Mi Dispiace Tantissimo

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Mimzy chinò lievemente la testa e abbassò lo sguardo nel mentre che tremava come una foglia:quegli occhi di fuoco che la fissavano con odio e dolore la facevano sentire a disagio.
Nonostante tutto,fece un respiro profondo,si alzò in piedi e fece per andarsene a piccoli passi:"Sì.
Sarà fatto.
Come desiderate,..."
Appena fu vicina ad un piccolo cumulo di cenere rovente,lo lanciò in faccia a Minerva la quale,fortunatamente,riuscì a coprirsi il viso appena in tempo:"VOSTRA MAESTÀ!!!".
A quel punto la Demone della Musica non resse più e le saltò addosso urlando come un'aquila prima che Alastor potesse fermarla:"SEI UNA DISGRAZIATA!!!".
Le due demoni si tiravano i capelli,si menavano di brutto come due ubriachi fino a farsi uscire il sangue dal naso come non mai e...sul serio.
Dire che si picchiavano era troppo poco per descrivere la ferocia con la quale si facevano del male.
Il Demone della Radio non sapeva più cosa fare:su di lui si addossava una grossa responsabilità,ma che importava?
Non ce l'avrebbe fatta lo stesso senza di lei.
Charlie.
Si accucciò cercando di non sentire più nulla con le mani che premevano sulle orecchie.
Dagli occhi uscirono dei vistosi lacrimoni:lui,ormai,non ce la faceva più a resistere.
Ma,all'improvviso,ogni suo pensiero scomparve di colpo come se fosse polvere magica quando sentì qualcosa che sembrava essere un pugno.
Alzò lo sguardo e...lui voleva gridare dopo ciò che aveva appena visto,ma non poté perché quello stesso grido gli morì in gola:infatti c'era sua sorella per terra con il naso che sanguinava copiosamente.
Era forse...svenuta?
Cosa le era appena successo?
Mimzy ansimava con grande affanno come se avesse corso molti chilometri senza fermarsi mai e sulle nocche aveva un po' di sangue.
Era,dunque,stata lei a colpirla!
"Di solito...c'è il dessert a fine pasto,...ma ora..." ansimava pesantemente la demone elegante.
Ella strinse i pugni e fece per mollarglielo di nuovo quando...
"Stà lontana da mia sorella,Mimzy!" le intimò minacciosamente Alastor.
Al posto delle pupille aveva delle lancette le quali si muovevano senza alcuno schema logico,sotto gli occhi si formarono delle inquietanti occhiaie,i suoi capelli sembravano un nido talmente erano scompigliati e le sue corna erano più grandi e ramificate.
Intorno a lui tutto cominciò a prendere una sfumatura rossa e dei strani simboli voodo iniziarono a comparire e a volteggiare intorno al Demone della Radio.
La demone elegante sembrava essere turbata dalla forma demoniaca di Alastor,ma non si scompose neanche un po'.
"Che cosa mi hai appena detto?" gli chiese tra la severa e l'infuriata.
"Rispondimi!!!" insistette alzando la voce dopo un periodo che le parve essere interminabile.
Al la guardò sadicamente:sembrava che anche lui stesse impazzendo irrimediabilmente.
"Mi hai sentito bene.
Non lo ripeterò." sibilò furioso.
La demone elegante fece per chinarsi piano piano per non far vedere ad Alastor che voleva lanciargli una pietra dritta in fronte,ma quando sfiorò appena appena con le dita un sasso grande quanto il palmo di una mano,una voce la fece tremare di brutto:"Posala a terra!".
Alle sue spalle c'era Vaggie e,fortunatamente,non era da sola:insieme a lei c'erano Angel Dust il quale le puntò contro la sua mitragliatrice,Husk che sfoderò gli artigli ringhiando e soffiando contro di lei e la piccola Niffty che aveva l'occhio lucido.
"Perché?
Perché lo hai fatto?
Charlie e Minerva non c'entravano niente,e tu lo sai!
Tutti quei peccatori non c'entravano niente!" le chiese la piccola ciclope con la voce rotta dalla tristezza.
Mimzy avrebbe voluto cacciare fuori la verità e dirle che era stato tutto per invidia e perché si sentiva sola,però...era troppo orgogliosa per ammetterlo apertamente.
La demone elegante non aveva alcunissima intenzione di cedere,e si vedeva molto bene.
"Questa vita mi fa schifo,a dire la verità.
Io non voglio avere rivali.
Non voglio vederne nemmeno uno né da viva né da morta.
Chi è mio rivale non merita affatto di vivere." ammise freddamente alla fine dopo aver scaricato la rabbia mollando un pugno a terra.
Angel continuò a tenere la sua arma puntata contro di lei pronto a sparare semmai Mimzy dovesse improvvisamente fare del male a qualcuno.
"Allora era vero!
Lo fai perché,in realtà,ti senti scaricata da "Mr.-playboy-fatto-fragola".
Senza offesa,Alastor!" ribatté il ragno rivolgendosi alla fine al Demone della Radio il quale si limitò ad ignorarlo apparentemente.
"Figurati." gli rispose freddo.
Non staccava gli occhi dalla demone elegante:doveva pagare per aver ucciso la sua amata Charlie e,molto probabilmente,la sua adorata gemella.
All'improvviso,degli improvvisi colpi di tosse lo fecero girare di scatto alle sue spalle:la Demone della Musica si stava riprendendo e sembrava essere molto stordita a causa della botta presa per colpa di quella vecchia megera da quattro soldi di Mimzy,ma fortunatamente stava bene.
"Minerva!" gridarono i ragazzi allarmati fino al midollo spinale,ma non permisero alla demone elegante,per fortuna,di fare neanche un solo movimento.
Alastor la aiutò a rimettersi in piedi nel mentre che gli si formava un nodo in gola per lo spavento preso.
"Ringrazia la tua buona stella,sorellina!
Ti credevo perduta per sempre!" le disse il fratello mentre la abbracciava singhiozzando.
Certo che la demone rossa aveva fatto prendere a lui e ai suoi amici un bello spavento.
L'importante,comunque,è che lei non aveva niente di rotto e che stava bene.
"Mi dispiace tantissimo." sussurrò la sorella mentre lo consolava nel tentativo di calmarlo.
Mimzy spalancò gli occhi per la sorpresa:quella stupida sgualdrina rossa stava bene?!
Eppure era sicura di averla sistemata come si deve!
"Non puoi batterci,ormai!
Gli Angeli sono stati messi fuori combattimento in men che non si dica!
Arrenditi!" le intimò il demone ragno mentre puntò la canna della mitragliatrice alla gola della demone elegante la quale si rodeva dalla rabbia.
"Mimzy..." sussurrò dispiaciuta la piccola Niffty con il suo unico occhio lucido e gonfio di pianto:lei era la sua unica amica e non voleva perderla per colpa di quella battaglia e di chissà quale stupido problema.
Mimzy non ebbe alcuna pietà per lei.
Infatti la guardò con un lampo d'odio nel suo sguardo:"Addio,Niffty.
Non sei più mia amica,da ora in poi.".
Visibilmente dispiaciuto per la piccola ciclope,Husk le accarezzò la testa con una tenerezza che non si era mai vista in lui prima d'ora e,...con sua immensa sorpresa,la abbracciò consolandola.
La piccina,finalmente,sembrò calmarsi:Husk era molto più umano e lucido di quanto,sotto sotto,lo fosse realmente.

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