C⃣ a⃣ p⃣ i⃣ t⃣ o⃣ l⃣ o⃣ 8⃣

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L'allievo di Leonardo Da Vinci

Capitolo 8

Anno: 1492 d.C.

Ad ora di pranzo la donna porse tre quarti di panino al cinghiale al piccolo Sekeb, che in pochi minuti lo divorò soddisfatto.

T/n notò che il bambino aveva bisogno di vestiti e di farsi un bagno, così ella alzandosi dal posto in cui era rimise tutto al proprio posto, successivamente si diresse verso il suo insegnante domandandogli cortesemente: "Ehm Signor Taehyung, volevo chiedere un permesso, dovrei occuparmi del piccolo e quindi preferirei saltare le lezioni pomeridiane"

"Si va bene signorina San Miniato, e tu piccolo comportati bene" rispose con fare gentile l'uomo osservando il diretto interessato, il quale a causa dell'imbarazzo si stava nascondendo dietro la gonna della donna.

"Si!!!" urlò il bambino felice.

Così i due fecero diverse compere per poi recarsi nel municipio del paese e dopo quasi un'ora la donna venne servita dal capo del paesino.

"Buon pomeriggio signora, cosa posso fare per voi!?"

"Ecco, vorrei adottare questo bambino orfano di genitori e maltrattato dal mercante arrestato questa mattina" l'uomo osservò il piccolo che stava con testa bassa e teneva tra le piccole mani un pezzo di stoffa della veste della donna.

"Uhmm vostro padre è d'accordo?"

"Signore, sono maggiorenne e queste cose burocratiche le posso fare da sola" il sindaco, conoscendo molto bene sia la donna che il padre dal cuore d'oro fece un grande sbuffo per poi porle delle carte.

Ella firmò tutto e alla fine l'uomo esclamò: "Madonna, ora lei e suo padre sarete responsabili della sua educazione e di tutto ciò che nome consegue del bambino qua presente, Sekeb. Il quale da oggi in poi porterà il nome di Sekeb San Miniato"

Il piccolo mostrò il proprio sorriso per poi stringersi maggiormente alla donna.

Il sindaco fece una copia dell'attestato per poi consegnarla alla ragazza, ella la mise all'interno della propria sacca e in un secondo momento prese per mano il piccolo e lo portò nella bottega dove lavorava.

T/n si sentiva così felice dell'azione che aveva fatto, oltre che quest'ultimo gli ricordava tanto il suo insegnante.

La donna arrivata al panificio presentò il piccolino alla sua amica Annalisa e le disse: "Lui è mio figlio adottato, Sekeb San Miniato!"

"COSA?!" esclamò Yoongi facendo cadere per terra le pagnotte appena sfornate.

"YAHHH Yoongi, giuro che ti taglio il pene se rifai una cosa del genere!" urlò la sorella cominciando a raccogliere il tutto.

La ragazza spiegò ai due cosa era successo e della scelta che aveva fatto in così poco tempo, poi posò le sue cose in un angolo della cucina ed aiutò a lavare le mani al piccolo. Yoongi da qualche metro di distanza li scrutava con uno sguardo di gelosia e invidia.

"Non è giusto!" borbottò tra se e se il ventottenne.

Il bambino gli andò vicino saltellando e gli disse: "Signore! siete pallido...perché?"

"E' la mia carnagione, non lo vedi?" rispose l'uomo con un tono freddo roteando gli occhi.

"Perché siete così cattivo con me?" Yoongi sta impazzando con solo due domande.

"Sekeb lascia in pace lo zio Yoongi, va bene?"

"Si mamma!" esclamò il piccolo saltellando verso la ragazza che gli prose del latte da bere. Successivamente T/n esclamò: "Ora la mamma deve lavorare, tu fai il bravo e rimani qua con lo zio Yoongi e dagli una mano. Se farai qualcosa di sbagliato niente latte caldo questa sera okay?"

Il piccolo annuì e l'uomo preso alla sprovvista sgranò gli occhi per poi sussurrare alla donna: "giuro che te la faccio pagare per questo!"

"Nahh sei troppo buono con me, ahh poi i panini che mi hai fatto erano buonissimi come al solito, anche Sekeb li ha apprezzati!" dettò ciò T/n lasciò un bacio sulla guancia del ragazzo ed uscì dalla cucina.

"Zio Yoongi, cosa faccio? Perché questo è appuntito? perché questo è di colore giallo e non marrone come gli altri? cosa sono questi semi neri? Sono tuoi? è tutto tuo qui?"

Yoongi emise un enorme sbuffo per la disperazione e prendendo in braccio il bambino lo pose sopra ad un sedia per poi comandarli: "Stai qua, fermo, zitto e muto!"

"Zitto e muto non sono la stessa cosa?!" il panettiere gli lanciò un'occhiata omicida e così il piccolo posò le proprie mani sulla sua bocca e stette in silenzio osservando il giovane lavorare.

A sera T/n salutando tutti si diresse a casa insieme al m figlio, arrivati a destinazione suo padre le corse in contro e appena vide la figura del bambino, la donna gli raccontò ciò che era capitato qualche ora prima.

"Almeno non potevi avvisarmi che stavi per adottare un bambino?!" domandò lievemente irritato il padre incrociando le braccia al petto.

"Lo so padre, ma vedi era in condizioni pietose e non ci ho pensato due volte"

Il piccolo continuava a nascondersi dietro la veste della donna impaurito dalla figura dell'uomo.

"padre se non vi dispiace vado a fare il bagno a Sekeb, riuscite a preparare voi la cena?"
"Si figlia mia...Bhe che dire...benvenuto in famiglia piccolo Sekeb"

"G-grazie" quando la donna si spostò il piccolo si affrettò a nascondersi dietro la figura di quest'ultima.

Ella lo insaponò per bene per poi lavarlo, togliendo tutto lo sporco, con una forbice gli tagliò i capelli in eccesso per poi cambiarlo per la notte.

"Dormirò con voi vero?" chiese il piccolo impaurito.

"Si stai tranquillo, poi non devi avere paura di mio padre è un uomo dal cuore d'oro. In più lui è un egittologo"

"Egittologo? cosa sarebbe?" chiese il piccolo mentre era aiutato ad indossare la vestaglia da notte.

"E' una persona che studia tutto ciò che riguarda la storia Egizia e tutti i suoi reperti"

"Ohhh..."

A cena Hoseok provò a fare conoscenza con il piccolo, ma egli era ancora troppo timido per aprirsi, così il padre di T/n una volta che il bambino si era addormentato le disse: "E' proprio carino, non è così?"

"Si...mi ha fatto un'estrema tenerezza, mi ha raccontato che i suoi veri genitori lo avevano venduto al mercante, dal qualche ti avevo preso il bracciale, ma che poi sono morti"

"Ohhh sarò stata dura la sua infanzia"

"Si però ora starà meglio" Hoseok abbracciò la figlia e le baciò i capelli per poi domandarle: "Ma quando sarai a lezione chi è che lo terrà?"

"I primi giorni lo porterò con me e poi quando si sarà abituato alla tua presenza lo terrai te se vorrai, così dei giorni lo porterai anche da Jimin"

"Uhm non è una cattiva idea" esclamò Hoseok dando successivamente la buona notte alla ragazza.

Ella si stese a letto e disse accarezzando la testa al piccolo che in poi tempo la strinse nel piccolo abbraccio. "Prometto che ti accudirò come se fossi stata la tua vera madre"

Da li a poco arrivò Morfeo che prese anche tra le sue braccia la giovane donna.

L'allievo di Leonardo Da Vinci [K.T.H. X reader]Where stories live. Discover now