Non Fa Che Aggravarsi Sempre Di Più

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*12/3/2020*

Per nostra sfortuna niente risultati buoni,purtroppo.
Evidentemente sembra che la situazione non stia andando a nostro favore nonostante il frenetico ma costante impegno di tutti.
Il bello è che nessuno dorme più la notte a causa di bruttissimi sogni.
Stanotte ho avuto un incubo talmente orribile che mi ha tolto completamente la voglia di riaddormentarmi con il timore che lo spavento ritorni,sorella cara.
Ho sognato l'attacco degli Angeli.
Sto cercando di non pensarci più,ma farlo è ormai quasi impossibile.
Sembrava essere tutto così...vero...e vivo.
Erano capitanati da lei.
Esattamente.
Mimzy.
Nonostante i peccatori e i signori dell'Inferno combattevano uniti come se fossero un solo demone,gli Angeli li attaccavano su più fronti e...li colpivano,all'improvviso,alle loro spalle prima che potessero fare qualcosa.
E la cosa peggiore è che Mimzy sembrava godere delle atrocità nei confronti dei suoi concittadini e dei suoi amati fan.
Anche se facevo di tutto per non sentire quelle grida che avrebbero dovuto farmi sentire meglio ed invece mi straziavano l'udito come se non ci fosse stato affatto un domani,le urla di dolore dei feriti ed i loro lamenti perforavano le mie orecchie come dei trapani che perforano il muro.
Non sapevo come era possibile,ma le mie mani iniziarono a coprirsi di sangue anche se non avevo alzato nemmeno un muscolo per ferire qualcuno.
Sembrava che mi stessi sporcando da solo del sangue di tantissimi demoni innocenti.
È stato terribilissimo,Minerva!
Volevo svegliarmi da quel brutto sogno una volta per tutte,ma non ci riuscivo in alcun modo.
Era come se...come se non fosse ancora finito perché c'era ancora qualcosa da mostrare.
Improvvisamente la scena è cambiata.
Questa volta...non c'eravate soltanto tu e i ragazzi,ma c'eravamo anch'io...e Charlie.
Eravate tutti messi molto male;infatti eravate feriti molto gravemente.
Ho cercato di non piangere a quella scena,sorellina cara,ma non ce l'ho fatta perché era una scena molto forte.
Riguardo me e Charlie,beh...la situazione era ben peggiore della vostra.
Io ero lì,steso per terra con la testa sulle gambe dell'amore della mia vita completamente sporco di sangue in un mare di liquido rosso.
Anche Charlie era nelle mie stesse condizioni.
Solo che lei era terrorizzata e sembrava non aver riportato dei danni fisici,mentre io...invece sì.
Ero morto.
La poverina mi abbracciava con gli occhi gonfi di lacrime e,nei singhiozzi,non faceva altro che ripetere il mio nome e pregarmi di non lasciarla sola.
A quel punto mi sono sentito come se un grosso e pungente velo nero mi stesse uccidendo con la stessa lentezza di movimento di un bradipo senza che io me ne accorga.
Da là ho capito che cosa mi stava accadendo:ero morto fuori,ma mi stavo sentendo di morire anche da dentro.
Ma come se non bastasse,ho sentito un continuo e furioso abbaiare intorno a me.
La cosa più strana è stata che non lo sentivo fuori,ma nella mia testa e nelle mie orecchie.
Mamma mia,se rimbombava come non mai!
Mi tremavano le gambe per la paura.
Lo sai benissimo che ho sempre avuto una paura tremenda dei cani anche da morto.
Mi sembrava di impazzire!
Quella scena mi ha fatto ritornare in mente un tremendissimo trauma che pensavo di essere riuscito a rimuovere dal mio subconscio una volta per tutte.
Giusto,mia cara Minerva.
Il trauma riguarda la morte di Charlotte.
Per un attimo mi è sembrato di rivedere me e lei:Charlotte nelle mie stesse condizioni ed io...che la abbracciavo con la voce rotta dal pianto e dai singhiozzi e con gli occhi lucidi e gonfi di pianto.
A quella scena mi sono sentito mancare seguito da uno strano pizzicore che saliva dal petto fino agli occhi.
Ho realizzato che stavo per piangere di nuovo.
Solamente che...non ho sorriso.
Come mai?
Sai quando si perde il controllo della propria fermezza e,di conseguenza,si lascia che le emozioni prendano il sopravvento?
Ecco,quello.
Non ho più retto per la paura e per la tristezza.
Era tutto così surrealmente e suggestivamente forte e doloroso.
Quel dannatissimo incubo sarebbe stato senza fine se,a svegliarmi,non ci avesse pensato il suono della sveglia.
Erano le 6:45 del mattino quando mi sono svegliato.
Lo so,ma sono sempre stato un tipo mattutino.
Quando mi sono sfregato gli occhi nel tentativo di riprendermi,ho notato che c'era una riga umida sotto i miei occhi e le coperte e il cuscino erano bagnati:avevo pianto a dirotto non solo nell'incubo,ma anche durante il sonno.
Sembravo Pierrot,il malinconico pagliaccio innamorato della Luna.
Ma non ho notato solo questo:infatti avevo anche gli occhi gonfi come due uova sode.
Ho paura che hai avuto il mio stesso sogno.
Questa è la situazione,ormai.
Non fa che aggravarsi sempre di più.
Adesso sì che ho tanta paura di ciò che accadrà,sorella.
Temo che si tratti di un sogno premonitore.
Se davvero lo è,...siamo spacciati.
Tu che cosa ne pensi a riguardo?
Aspetto tue notizie.
Ah,ti ricordi quando ti ho chiesto un consiglio su quale canzone potesse andare bene per Charlie?
Beh,...diciamo che ne ho scelta una fuori dalle mie opzioni:si tratta della canzone "Fairytale" di Alexander Ryback.
Non lo so perché,ma ci stava a pennello.
E credimi,le è piaciuta così tanto che,alla fine,mi è saltata addosso e mi ha riempito la faccia di baci.
Mi auguro con tutto il mio cuore che riuscirai a passare la notte meglio di me.
Ti voglio bene!
Ciao!
                                   Alastor

Ciò Che Non Ti Uccide Ti RafforzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora