Cap.1 - Pessimo Guardiano

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Note:Ripartiamo con un altro dei protagonisti, JOE, il più casinista. Dal prossimo....vi consiglio di non illudervi, le cose potrebbero diventare un po' "toste"man mano, perciò vade retro anime sensibili! Io ho avvisato.

JOE

Joe sentì la porta scattare e corse in forma lupo a vedere chi era. L'intimo che Nolan gli fece dondolare davanti non lo colpì particolarmente. Nemmeno le sue critiche esacerbate. A queste era più che abituato.

Almeno una volta al giorno veniva ripreso o da lui o da Nathan, due brontoloni di prim'ordine. Li separavano gli anni, le esperienze e la concezione stessa della vita.
Lui aveva poco più di vent'anni e tutta l'intenzione di godersela. All'inizio Jacob sembrava spassarsela come lui ma attualmente si era fatto coinvolgere nel piano "lupi genitori" di Nolan e Nathan. Che chiamava moglie e marito visto come si comportavano. Talvolta loro, stando allo scherzo, li chiamavano "figli disagiati". Però funzionava.

Scott era arrivato da poco e lui sperava di poterlo coinvolgere nel suo obiettivo, che era disinteressarsi delle incombenze impellenti e giocare ai videogame quando non dovevano lavorare.

Un fallimento.

Il primo mese Scott era depresso. Lo capiva. Era un tossico (vero) e un tossico dei bar del sangue (quindi dei vampiri). Tutte e due le cose gli mancavano.
Nei mesi dopo Scott era depresso perchè non sapeva come "sbattersi in giro" non avendo nulla da fare quando doveva re-imparare ad avere di nuovo in mano la sua vita.

Dopodiché era diventato un lecchino con il branco e l'Alpha.

Alla fine, cioè un mesetto fa, per colpa di quell'incidente di cui non voleva mai parlare nessuno, Scott era diventato un licantropo come loro.

Adesso gli toccava aver vicino Scott in versione "Hulk" affamato. Anche se a dire il vero quel suo coetaneo non aveva tanta tempra morale e nulla dell'aspetto di Hulk, magrolino come si trovava ad essere e non tanto alto. Se uno dei loro peggiori nemici, un cacciatore di taglie, l'avesse visto, non avrebbe mai compreso che fosse un contagiato da CLS . Era un po' troppo malinconico di suo, metà del tempo sembrava spenderlo in una specie di limbo di calma e cinismo. Forse dato il carattere debole non ci sarebbero stati tutti i problemi che gli ormoni impazziti di solito causavano nei Cuccioli, i lycan giovani alle prime trasformazioni.

********

Erano seduti a tavola, cenando tutti e quattro insieme.
La disposizione era che lui sedeva di fianco a Jacob, che, con i capelli biondi tenuti su dal gel, leggeva qualcosa sul cellulare o probabilmente messaggiava con dieci ragazze contemporaneamente. Scott gli stava di fronte. Nolan in piedi serviva loro altre patate arrostite e sembrava ridicolo con i guanti da forno abbinati al grembiule, ma nessuno di loro lo avrebbe criticato, pena, il trovarsi senza cena.
Meglio ignorare il suo look.

Si stava tremendamente in silenzio, odiava quando nessuno parlava, così si prese carico di farlo lui un discorso civile davanti al cibo:

«Si vede già da come affetta la bistecca» a voce alta per dissipare la noia.

«Come?» Scott alzò lo sguardo a tavola per fissarlo.

Joe fece un movimento con la mano, come a svaporare un refolo di nebbia «No, dico per dire. Vedi che la tagli?»

L'altro abbassò gli occhi alla bistecca. La fissò uno, due secondi e rialzò lo sguardo, interrogativo.

Quanto è lento questo ragazzo! Gentilissimo, furbissimo quando serve, ma...

«Sei un Cucciolo. Tagli la bistecca» ripeté in tono paziente.

Quello gli restituì un'occhiata perplessa, con quei suoi occhi castano chiaro che sembravano malinconici, i capelli alla Beatles degli anni 60.

Forse lo fa apposta!

«Basta così» Nolan si interpose come paciere, cogliendo le prime avvisaglie di una discussione inutile, di quelle che tanto piacevano ai suoi commensali.

