sì?», chiese, spazientito.

«Per prima cosa ho parlato con tua madre, le compreró un profumo che mi aveva chiesto tempo fa, sembra piacerle l'idea. Come seconda cosa, a natale invece, voglio regalarti un album dove attaccheremo le foto del matrimonio, sono-incinta-della-seconda-settimana e per quanto riguarda-», lo aveva detto con talmente tanta enfasi e fretta, che lui non aveva assimilato bene.

«Eh? Che cos'hai detto?», sbatté le palpebre un paio di volte.

«Voglio regalare a tua madre un profumo», disse, avvicinandosi a lui.

«Più avanti», giró le mani disegnando un cerchio all'aria, a voler significare un qualcosa di poco importante.

«Voglio regalarti un album», tossí fintamente per sviare l'imbarazzo.

«Un po' prima», spalancò gli occhi per guardarla meglio.

«Sono...»

«Non ti sento, parla più forte», sorrise strafottente lui.

«Sono incinta».

L'aveva sollevata di dieci centimetri dal suolo, l'aveva fatta volteggiare in una piroetta a due, l'aveva baciata e fatta ridere, pazzo di gioia.

Chiuse il pupazzo in una scatola e si sedette sul letto. Il ritratto attaccato al muro dell'immensa camera matrimoniale, mostrava appariscentemente un loro ritratto.
Lei, bellissima, accanto a lui, non da meno.
Il rapinatore di cuori, doppio-giochista, donnaiolo, si sarebbe dato da fare con le sue responsabilità.

«Chissà come starebbe la Granger in dolce attesa», pensó ad alta voce e si offese  per star parlando tecnicamente da solo.

“𝙲𝚛𝚎𝚍𝚒 𝚌𝚑𝚎 𝚜𝚊𝚛𝚎𝚋𝚋𝚎 𝚋𝚎𝚕𝚕𝚊?”.

«Lo è sempre. È sempre bella», si raggomitoló su di sé.

Il suo pensiero voló immediato su Hermione.

Lei parlottava sul nome del loro erede, mentre si accarezzava il ventre. Teneva i capelli indomati in uno chignon dall'elastico verde sotto desiderio incontrastato di Malfoy.
Anche lei aveva acquisito quel cognome, incredibile ma vero. Sorrideva fiera mentre beveva un thé con degli aromi speziati, mentre Dobby si complimentava per la gravidanza. Draco le accarezzava il viso, accostando l'orecchio per sentire l'altro cuore che viveva dentro la sua amata.
Sorrideva in contemporanea a lei, non smetteva un attimo.

Nelle tue mani • {DRAMIONE} •Where stories live. Discover now