C⃣ a⃣ p⃣ i⃣ t⃣ o⃣ l⃣ o⃣ 1⃣ 1⃣

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L'allievo di Leonardo Da Vinci

Capitolo 11

Anno: 1492 d.C.

La figura nera con una mano portò la testa della donna sempre più giù, così che potesse inglobare del tutto l'erezione dell'uomo.

Ella emise un gemito di dolore, e poco dopo trattenne a stento un conato di vomito, il ragazzo le prese il volto con le dita e glielo alzò facendo incontrare i loro occhi per poi dirle: "Continua a fare il tuo lavoro...puttana! Ho pagato per molto tempo, non ti vorrai fermare qua? Non è cosìI?"

La donna velocemente negò con la testa, e così tornò a compiacere il ragazzo, che dopo qualche secondo buttò la propria testa all'indietro aprendo la bocca e chiudendo gli occhi per il piacere.

Dopo un pò la prostituta del paese si fermò e disse con tono "sensuale" alla figura: "Signore...non vuole entrare dentro il mio fiore? Proverà sicuramente molto più piacere, non crede?"

Ella si stava già alzando per potersi votare e calarsi sul pene dell'uomo, ma egli l'unica cosa che fece fu abbassarle la veste e accarezzarle con le mani i seni tondi, i quali presentavano dei segni di clienti venuti prima di lui.

Poi prese in bocca un suo capezzolo e glielo succhiò e leccò, mentre con l'altra mano la posò sul suo clitoride e lo stimolò così velocemente da farla venire in poco più di cinque minuti. La figura portò la propria mano alla bocca della donna e gliela fece leccare.

In un secondo momento l'uomo afferrò erezione e la pose nel bel mezzo del seno della donna ed ella iniziò ad andare su e giù per poi far uscire la lingua e leccare la punta del pene.

Passata un'ora e mezza egli si alzò e con la mano destra afferrò la propria asta e con movimenti veloci la stimolò, siccome percepiva che era vicino all'orgasmo.

Successivamente spruzzò il proprio sperma sul volto della donna e certe gocce finirono anche sui capelli. Il ragazzo soddisfatto si avviò verso il bagno e si lavò le mani nel mastello per poi asciugarle nei propri vestiti e rivestirsi qualche secondo dopo.

"Ecco i tuoi soldi, addio" la donna ancora ansimava per la dura e lunga sessione di pompini e da li a poco cadde in un profondo sonno.

L'uomo cambiando per le silenziose strade di Vinci osservò come l'aria si infrangeva contro le foglie. La sua attenzione cadde su una casa, nella quale passava anche intere notti ad osservarla, anzi si arrampicava su un albero ed osservava una figura di una fanciulla in particolare. Dalla bocca dell'uomo uscì un profondo sospiro e nelle labbra di quest'ultimo comparve un ghigno malefico.

Quella sera la luna piena risplendeva alta in cielo e il ragazzo disse sottovoce: "perfetto, così avrò una vista migliore"

L'uomo si arrampica sul primo albero e appena fu all'altezza della finestra tirò l'occhio, ma non trovò una vista fantastica, al posto di ritrovare T/n che dormiva, trovò il padre.

L'uomo si arrampica sul primo albero e appena fu all'altezza della finestra tirò l'occhio, ma non trovò una vista fantastica, al posto di ritrovare T/n che dormiva, trovò il padre

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L'allievo di Leonardo Da Vinci [K.T.H. X reader]Where stories live. Discover now