«Joe, non infastidirlo. Piuttosto, ringraziami per essere anche riuscito a fare la cena. Ho trovato un disastro qui, mentre io ero via con la squadra dell'MPE! Possibile che non sappiate tenere in ordine?»

Il solito guastafeste.

La risata di Jacob si levò alta e, a parere di Joe, piuttosto bella da sentire in risposta. Bella come lui d'altronde. Una risata adatta a un corpo che era adatto alla risata.
Lo stordiva ogni tanto guardarlo, con quella perenne aria da surfista sulla spiaggia.
«Veramente ha detto così? Era più come quando hanno scovato il relitto del Titanic sul fondale. La sala da ballo con i cocci ovunque e una serie di oggetti da riesumare» e tornò al cellulare.

«Grazie, Jacob, per la tua cortese descrizione. Non potevi aiutarli un minimo ad evitarlo?»

«Avevo da fare».

La sua risposta standard. Riusciva a darla con voce indifferente e quella scrollata di spalle, di una sola spalla, che ormai considerava"atteggiamento alla Jacob". Nessuno era così abile a lavar via i problemi, come niente. Una delle sue scrollatine, un sorriso, un cenno e via.

Infatti lasciarono perdere il discorso.

«L'Alpha vuole me» interloquì Nolan, ignorando tutto e tutti «possono mancare solo due di voi».

Finì che ne sarebbero mancati tre. Il che avrebbe dato vita a grandi discussioni, forse punizioni, ma di meglio non si poté fare. Discussero a lungo della tattica migliore e concluse Nolan.

«Se qualcuno di voi si libera per metà nottata, fa un salto al Branco per fare presenza».

Joe e Jacob, andavano entrambi dalle rispettive fiamme. Jacob ne aveva conosciuta una con cui sembrava andasse bene, ma non ci contava molto perchè aveva sempre una nuova fiamma da qualche parte. Non erano nemmeno molto assimilabili fra loro per aspetto e tipologia, sembrava proprio che Jacob scegliesse con lo stesso approccio con cui ci si avvicina a una roulette con gli occhi bendati.
Completamente a caso.
Puntava il dito su una rubrica telefonica o su un profilo, chi lo sapeva?
Magre sì. Grasse, pure. Milf, sì. Giovanissime, pure.
Onnivoro, come lycan.

Per qualche motivo Scott gli si avvicinò chiese proprio a lui «Joe puoi accompagnarmi alla serata di uscita libera?»
Gli rispose corrugando un po' la fronte a disagio, da sotto i capelli corti e neri, la pelle chiara, il fisico di un ragazzo quasi non ancora adulto, nonostante i ventun anni. Essere werewolf aveva influito, senza causargli quei bei muscoli solidi che avevano tutti gli altri.

«Non posso. L'ultima volta sei andato alla libera uscita scortato da Nolan no?» incrociò con gli occhi verdi quelli profondi del giovane Lupo.

Soffri della sorveglianza altrui come ho sofferto io. Ci siamo passati tutti da Cuccioli.

«Credo sia esausto, andrà al Branco e vorrà stare con la sua, di ragazza il prima possibile al ritorno...»

«Allora vengo io, non facciamo tardi. Avviso» scrisse alla sua fidanzata e si fecero lasciare da Jacob nella zona di Glendale.


Nota dell'Autrice: Finora ho potuto approfondire la parte Lupetti domestici, ma dalla prossima iniziamo a buttarli nel caos di Glendale. Vi lascio con qualche termine prima della "Lista dei termini" che metterò da qualche parte fra i capitoli, a tempo debito, ora non appesantisco. Comunque:
CLS: Clinical Lycantrhopia Syndrome
Blood-Junkie: lo abbiamo capito, sono i tossici del sangue, gente che smania per il morso. Lo era Scott e probabilmente un sacco di gente, visto che è un orgasmo assicurato.
IBR: Immunoactyves Blood-Refered sono i vampiri o ematofagi.
Il Capo del Branco locale è dittatoriale quindi pretende radunarli quando e come dice lui, mentre questi scappano come palle di un flipper. Vedremo.
E fin qui se vi è gradito, lasciatemi pure un commento!

BLOOD TOXIECITY- IN PAUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora