C⃣ a⃣ p⃣ i⃣ t⃣ o⃣ l⃣ o⃣ 5⃣

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ATTENZIONE: LEGGETE LE NOTE A FINE PAGINA SONO IMPORTANTI!

L'allievo di Leonardo Da Vinci

Capitolo 5

Anno: 1492 d.C.

(Questa è la casa di Jimin e Chiara, pensatela in chiave antica, comunque si trova in una parte nascosta di Vinci

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(Questa è la casa di Jimin e Chiara, pensatela in chiave antica, comunque si trova in una parte nascosta di Vinci. Nei capitoli precedenti avevo messo le foto del borgo, io l'ho visitato tempo fa ed è bellissimo, ci vorrei tanto vivere.)

Le due donne in piena serenità stavano parlando dei vari matrimoni avvenuti nei giorni precedenti nel loro paesino. Ad un tratto la proprietaria di casa domandò alla sua amica che la stava ancora ritraendo: "Allora mia cara T/n, avete trovato il vostro principe?"

Le guance della nobile si colorarono di rosso a causa dell'imbarazzo, per quando scosse la testa le rispose premendo un pò di più la mina del carboncino sul foglio: "Non l'ho ancora trovato...Sono sicura che quando ne avrò bisogno lo troverò!"

La maritata (donna sposata) si alzò e le disse ponendo ambe le mani sui fianchi: "Ragazza mia, sei così giovane e bella, devi pensare a mettere su famiglia. Se continuerai ad aspettare nessuno busserà alla tua porta...ahh guarda la nostra carissima amica Annalisa! Lei ha ventisette anni e non ha ancora nessuno, se non il fratello e noi due"

La minore alzò lo sguardo e aggiunse a bassa voce: "e un gatto..."

"Sai cosa me ne faccio del gatto?!!!" urlò la donna iniziando ad irritarsi, perché nel profondo del suo cuore voleva che tutte le sue preziose amiche avessero un felice futuro e non ritrovarsi per strada senza nessuno.

Chiara fece un profondo respiro per poi ordinare ad T/n di alzarsi, quest'ultima eseguì il comando per poi chiudere il quaderno da disegno e mettere tutto al proprio posto.

La bionda fece un piccolo cerchio attorno alla ragazza e le disse con quasi un tono di rimprovero: "Sguardo alto! Schiena dritta! Respiro regolare, mai cambiarlo...sembreresti solo più goffa, sorriso in volto-...Okay non deve sembrare che tu stia avendo una colica, più naturale, come se al tuo orizzonte stessi vedendo qualcosa che ti faccia sentir bene (T/n pensava di immaginare il padre o le sue amiche o la madre o il disegno...ma l'unica figura che vide fu solo il corpo del suo insegnate che si voltava verso di lei e con un semplice gesto della mano la salutava, i capelli neri e mossi si muovevano seguendo il vento, medesima la veste. Nel gracile volto del pittore si dipinse un sorriso gentile, per poi svanire appena T/n riaprì gli occhi)...bene ora che sei rilassata, posa a terra i tuoi attrezzi da lavoro e poni le tue mani in segno di saluto. Ricordati mai con la sinistra!"

L'allieva in quel momento ubbidì, e mise la mano sinistra sul ventre e con l'altra la alzò salutando. [Inizio breve lezione di storia: In quei tempi, essendo le persone fortemente credenti e cristiane, come fino a qualche decennio fa (non sto scherzando è successo a mio zio con mia nonna) se si usava la mano sinistra per compiere qualcosa di pubblico (salutare, scrivere, pitturare...) si veniva considerati servi del diavolo. Appunto perché tutti compivano le varie azioni con la mano destra e non con la sinistra. Si è arrivati perfino a legare la mano sinistra dietro la schiena pur di far scrivere al bambino con la destra. (io per esempio se fossi nata all'inizio del 1900 o secoli prima, avrei subito la stessa sorte di mio zio essendo mancina). Fine breve lezione di storia]

L'allievo di Leonardo Da Vinci [K.T.H. X reader]Where stories live. Discover now